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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Il messaggio per Giulio Regeni non è più nella home dell'ambasciata d'Italia in Egitto

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Son passati da poco tempo due anni da quel maledetto giorno che ha portato al rapimento di Giulio in Egitto, e mancano pochi giorni per i due anni dal ritrovamento del suo corpo, avvenuto il 3 febbraio. L'Italia si è colorata di giallo, il giallo continua a resistere e resisterà ancora, anche se è innegabile che l'effetto tempo i suoi effetti li sta producendo, la normalizzazione tra Italia ed Egitto una volta iniziata non potrà essere fermata dallo stesso sistema che l'ha voluta ripristinare. Hanno sbattuto la porta in faccia a chi si è battuto in questo Paese, per la verità per Giulio, in modo scomodo, minando gli affari del capitale italiano in quel Paese dove i diritti umani non sono pervenuti. D'altronde è noto a tutti che è l'Italia ad aver bisogno dell'Egitto e non viceversa e questo lo si è visto bene su come si son messi sull'attenti quando ciò è stato richiesto se non si volevano perdere miliardi di euro di danari.  Questo è quello che è

Nell'Italia dove tutto va bene, disoccupazione al 10,8%, inattivi al 34,8%

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I dati dell'Istat di questo inizio 2018 cosa ci dicono? Il tasso di disoccupazione si attesta al 10,8% (-0,1 punti percentuali rispetto a novembre), mentre quello giovanile scende al 32,2% (-0,2 punti). Dopo la diminuzione del mese scorso, a dicembre la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni cresce dello 0,8% (+112 mila). L'aumento interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età. Il tasso di inattività sale al 34,8% (+0,3 punti percentuali). Nel trimestre ottobre-dicembre, rispetto ai tre mesi precedenti, alla crescita degli occupati si accompagna il calo dei disoccupati (-2,5%, -72 mila) e l'aumento degli inattivi (+0,4%, +48 mila). Su base annua si conferma l'aumento degli occupati (+0,8%, +173 mila) che riguarda donne e uomini. La crescita si concentra tra i lavoratori a termine (+303 mila) mentre calano gli indipendenti (-105 mila) e in misura minore i permanenti (-25 mila). Aumentano soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+365 mil

Dicono che il FVG "ha imboccato la via d'uscita dalla crisi". Ma la realtà che dice?

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Sul sito della Regione si legge che " il Friuli Venezia Giulia ha imboccato la via d'uscita dalla crisi e prosegue nell'andamento di crescita economica ed occupazionale. È quanto emerge dal Rapporto 2017 sul mercato del lavoro in Friuli". Ed ancora: "Il rapporto evidenzia innanzitutto una ripresa economica e occupazionale: la variazione percentuale del Pil a prezzi di mercato (a valori concatenati) segna un +1%, in linea con la media nazionale, mentre l'occupazione sta ritornando ai livelli pre-crisi, con 510 mila occupati nel 2017 (+2% rispetto al 2016; erano 520 mila nel 2008). Il tasso di occupazione in regione ha raggiunto il 66,1% (fonte Istat - III trimestre del 2017), ovvero lo stesso livello del 2008 ; quello di disoccupazione, nel secondo trimestre dell'anno scorso, è sceso al 6,45% (contro l'8,2% del 2016). Cresce soprattutto l'occupazione dipendente, a tempo determinato e a tempo indeterminato e diminuisce il tasso di disocc

Abrogare la Legge sul Giorno del Ricordo, ha riabilitato fascisti e fascismo e mina i rapporti con gli sloveni

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La memoria condivisa non esiste, non può esistere e non potrà mai esistere perchè ha come unico scopo quello di piegare ogni verità storica ostile alla "non" verità a cui aspira il revisionismo storico. Seguendo la logica della giorno del ricordo, introdotta con la legge del 2004, e che un grande scrittore come Boris Pahor ha definito poco europea, in cosa consisterebbe la "verità" storica che si sta consegnando alle generazioni future? Ignorate le cause e gli effetti del fascismo e del nazismo, e tutte le barbarie compiute contro gli "slavi" accade, secondo la disonestà storica di chi cura questa operazione, che di punto in bianco arrivano i cattivi barbari, banditi, criminali, comunisti "slavi", occupano Trieste e Gorizia, spazzano via tutto quello che è italiano, uccidono poveretti che non avevano colpe, li gettano vivi nelle foibe, donne, anziani, bambini, impiccano in modo selvaggio però poi per fortuna gli americani convinceranno

