Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Dicono che il FVG "ha imboccato la via d'uscita dalla crisi". Ma la realtà che dice?

Sul sito della Regione si legge che " il Friuli Venezia Giulia ha imboccato la via d'uscita dalla crisi e prosegue nell'andamento di crescita economica ed occupazionale. È quanto emerge dal Rapporto 2017 sul mercato del lavoro in Friuli".
Ed ancora: "Il rapporto evidenzia innanzitutto una ripresa economica e occupazionale: la variazione percentuale del Pil a prezzi di mercato (a valori concatenati) segna un +1%, in linea con la media nazionale, mentre l'occupazione sta ritornando ai livelli pre-crisi, con 510 mila occupati nel 2017 (+2% rispetto al 2016; erano 520 mila nel 2008). Il tasso di occupazione in regione ha raggiunto il 66,1% (fonte Istat - III trimestre del 2017), ovvero lo stesso livello del 2008; quello di disoccupazione, nel secondo trimestre dell'anno scorso, è sceso al 6,45% (contro l'8,2% del 2016).
Cresce soprattutto l'occupazione dipendente, a tempo determinato e a tempo indeterminato e diminuisce il tasso di disoccupazione generale e di lunga durata. Aumenta l'occupazione femminile, soprattutto nei servizi e nel lavoro indipendente, così come aumenta l'occupazione nella manifattura e nell'industria, trainando con sé il settore dei servizi dove si genera il maggior numero di opportunità occupazionali. In termini assoluti, nel terzo trimestre 2017, su 510 mila unità, gli occupati nell'industria sono poco più di 128 mila e oltre 342 mila nei servizi."
Insomma aumenta tutto. 

Ok. Ma cosa ne pensano di tutto ciò i lavoratori della Eaton di Monfalcone, della Detroit di Ronchi, delle aziende goriziane che hanno chiuso baracca, di quelle in procinto di chiudere? E la qualità e le condizioni del lavoro come sono? Stante il fatto che in base ai dati come pubblicati sulla stampa sono quasi mille le aziende dell'area giuliano-isontina passate al setaccio dall'Ispettorato nazionale del lavoro nel 2017 ed il 68% è risultato irregolare? 217 i lavoratori per cui non sono stati rispettati i riposi settimanali?  707 le violazioni amministrative e 46 quelle penali che hanno coinvolto 714 lavoratori?
Marco Barone

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