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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Pubblicate il testo dell'accordo tra Comune di Monfalcone e Fincantieri su questione amianto

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Nel 2015, quando avvenne il noto ritiro di costituzione di parte civile nel processo amianto bis, che vedeva imputati 16 ex dirigenti per la morte di 44 persone, 44 operai, a due giorni dalla sentenza, scrissi, senza mezzi termini, che da sinistra venne letteralmente, formalmente e sostanzialmente tradita la questione morale e che ciò lo si sarebbe pagato a caro prezzo. Così è stato. La situazione politica a Monfalcone è già esplosa, con l'astensione enorme, con il popolo della sinistra che non ha votato, o con chi ha votato una destra made Lega Nord, che ha vinto con un programma chiaro e che cercherà di attuare. In questa ottica sono da vedere i famosi sette minuti di scontro verbale, tra il Sindaco di Monfalcone ed il mio conterraneo Bono. Toni alti. Gesto simbolico importante. Alzare la voce è fondamentale, non scontato, purché non sia rappresentazione di un nulla. Così come è più che naturale che la Lega Nord tutelerà i lavoratori a modo suo, con la sua visione del mondo,

I tempi sono maturi per il ritorno dei grembiuli a scuola

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E' vero, in Italia i grembiuli erano tipici soprattutto nel fascismo, e sarà con le lotte del '68 che gradualmente sono stati abbandonati. Dove e quando prima, e dove e quando dopo. Io a scuola il grembiule lo indossavo ed anche il fiocco rosso ed erano trascorsi diversi anni dal caldo '68. Rodari scriveva "Una scuola senza banchi, senza grembiuli né fiocchi bianchi", pensando alla scuola degli adulti. E' anche vero che la proposta del grembiule fatta da una dei ministri più contestati in Italia, la Gelmini, ha fatto discutere tantissimo. Ma oggi delle conquiste del '68 e del '77 è rimasto poco, basta vedere quello che accade nel mondo del lavoro, ad esempio, quel poco funzionale soprattutto alla società del capitalismo e consumismo. I tempi per il ritorno dei grembiuli sono maturi, ma rispetteranno l'identità di genere? Con un colore neutrale uguale per tutti e per tutte? Chi lo vorrà potrà indossare il fiocco, chi non lo vorrà nessun fio

WikiLeaks ed il FVG oltre 5000 file

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Di WikiLeaks da qualche anno si sente parlare sempre meno, la sua prima uscita è stata nel 2006, l'esponente più noto è Assange, meno noti sono i dissidi interni che hanno spaccato l'organizzazione, che hanno dato luogo anche ad un film, che ha avuto scarso successo, il quinto potere.  Facendo una breve ricerca su quel sito, ancora in rete, emergono, per quanto riguarda il FVG una quantità importante di file. Alla voce Trieste si hanno ben 2985 risultati, Gorizia 117, Monfalcone 24, Udine 382, Pordenone 99, Aviano 1,250, Friuli Venezia Giulia 254, Friuli 454, risultati ecc. Si tratta di diverse email ma anche documenti, prevalentemente in lingua inglese, su questioni che risalgono principalmente dagli anni '70 in poi e vi è di tutto, da messaggi che hanno come mittente la Clinton a contatti privati che spaziano su varie questioni. Emergono email o documenti anche di John Podesta Presidente della campagna elettorale alle presidenziali del 2016 di Hillary Clinton ed er

A Trieste per una bestemmia si rischia sanzione più grave di quella prevista dal codice penale?

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Come ha reso noto il Piccolo di Trieste il Comune di Trieste si appresterebbe a definire una nuova regolamentazione che tra le varie cose dovrebbe prevedere "fino a 450 euro di multa, infine, per chi viene sorpreso a bestemmiare “o proferire turpiloquio” all’aperto". Certo, è vero che in Italia esiste ancora l'illecito in caso di "bestemmia"comportamento penalmente rilevante sino al 30 dicembre 1999, quando con il decreto legge numero 55/1999 è stato depenalizzato il tutto. Attualmente il codice penale prevede al suo articolo 724 comma 1 che "Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità o i Simboli o le Persone venerati nella religione dello Stato, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 51 euro a 309 euro ."Ma a Trieste ci si deve sempre fare distinguere, in una città dove  la bestemmia per le strade è molto diffusa, non tanto come comportamento intenzionale volto ad offendere una religi