Il 70% degli studenti è stato oggetto di denigrazione per essere LGBT

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L’Italia per una volta è in linea con l’Europa. Ma qui non si tratta di essere entusiasti per un primato miserabile come quello che ora si commenta. Nel contesto scolastico dai dati di una indagine risulta che il 68 % (media UE) delle persone intervistate ha dichiarato di essere stata oggetto (raramente, spesso o sempre) di commenti o comportamenti negativi a scuola per il fatto di essere LGBT, per l’Italia la media è del 69%. Sconcertante, ma fino ad un certo punto. Perchè contro queste violenze a cui sono soggetti i ragazzi o chiunque non si è mai voluto intervenire seriamente, perché ancorati a concetti e visioni sociali assurde, incompatibili con ogni etica degna di essere ricondotta all’interno dei parametri che tutelano i diritti umani. In FVG da alcuni anni vi è un progetto importante, a scuola per conoscerci . Un progetto che è stato replicato anche per il corrente anno. Le tre associazioni che in questi anni si sono impegnate a realizzare il progetto “A scuola per conoscer

La buffonata dei 120 milioni di euro che lo Stato sconta al FVG per un debito pubblico insanabile

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Non esiste altro modo che chiamarla buffonata propagandistica, perchè di questo si tratta. Il FVG contribuisce in modo pesante al pagamento di un debito pubblico che tutti noi ci troviamo sulla testa senza averne colpa e responsabilità. Milionate di euro perse. Ora con grande e vivo entusiasmo ci diranno che lo Stato farà uno sconto di, udite udite, 120 milioni di euro, per due annualità a fronte dei 370 milioni di euro dovuti a Roma. Peccato che non la raccontano giusta, e non dicono quanti milioni di euro sono stati sottratti al nostro territorio per pagare un debito pubblico che non potrà mai essere soddisfatto, soldi buttati, peccato che non dicono che questo sconto altro non fa che per soli due anni ridimensionare l'aumento ingiustificato come determinato dai due pregressi governi regionali. Marco Barone

Immigrazione: Ancora una volta Gorizia e Gradisca vergogna d'Italia sulla Tv nazionale

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Ancora una volta il Friuli Venezia Giulia finisce sulla televisione nazionale non per le sua storia, per la sua arte, per i suoi paesaggi, per quelle meraviglie che hanno incantato, anche ogni oltre inverosimile, l'Italia. No. Niente bora, niente vini, niente sapori. Ma solo indecenza. Per l'ennesima volta il caso di Gorizia e di Gradisca, forse anche più vergognoso di quello di Gorizia, sbatte in prima serata a milioni di italiani quella realtà che qui non si è voluta mai affrontare radicalmente. L'accoglienza diffusa in FVG è fallita con responsabilità su più livelli. I migranti sono stati costretti a subire omissioni di soccorso sistematiche e violazioni dei diritti più basilari. Perdendosi  la società in differenze burocratiche che hanno svilito la dignità umana. Il volontariato ha colmato lacune enormi di cui il sistema ha abusato esponendolo anche a criminalizzazioni sociali. Da mesi a Gorizia si parla solo della questione immigrazione, diventata anche alibi p

