Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Se fosse entrata la bandiera nazista al Comune di Gorizia?Nova Gorica e la Repubblica slovena condannino


In Italia vi è poco da fare, è un Paese che non ha mai fatto i conti con la propria storia, con le proprie responsabilità, non è mai stata punita per questo, nessun "presunto" criminale di guerra mai punito, eppure l'elenco era lungo. Vedere entrare all'interno del Comune di Gorizia bandiere della RSI e della X^Mas è un qualcosa di sconcertante, ma non in Italia. Se invece di quelle bandiere fossero entrate quelle naziste? Sicuramente l'indignazione istituzionale e la durezza istituzionale sarebbe stata importante. Ma fascismo e nazismo vengono percepiti in modo diverso. Eppure leggendo quanto scritto in un luogo che possiamo definire come neutro, la Treccani online, prestigiosa enciclopedia italiana a proposito della Decima Mas emerge in modo inequivocabile:"Reparto dei mezzi d’assalto della Marina italiana che nel marzo del 1941 assunse la denominazione di X flottiglia MAS (dal motto dannunziano memento audere semper). Nel maggio 1943 il comando della D. MAS fu assunto da J.V. Borghese, il quale, dopo l’8 settembre, ne fece una formazione militare autonoma per continuare a combattere al fianco del Terzo Reich. In questa fase, fu impegnata soprattutto nella lotta contro i partigiani." 
Ma dicono alcuni che hanno combattuto per l'italianità di Gorizia, contro gli "slavi" che "grazie al signore una parte di Gorizia è oggi italiana" perchè se fosse stata "slava" sarebbe stato un grave inferno, no? E questo  nazionalismo nell'Europa che stiamo cercando di costruire a fatica, passo dopo passo,  è idoneo a giustificare ogni collaborazione che vi è stata  con i nazisti, che poi qui si fosse in quel periodo nelle zone amministrate ed occupate dai nazisti, è una cosa che per gli italianissimi conta poco o nulla.
Ora, stante il fatto che parte delle istituzioni italiane con il loro silenzio sono complici di questa nefandezza che si realizza a Gorizia, si confida nella rottura del silenzio a Nova Gorica che non può far finta di niente e continuare i rapporti con questa Gorizia, come se niente fosse, tradendo anche lo spirito che ha portato alla nascita di Nova Gorica stessa. E la Repubblica slovena? Perchè non prende posizione, visto che una simile celebrazione, essendo oggi tutti in Europa, compromette i rapporti tra Italia e Slovenia, nella misura in cui si ha un rispetto pari a zero nei confronti di ciò che hanno patito gli sloveni a causa del fascismo rispolverando nazionalismi di confine pericolosi? A cosa serve pubblicare sul sito dell'Ambasciata Slovena italiana il rapporto relativo alle relazioni sloveno-italiane tra gli anni 1880 e 1956? Testo nel quale emerge espressamente che "l'impeto snazionalizzatore del fascismo andò però anche oltre la persecuzione politica, nell'intento di arrivare alla "bonifica etnica" della VeneziaGiulia" nei confronti degli sloveni? Se poi non si prende posizione per condannare quanto avviene a Gorizia, città confinante con la Slovenia e con Nova Gorica e dove vi è una minoranza linguistica che merita tutela e rispetto? Quanto accade a Gorizia deve essere condannato anche per rispettare gli sloveni perseguitati dal fascismo ricordando l'assalto al Trgovski dom di Gorizia del 4 novembre 1926, i processi di italianizzazione, gli assalti alle sedi slovene, le violenze subite dagli sloveni, l'esodo subito dagli sloveni. Qui non si tratta in generale di avere pietà per certi morti fascisti o caduti fascisti, quale pietà poi per chi era fascista o nazista e si è reso eventualmente responsabile di atrocità non lo so. Quale pietà per Hitler? Quale pietà per Mussolini? Nessuna.

Marco Barone
nota: questa la posizione di Nova Gorica pubblicata sul Primorski Dnevnik il 23 gennaio 2018
 

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