Dopo il servizio di Piazzapulita su Monfalcone solo il Sindaco di Monfalcone ha preso una succinta posizione

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Il servizio di Piazzapulita su Monfalcone ha scatenato un putiferio di reazioni in rete. E' stata solo toccata la punta del problema. Come è noto e chi ben segue le dinamiche territoriali e le conosce in modo profondo qualche interrogativo dovrebbero porselo. Alcuni si son lamentati che la stampa locale non ha dato seguito a quanto denunciato dal noto programma televisivo. O pone poca fiducia nell'operato della Magistratura.  Per quello che mi risulta, guardando al principale quotidiano diffuso nel nostro territorio, sulle problematiche della Fincantieri, è sempre stato attento. Attento sul problema dell'amianto, e non ci è andato mica a mano leggera sul ritiro di costituzione di parte civile del Comune a due giorni dalla sentenza. Attento alle questioni del caporalato che nel 2015 hanno condotto ad alcune condanne, attento agli scontri tra lavoratori, pensiamo alla questione dell'integrativo, attento alla questione della vigilanza armata all'interno del canti

La violenza verbale sui social non è solo contro le donne, ma non conosce genere

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Nella giornata contro la violenza sulle donne la Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha pubblicato un post molto significativo.  Come si può vedere dalla foto allegata, la Boldrini ha evidenziato che " l’utilizzo nei social network di volgarità, di espressioni violente e di minacce, nella quasi totalità a sfondo sessuale" è quello che si è realizzato nei suoi confronti.  Precisando che questo gesto ha deciso di farlo "anche a nome di quant e vivono la stessa realtà ma non si sentono di renderla pubblica e la subiscono in silenzio. Ho deciso di farlo perché troppe donne rinunciano ai social pur di non sottostare a tanta violenza. Ho deciso di farlo perché chi si esprime in modo così squallido e sconcio deve essere noto e deve assumersene la responsabilità." Ora, premesso che questo volgarità verbale, questa violenza verbale è semplicemente una cosa schifosa ed io non sono cultore di quella massima che per errore viene fatta risalire a Voltaire &

Le navi costruite a Monfalcone sono l'orgoglio dei cantierini e non solo, ma si deve cambiare rotta per i diritti

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Monfalcone è la città dei cantieri, anche se tale concetto viene oggi inteso in duplice senso. La quasi totalità dell'economica della zona dipende dalla Fincantieri. Colosso fondato come holding finanziaria nel 1959, cioè appena cinque anni dopo che Trieste "ritornerà" all'Italia. Vanta la costruzione di oltre 7.000 navi in 200 anni di storia della marineria, è in gran parte in sostanza appartenente allo Stato, vanta 21 cantieri e diversi centri di progettazione ecc con alla dipendenza circa 19 mila persone in tutto il globo. Ma dalle nostre parti l'immagine di questo colosso ha due volti, da un lato i giganti possenti del mare, che crescono di più giorno dopo giorno, orgoglio dei cantierini, i cui diretti sono sempre meno, e dell'Italia, dall'altro, quello che ruota intorno a questo mondo, i tremendi drammi sull'amianto, il cui apice deve arrivare, gli effetti nefasti della globalizzazione, della esternalizzazione, della precarietà, e per ultimo d

Piazzapulita ha frantumato l'omertà a Monfalcone dove esiste ancora il caporalato

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Prima di scrivere queste righe, mi son dovuto prendere qualche minuto di riflessione, per cercare di non essere troppo impulsivo, dopo aver visto il durissimo ed importantissimo servizio di Piazzapulita sulla questione di Monfalcone, perchè così come esiste la questione meridionale, esiste anche la questione di Monfalcone.  Dopo le condanne sul caporalato in Fincantieri per 20 anni e 6 mesi nel 2015, si pensava che qualcosa fosse mutato. Invece Piazzapulita con il servizio di Andrea Casadio, ha frantumato in pochi minuti quel becero sistema di omertà, che rende possibile, l'indecenza pura. Quando ho visto il servizio la prima cosa che ho pensato è quanto ho osservato con i miei occhi nelle zone di Rosarno qualche anno addietro. Alle prime ore del mattino lavoratori tutti in fila, per strada o seduti sul muretto ad aspettare il caporale di turno, ti sceglie, ti carica sul furgoncino e poi ad essere sfruttato nelle campagne. Ed una cosa similare, a quanto pare, accade ancora