Giù le mani dall'aeroporto del FVG di Ronchi. Deve rimanere al 100% pubblico

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Dal luglio 1997, titolare della gestione dello scalo di Ronchi,  è la Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.A., società per azioni a socio unico – la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – dal luglio 2010. Dal 3 agosto 2007 ad Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.A. è stata affidata da ENAC e dal Ministero dei Trasporti la gestione totale quarantennale dello scalo di Ronchi . Aeroporto FVG è membro di: Assaeroporti , l’associazione che riunisce e rappresenta i gestori di tutti gli aeroporti italiani; ACI – Airport Council International , la massima organizzazione mondiale di operatori aeroportuali, che riunisce circa 600 operatori che gestiscono 1700 aeroporti in 177 Paesi; SMAG – Small and Medium Airports Action Group , associazione interna ad ACI Europe che riunisce oltre 170 aeroporti europei di medio-piccole dimensioni; In quanto società partecipata della Regione FVG, ulteriori informazioni specifiche sull’attività, la compagine sociale e il dettaglio dei compen

L'accanimento del dolore in Italia, finite le scorte della Cannabis terapeutica

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Quello che viene denunciato dal comitato Cannabis Terapeutica   è un qualcosa di assolutamente incredibile, sconcertante, che dovrebbe essere sulle prime pagine di tutti i giornali. Ma così non è e non può essere sia per questioni stupide di carattere ideologico che per questioni di meri interessi economici perchè significa mettersi contro le solite multinazionali. Tanto che per ragioni incomprensibili l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha comunicato che “in base alle informazioni attuali un inserimento del CBD nelle tabelle internazionali dei farmaci psicotropi e narcotici non sarebbe giustificato ". Il Comitato in questione ha scritto una lettera chiara al Governo nella quale si evidenzia che " la XVII Legislatura si chiude con poche buone notizie relativamente alla cannabis. Il disegno di legge che ne proponeva la regolamentazione legale per qualsiasi fine, a cui si era aggiunta una proposta di legge d'iniziativa popolare promossa dal comitato

L'isontino come una sorta di Risiko del lavoro, zero etica, zero questione morale

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Tex Giulia Gorizia, Eaton Monfalcone, Detroit Ronchi, Cartiera Duino, giusto per citare i casi più eclatanti e noti nella zona dell'Isontino e confinante con lo stesso. Una crisi che inizia lì dove ha origine la provincia geografica di Gorizia, dove una volta sorgeva il confine con il Territorio Libero di Trieste e finiva l'Italia. Ora l'Italia include anche Trieste, territori che facevano parte della vecchia provincia di Trieste fino al '47 fanno parte di quella di Gorizia, dove si è perso il conto delle aziende in crisi, chiuse. E il problema non è solo quello della chiusura delle aziende ma anche delle condizioni di lavoro. In questo contesto qui si è pienamente in Italia, nonostante ci si perda nella  nostalgia di una Gorizia come Nizza d'Austria o Trieste la piccola Vienna d'Italia. La realtà ti dice che qui la situazione non è molto distante dalla questione meridionale in un territorio profondamente italianizzato grazie all'immigrazione giunta fo

Estetica della sicurezza antitetica della libertà

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Lì in alto uno striscione che pubblicizza una mostra che si inserisce all'intero di quella rivoluzione russa che ha cambiato il mondo, e celebrata con poca enfasi in quell'Italia che ha fatto tremare l'Occidente quando aveva il partito comunista più importante di questa sfera mondiale. Giù, in basso, ecco invece in fila indiana, ordinati, solidi, un finto ornamento che ha la funzione di ostacolare quella corsa furibonda del terrorismo del terzo millennio che ha già ovunque seminato terrore ed orrore. Una contraddizione visiva dei nostri tempi, dobbiamo rassegnarci a vivere la libertà solo attraverso l'arte di un tempo che non ritornerà più? Sicurezza e libertà non potranno mai baciarsi e sposarsi, cammineranno su due strade parallele e quando si incroceranno sarà la libertà a dover cedere qualcosa non la sicurezza. Banalità, ovvietà che porterà a quell'estetica della sicurezza antitetica della libertà. Sintomo di questa società, nulla di straordi

Crisi Eaton Monfalcone, debolezza politica o arroganza americana? L'azienda vuole chiudere