Non sarà l'Italia ad uscire dall'Euro, ma sarà l'Euro a buttare fuori l'Italia

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Comunque vada il 4 dicembre, sia che vinca il sì, che il no, è già chiaro quello che accadrà. Si vive in una società che dopo la famigerata crisi, che crisi non era, del 2007/2008,  ha visto la democrazia venire demolita, giorno dopo giorno,  e chi oggi governa è una oligarchia finanziaria importante. Lo dicono i mercati e dunque si deve fare. Chi sono questi mercati, nessuno lo ha mai capito. Numeri, cifre, dati, linea che sale, linea che scende, milioni di miliardi bruciati in un niente. Caduta la democrazia, ridotta oggi ad una brutta copia di una tragicommedia del terzo millennio, ci sono tutte le indicazioni che lasciano intendere un qualcosa che sarà inevitabile. In Italia è rimasto ancora poco da comprare, da vendere, pochi beni su cui speculare. Sicuramente in testa vi è la sanità, più qualche altre grande o piccola devastazione ambientale in un Paese che alle prime piogge frana, si allaga, alle prime scosse di terremoto crolla. Siamo ridotti malissimo, l'Italia è allo

Ma a Gorizia, per il referendum, vi è stata o non vi è stata la violazione della Par condicio?

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A Gorizia ha fatto discutere, il fatto che nella sala del Consiglio provinciale, si sia svolta una iniziativa a sostegno del sì alla riforma costituzionale, perchè, come denunciato dal Comitato del No , " la par condicio nei confronti dell’elettorato è nuovamente violata, relativamente al divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni". Producendo anche apposito esposto. Mi è stato segnalato che qualcuno ha spostato la questione sulla opportunità, parlando di presunta violazione, visto che la sala è stata richiesta da un consigliere provinciale per fare propaganda ed è stato riconosciuto il tutto come legittimo anche se non opportuno. O non si è realizzata nessuna violazione della par condicio, cosa su cui manifesto alcuni dubbi in linea con quelli manifestati dal comitato del no, oppure è stata una sola question

Questione immigrazione: si è oggi in uno stato di "guerra civile" dialettica, che il FVG sia da esempio contrario

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Rilevo che l'Assessore regionale alla cultura, sport e solidarietà, Gianni Torrenti, ha colto bene la direzione che voleva intraprendere la mia dura osservazione come pubblicata dal Piccolo di Gorizia . Il FVG, soprattutto nel '900 ha conosciuto tragedie e drammi come un mero unicum nell'Europa, un concentrato di eventi storicamente enormi che ancora oggi fomentano dibattiti e controversie. Ma la solidarietà è stata la perla che ha sempre unito in questo regione nei momenti drammatici, ed è per questo che provo un senso di incredulità quando si assiste a situazioni come quelle di Gorizia, alla vicenda del Silos di Trieste, ultimamente ai fatti di Udine od Aquilinia. Certamente vi è chi non aspetta altro che fomentare il tutto per fini ed intenti politici, anche con una dialettica volgare e squallida. In linea di principio il voler realizzare in FVG il modello diffuso di accoglienza era (ed è) una cosa enorme ed assolutamente condivisibile. Ma non può funzionare,

Ha ragione Wu Ming1 quando scrive che nei luoghi di confine certi fenomeni si realizzano prima che altrove

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I luoghi di confine, come il FVG, estremo Nord Est, punta periferica d'Italia, a statuto speciale per il suo plurilinguismo, possono essere speciali non solo per questo, ma anche perchè determinati fenomeni si realizzano prima che altrove, come bene ha fatto intendere più di una volta Wu Ming1. Con una piccola carrellata storica emerge che qui il fascismo si è plasmato prima che nel resto d'Italia, pensiamo all'intermezzo della marcia militare eversiva di occupazione di Fiume, guidata dal duce mancato, all'incendio del Narodni dom di Trieste, eventi accaduti nel 1919 e 1920, prima ancora della Marcia su Roma. Qui le leggi razziali sono state proclamate perchè già erano nella sostanza state anticipate contro sloveni e croati, ad esempio. Qui la resistenza si è affermata prima che nel resto d'Italia, con la formazione della Brigata Proletaria, subito dopo il fatidico 8 settembre del 1943, qui si è svolta la prima grande battaglia partigiana, la battaglia di G

I funerali dell’arciduca Francesco Ferdinando e Sofia, dall'accoglienza di Trieste all'indifferenza di Vienna

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Durante la turbolenta estate del 2014, a Trieste, tra piazza della Borsa, la fontana dei Quattro Continenti ed il palazzo del Governo, si potevano osservare le tre stazioni che riportavano le foto di Francesco Penco e Mario Circovich e che ben evidenziavano la calorosa e partecipata accoglienza che Trieste manifestò nei confronti dell'erede al trono dell'Impero austro-ungarico e sua moglie. Come è noto, giunsero le bare, in città, il  2 luglio 1914, sbarcarono dalla corazzata “Viribus Unitis” e percorsero alcune vie di Trieste per raggiungere la Stazione della Ferrovia meridionale per poi congiungersi con Vienna.  Non era un mistero che l'arciduca e sua moglie non fossero ben visti a Vienna dall'Imperatore Francesco,  il quale sembrava essere più infastidito dal come la morte era avvenuta più che per la morte dell'erede al trono.  Duplice omicidio che comportò una immediata reazione repressiva pesantissima, ( in realtà un pretesto per domare e conquist

La scuola pubblica voterà no al referendum costituzionale,anche per sanzionare la "buonascuola"

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Lo sciopero di maggio 2015 è stato epocale. Poco più del 72% del personale della scuola ha scioperato contro la peggiore Legge in materia d'Istruzione mai scritta, e soprattutto scritta contro la volontà della maggioranza assoluta della comunità scolastica. Purtroppo, sappiamo come è andata a finire. Son finiti i tempi dove la democrazia contava qualcosa, dove la volontà del popolo aveva un peso. Son finiti i tempi dove la legge sul divorzio è stata possibile con un governo mica comunista. Perché in quel tempo il popolo aveva un peso, contava. Poi con il susseguirsi delle leggi e leggine elettorali la democrazia è stata ridotta ad un misero spettacolo. Sono i poteri economici, finanziari che governano con le loro marionette od espressione del potere considerato. Una legge disastrosa quella della "buona scuola". Che ha trasformato le scuole in vere e proprie caserme, strada spianata dai precedenti governi, ma ora il dado è tratto. Il diritto di critica è ai minimi te

Se per la Regione FVG le priorità alla Fincantieri sono le strade mentre ritarda il protocollo di legalità

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Ai primi di novembre 2016 si è svolto l'incontro , presso il palazzo della Regione del FVG, su alcune problematiche riguardanti la Fincantieri di Monfalcone. I problemi sono ultra noti, molti dei quali iniziati alla fine degli anni '90, con l'esasperazione della esternalizzazione, nell'ottica di quella globalizzazione che nella società di oggi ha comportato un mero impoverimento dei diritti sociali e ridotto ai minimi termini i diritti del lavoratori. I dipendenti diretti nello stabilimento monfalconese oggi sono meno di 1500 rispetto ai 5.000 che mediamente operano ogni giorno. In un territorio ove è ben nota la presenza della camorra ed anche della 'ndrangheta e dove la disoccupazione è enorme, nella provincia di Gorizia si arriva a circa al 10% della popolazione ivi residente, se non di più. Per la Regione, a quanto pare, non si è perso tempo per procedere alla progettazione della bretella di Panzano, la cosiddetta via dei canneti, che consentirà di devi

Quando nel nome del decoro si anticipa il partito della nazione da Bologna a Monfalcone