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"Totale indisponibilità da parte dell'azienda di fronte alle proposte avanzate dalla Regione, che prevedevano una richiesta di sospensione per almeno sei mesi delle procedure di licenziamento al fine di trovare soluzioni che potessero consentire il ricollocamento dei lavoratori." Tre righe comunicate dalla Regione del FVG che faranno tremare le 200 famiglie del monfalconese e bassa friulana della Eaton ed indotto di Monfalcone. L'azienda tira diritto per la sua strada. Non erano alte le aspettative sull'incontro di Roma, che è stato caratterizzato anche da toni duri. L'azienda non vuole sentire alcuna ragione, ha manifestato, per quello che emerge, e viene comunicato   "un atteggiamento di totale chiusura verso qualsiasi proposta portata al tavolo. Tra queste la possibilità di sospendere la procedura di mobilità per almeno 6 mesi, durante i quali la Regione avrebbe attivati gli ammortizzatori sociali al fine di favorire le procedure per la r

Una deputata del PD vuole abrogare le regioni a statuto speciale, incluso il FVG, presentata proposta di legge

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Una Proposta di legge di una giovane deputata del PD che è a dir poco incredibile per quella banalità e qualunquismo e pressapochismo che caratterizza il succo di una proposta, dimostrando di non conoscere la storia, le ragioni storiche di alcune questioni che hanno portato in Italia alla nascita di Regioni a statuto speciale ,come il FVG.  Si è fatto di tutto l'erba un solo fascio incredibile.  La Sicilia se non avesse conseguito la sua autonomia probabilmente oggi non sarebbe in Italia, sarebbe uno Stato indipendente,  oppure guardando al FVG il 27 giugno del 1947 con l'approvazione dell'emendamento del friulano Tessitori in sede di Assemblea Costituente vide approvato il suo carattere di statuto speciale. Pare che a causa di questo emendamento Tessitori subì anche un attentato, un ordigno esplose all'ingresso di casa, ciò perchè in molti temevano che la specialità potesse favorire le rivendicazioni jugoslave sul Friuli Venezia Giulia.  Come è noto in

L'intitolazione del carcere di Trieste a Mari e Bigazzi a Gorizia? Nulla di cui stupirsi, è l'effetto del giorno del ricordo

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Tanta l'indignazione sollevata per l'intitolazione del carcere a Ernesto Mari, più sotto silenzio quella per Bigazzi a Gorizia, operanti nel periodo in cui dal Coroneo di Trieste partirono verso i campi di concentramento e sterminio nazisti tante persone la cui unica colpa era quella di essere dalla parte sbagliata, in quel momento maledetto per la nostra storia. Sul Fatto Quotidiano si legge a proposito di Mari:  "Durante la Seconda Guerra Mondiale, all’epoca della gestione nazista dell’istituto penitenziario, era il comandante di quel carcere . In quell’edificio, come in molti altri, si praticava la tortura con modalità sistematiche. Dopo l’ 8 settembre ’43 , dal carcere di Trieste partivano ebrei, detenuti politici e partigiani verso Auschwitz o verso la vicina Risiera di San Sabba. Da quest’ultima si poteva venire smistati verso altri campi oppure soppressi e bruciati anche dopo poche ore dall’arrivo. Non conosciamo le responsabilità dirette di Ernesto Ma

730 giorni da quel maledetto 25 gennaio al Cairo

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La rete si era mobilitata subito, da quel buio 25 gennaio 2016, si dovrà aspettare qualche giorno, invece, per leggere nei principali quotidiani nazionali la notizia della scomparsa di Giulio. Il 31 gennaio del 2016 così su Repubblica: Il ministro Paolo Gentiloni - si legge in una nota della Farnesina - "ha avuto poco fa un colloquio telefonico con il suo omologo egiziano Sameh Shoukry, al quale ha richiesto con decisione il massimo impegno per rintracciare il connazionale e per fornire ogni possibile informazione sulle sue condizioni". L'ambasciata al Cairo, aggiunge la nota, ha subito attivato i canali di comunicazione diretta e una stretta attività di coordinamento con tutte le competenti autorità egiziane, ed è in attesa di ricevere elementi sulla dinamica dell'accaduto. Ambasciata e Farnesina sono anche in stretto contatto con i genitori di Regeni che sarebbero partiti mercoledì scorso per la capitale egiziana. Fornire ogni possibile in

Il tempo delle favole è finito. Isontino, una questione sociale che prima o poi esploderà

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Si possono raccontare tante belle storie, si possono presentare tanti numeri e dati tirati fuori dal classico cilindro magico. Una volta uscivano conigli, ora escono numeri che presentano una regione come il FVG sotto il segno del più, un Paese, di nome Italia, sotto il segno del più. Cazzate. Perchè la realtà la conoscono bene i cittadini che la vivono ogni giorno, con le loro giuste analisi e preoccupazioni. Il FVG, da alcuni considerata come terra sacra per l'Italia, conquistato in parte a prezzi enormi, spropositati e rischiato di perdere dopo l'inevitabile batosta di Caporetto, ha visto mandare al macello centinaia di migliaia di persone per poi l'Italia dimenticarsi di questo territorio e lasciarlo al suo destino.  Un territorio dopato dall'assistenzialismo che ha chiuso i rapporti con quello che un tempo era il suo entroterra di riferimento "naturale", un territorio che avrebbe dovuto essere ponte verso Est, ma ha guardato sempre verso Ovest per d

Se fosse entrata la bandiera nazista al Comune di Gorizia?Nova Gorica e la Repubblica slovena condannino

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In Italia vi è poco da fare, è un Paese che non ha mai fatto i conti con la propria storia, con le proprie responsabilità, non è mai stata punita per questo, nessun "presunto" criminale di guerra mai punito, eppure l'elenco era lungo. Vedere entrare all'interno del Comune di Gorizia bandiere della RSI e della X^Mas è un qualcosa di sconcertante, ma non in Italia. Se invece di quelle bandiere fossero entrate quelle naziste? Sicuramente l'indignazione istituzionale e la durezza istituzionale sarebbe stata importante. Ma fascismo e nazismo vengono percepiti in modo diverso. Eppure leggendo quanto scritto in un luogo che possiamo definire come neutro, la Treccani online, prestigiosa enciclopedia italiana a proposito della Decima Mas emerge in modo inequivocabile:"Reparto dei mezzi d’assalto della Marina italiana che nel marzo del 1941 assunse la denominazione di X flottiglia MAS (dal motto dannunziano memento audere semper). Nel maggio 1943 il comando della

FVG: le Istituzioni "tutte unite" per mantenere l'Eaton operativa a Monfalcone.Prima "conquista" dei lavoratori

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"Totale unità d'intenti da parte delle Istituzioni (tra cui la Regione Friuli Venezia Giulia), delle parti sociali e delle categorie economiche locali per l'individuazione di strumenti che favoriscano la salvaguardia del sito produttivo della Eaton di Monfalcone." Questo è quanto viene comunicato sul sito della Regione FVG, all'esito del tavolo convocato in Prefettura per la "crisi" che interessa l'azienda Eaton Automotive di Monfalcone, a seguito dell'annuncio da parte dirigenziale della cessazione dell'attività (produzione di valvole per motori d'auto) con l'avvio della procedura di mobilità per i 157 lavoratori in forza nello stabilimento. Come è stato ricordato a rischio è anche il futuro di almeno una quarantina di operatori dell'indotto, nonché quello di 16 dipendenti interinali della stessa Eaton. Dunque 200 famiglie coinvolte da una vicenda semplicemente incredibile per le modalità con le quali si è rapidamente re

Le UTI CIA e CAI sono state affossate, violato il bilinguismo e non le vuole nessuno, la legge va abrogata