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Sull'ideologia del decoro hanno scritto bene, partendo dal caso di Trieste, Andrea Olivieri e Tuco su GIAP .     Una ideologia che nella sostanza non conosce colore politico, destra e sinistra governativa hanno spesso, proprio nel nome del decoro, anticipato una sorta di partito della nazione. Decoro urbano, contro il degrado urbano. Politiche definite a colpi di ordinanze, puntualmente rinnovate, prorogate, con uno scopo chiaro, eliminare l'apparenza, colpire l'apparenza, per non entrare nella profondità del problema sociale ed avere la coscienza politica pulita. Mentre la centrale a carbone continua ad operare, mentre alla Fincantieri i problemi continueranno ad essere sempre gli stessi, mentre il picco dell'amianto deve ancora arrivare, intanto, occupiamoci di decoro. Ordinanze similari li troviamo in amministrazioni di colore politico opposto, da Bologna, dove si puniscono i Writer, a chi vende bevande alcoliche oltre un certo orario, a Monfalcone. Monfalcon

Tra legge elettorale e riforma costituzionale rischia di essere spazzata via la rappresentanza slovena

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Sarà solo con la risoluzione della questione di Trieste e la sua assegnazione all'Italia come avvenuta nel 26 ottobre del 1954 che si sbloccherà la situazione a favore della introduzione della Regione del F-VG oggi FVG e la specialità della Regione, come già lo riconoscevano i primi dibattiti emersi in tal senso, veniva ritenuta necessaria proprio per la particolarità storica e sociale e linguistica di questa difficile terra, per il friulano e lo sloveno in primo luogo senza dimenticare il tedesco.  Dunque specialità correlata alla necessità di tutelare quelle che vengono definite minoranze linguistiche, che prima dell'avvento del Regno d'Italia certamente non erano in  buona parte di questi luoghi mica minoranze, ma anche correlata alla questione di Trieste. Ed infatti, sarà solo con la legge Costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1 entrata in vigore il 16 febbraio del 1963 che si risolverà il tutto positivamente,anche se a dirla tutta, non è che la legge di

Nella provincia di Gorizia l'accoglienza diffusa è morta, in un sistema senza lavoro e sofferente

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La Provincia di Gorizia, istituzionalmente a termine, e frammentata in due piccole contee, note come UTI, destra e sinistra Isonzo, è un territorio, seppur dalle mille potenzialità, in profonda sofferenza. Finito l'assistenzialismo italiano, finita la questione della contesa dei confini, si è chiuso un ciclo, che anno dopo anno ha portato alla situazione attuale. Disoccupazione circa al 10% se non più alta se si aggiungono gli inattivi, una moria continua di fabbriche, di unità produttive, case sfitte, attività commerciali in vendita, in cessazione di attività. Una realtà in profonda crisi, che vive le problematiche del confine come un problema e non opportunità, una realtà sempre più chiusa. In questo contesto sociale, dove la povertà cresce, dove il lavoro è un miraggio, è più che normale puntare il dito della propria sofferenza, contro gli ultimi che diventano la valvola di sfogo preferita del disagio sociale, della diseguaglianza, della ingiustizia sociale. E prevale l

Una proposta di legge che farà discutere:Per essere candidato alle elezioni,devi superare esami ed avere abilitazione

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Una proposta di legge del deputato Turco, presentata ad ottobre 2016, che farà certamente discutere .  Si propone, un meccanismo " per cui ai candidati e futuri parlamentari sia richiesta una sorta di abilitazione e cioè la dimostrazione, attraverso un’apposita prova da sostenersi nelle sedi della regione di competenza in tutta Italia con cadenza annuale o semestrale, di poter svolgere, in caso di elezione, il proprio compito adeguatamente". "Si chiede pertanto al candidato di dimostrare la propria capacità di saper leggere, comprendere e interpretare una legge o un atto normativo, oltre che di avere un’adeguata conoscenza di quelle materie e questioni che rientrano abitualmente nell’attività di un parlamentare (economia, sistemi politici) nonché di avere una buona cultura generale (storia, religioni, cultura, geografia). " Nel testo della proposta si legge anche che "non si tratta di un selettivo che prevede un cosiddetto numero chiuso o il possesso di

A Monfalcone sparisce l'assessore alle pari opportunità.Di che stupirsi se in Italia non esiste ministro ad hoc?

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Neanche il tempo di comunicare la nuova squadra di governo, ed in rete emergono pesanti critiche all'attuale Sindaco di Monfalcone made Lega Nord. La più rilevante è che sembra non esistere assessore più alle pari opportunità, ma verrà conferita una semplice delega ad un consigliere comunale. Diciamo che l'assessorato alle pari opportunità nel corso del tempo ha realizzato diverse iniziative, dal 2002 al 2015 si registrano decine di convegni, diversi progetti attuati, bandi e concorsi. E va certamente ricordato che a livello europeo sin dal 1957 emerge il principio di parità delle retribuzioni tra lavoratori di sesso maschile e femminile per uno stesso lavoro. Ma erano solo parole sino al 1975 quando venne emanata la Direttiva 75/117/CEE del Consiglio del 10/02/1975 per il ravvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative all'applicazione del principio della parità delle retribuzioni tra i lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile. In Italia

Con la riforma costituzionale sarà più semplice deliberare lo stato di guerra. Un motivo in più per votare no

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Su questa riforma costituzionale, poco condivisa, e governativa, nel nome del fare subito e presto, nel nome dell'alta velocità che non lascia spazio alla riflessione e ragione e condivisione, si è già detto molto e scritto tanto. Una delle perle nere di questa riforma, dove qualche riflessione è già stata mossa, è la questione dello stato di guerra. L'articolo 78 della Costituzione attuale prevede che le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari. Ovviamente, venendo meno il Senato nella sua funzione originaria, ed è per questo che vengono modificati diversi articoli della Costituzione, ora il tutto è più semplice, immediato, veloce. Sarà solo la Camera dei deputati chiamata a deliberare a maggioranza assoluta lo stato di guerra e conferisce al Governo i poteri necessari. Se poi a ciò si aggiunge la pessima legge elettorale è facile immaginare come sarà facile dichiarare lo stato di guerra in Italia, ma anche senza la legge eletto

A Doberdò colpite le corone del Presidente della Repubblica italiana e slovena. Vandalismo od atto politico?

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La parte più importante della visita del Presidente della Repubblica Italiana e della Slovenia nel goriziano è stata sicuramente la tappa di Doberdò, Doberdob. Dove nel nome dell'amicizia, tra popoli divisi soprattutto dal fascismo, e che hanno ritrovato unità e solidarietà grazie alla resistenza, è stato inaugurato l'importante monumento dedicato ai soldati sloveni caduti sul fronte dell'Isonzo tra il 1915 e il 1917.    foto dal Piccolo Ma in uno di questi giorni di novembre, le corone dei due Presidenti della Repubblica sono state colpite. Una gettata per terra, senza il nastrino, una seconda spezzata a metà, probabilmente per togliere il nastrino. L'obiettivo, dunque, sembravano essere i nastrini della Presidenza della Repubblica dei rispettivi Paesi. Non è stato toccato il mazzo di fiori del Comune di Doberdò. Semplice vandalismo, come molti sembrano intendere tale atto, od atto nazionalistico e politico che ha voluto colpire due simboli massimi delle n

Una mattina ti sei svegliato ed hai scoperto che la democrazia americana fa schifo. Ma solo se non vincono i tuoi

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Trump ha avuto meno voti rispetto alla Clinton, ma ha vinto ugualmente le elezioni. Sui social la battaglia era già stata vita da Trump, e la sua vittoria era prevedibile. Se non è stata prevista dalla stampa è perchè la stampa era di parte, dunque ha smesso di essere stampa ed ha tradito il suo spirito e la sua anima, forse, o forse no, visto che la stampa è sempre finanziata da gruppi economici privati. La Clinton ed il suo clan erano il bene, Trump e famiglia, il male. Chi lo ha deciso? Entrambi insostenibili, ed ha vinto Trump. Non è stata la vittoria dei poveri contro i ricchi, o contro i poteri forti. Minchiate assolute. Un miliardario ha vinto le elezioni, punto. La democrazia americana fa schifo, come tutto il suo sistema. I candidati alla presidenza erano in diversi, ma a livello mondiale ne hanno presentato solo due. La par condicio in America non esiste. Hanno un sistema elettorale pessimo, hanno un sistema di giustizia sociale pessimo, sanitario pessimo, scolastico pes