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CIA e CAI ovvero acronimo di Carso, Isonzo, Adriatico, e Collio Alto Isonzo. Due nomi scelti non si sa come, che rappresenterebbero due UTI, in sostituzione della provincia di Gorizia, come abrogata ,anche se ancora esistente "politicamente" oltre i confini del piccolo mondo antico e moderno del FVG. 18 mini contee, unioni territoriali intercomunali, che hanno frammentato il territorio ancor di più. Non si tratta di organi eletti dal popolo, ma prevalentemente caratterizzati da elezione interna e nomina interna. Contestate per diversi punti , e su diverse questioni, alcuni Comuni non hanno aderito, sono funzionali alla fusione dei Comuni, compromettono l'autonomia piena dei piccoli Comuni, i consigli comunali svolgeranno ruoli marginali, le opposizioni conteranno meno di un fico secco, ed i Sindaci, specialmente dei Comuni capofila, avranno un gran potere. Ma ad oggi se si vanno a guardare i siti internet delle rispettive UTI dell'ex provincia di Gori

Marina Julia e Nova di Monfalcone, una potenzialità dormiente che deve essere rigorosamente pubblica

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Non sei a Lussino e neanche a Marghera, ma ti trovi in una piccola zona d'Italia, tra l'isola della Cona, l'isola d'oro di Grado, alle spalle le Alpi e poi il Carso e l'Isonzo e innanzi a te lo splendore di Trieste, dal Castello di Duino alla confinante e vitale Slovenia. Ti trovi tra Marina Julia e Marina Nova di Monfalcone. Un posto da sempre con tradizione proletaria come si diceva nel '900, popolare, vitale, frequentato, vissuto. I ricordi si perdono. Devi accettare il luogo in cui ti trovi e puoi migliorarlo e da migliorare qui vi è tanto. Ma pare che invece di andare nella direzione del miglioramento si è andati nella direzione del peggioramento nel corso dei vari anni. Eppure qui vi è una potenzialità dormiente enorme. Una potenzialità che dovrebbe essere rigorosamente pubblica, ma non è integralmente pubblica. Solo ora è emersa la polemica per la nota "isola dei bagni" ... forse perchè rilevata da proprietà cinese. Vender

Vertenza isontino: il lavoro è un diritto! Assemblea pubblica a Monfalcone il 23 gennaio ore 19

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Esiste una questione "isontina"? Sì. Intendendosi per tale una problematica strutturale, composita e complessa che ha reso debole nel corso del tempo un territorio dalle estreme potenzialità, favorendo una pesante crisi nel settore industriale, lavorativo, sociale. Un territorio che non si può più permettere la chiusura di alcuna azienda e fabbrica perchè significherebbe accettare una sorta di fine dell'industrializzazione  sostenibile di questa zona profondamente depressa e di confine.  Si è perso il conto della chiusura delle fabbriche e della perdita dei posti di lavoro. Ed ora il caso Eaton, reale e non potenziale o retorica, bomba sociale, è pronta ad esplodere con delle conseguenze pesantissime nell'isontino, nel triestino, nella bassa friulana che avrà effetti anche nell'intero NordEst. Il sistema del capitale agisce e si comporta sempre nello stesso metodico modo. Nulla di eccezionale o straordinario emerge a Monfalcone, salvo il fatto che il tutt

Alcune "meraviglie" nascoste dell'Isontino, dall'elettrodotto di Villesse-Redipuglia alla ciminiera di Monfalcone

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L'Italia è il Paese dell'arte, della bellezza. Ed in questi mesi abbiamo riscoperto l'orgoglio, tra una miscela condita di un patriottismo artistico effervescente con sfumature tricolori risorgimentali di essere italiani. Dalla valle dei templi di Agrigento alla potente e affascinante Siena. Tutto perfettamente in armonia con l'articolo 9 della Costituzione, poichè la nostra Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Abbracciamoci, congratuliamoci, guardiamoci allo specchio alla mattina appena alzati e ricordiamoci che noi siamo il Paese di Dante, Michelangelo, Giotto. Poi se qualche vocina ti dirà, ma hai presente cosa circonda la valle dei templi ad Agrigento? Hai presente l'abusivismo edilizio che in Italia ha devastato il territorio, hai presente la zozzeria che caratterizza il nostro patrimonio artistico, hai presente lo scempio compiuto nei decenni anche grazie ad alcuni mega super archistar, pagati mica qu