La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Piazzapulita ha frantumato l'omertà a Monfalcone dove esiste ancora il caporalato



Prima di scrivere queste righe, mi son dovuto prendere qualche minuto di riflessione, per cercare di non essere troppo impulsivo, dopo aver visto il durissimo ed importantissimo servizio di Piazzapulita sulla questione di Monfalcone, perchè così come esiste la questione meridionale, esiste anche la questione di Monfalcone. 
Dopo le condanne sul caporalato in Fincantieri per 20 anni e 6 mesi nel 2015, si pensava che qualcosa fosse mutato. Invece Piazzapulita con il servizio di Andrea Casadio, ha frantumato in pochi minuti quel becero sistema di omertà, che rende possibile, l'indecenza pura. Quando ho visto il servizio la prima cosa che ho pensato è quanto ho osservato con i miei occhi nelle zone di Rosarno qualche anno addietro. Alle prime ore del mattino lavoratori tutti in fila, per strada o seduti sul muretto ad aspettare il caporale di turno, ti sceglie, ti carica sul furgoncino e poi ad essere sfruttato nelle campagne. Ed una cosa similare, a quanto pare, accade ancora oggi a Monfalcone, nel 2016. Come è possibile che ciò continua ad esistere? Come è possibile che nessuno vede? Che nessuno parla? Che nessuno dice di sapere? Questo è un sistema delinquenziale tremendo che va represso duramente, il caporalato è la punta del problema, dietro vi è dell'altro. Il caporalato esiste perchè vi è un sistema che permette la sua esistenza, ed a Monfalcone tra camorra e 'ndrangheta non manca proprio nulla. La globalizzazione, sempre lei, il cancro di questo mondo, è stata favorita da una sinistra governativa globale che ha consegnato il mondo alla destra, al populismo. Si è realizzato un ribaltamento se oggi è la destra a battersi per i diritti dei lavoratori ovviamente lo fa non con lo spirito del socialismo, con lo spirito che ha portato allo statuto dei lavoratori preso a cazzotti dalla sinistra governativa. Lo fa con la sua visione del mondo, con la sua prospettiva, con il prima gli italiani. I bengalesi, i croati, i rumeni sono vittime di questo sistema, ma vittime non lo sono quei loro connazionali che sostengono il sistema criminale che Piazzapulita ha ben evidenziato e fatto emergere. Ma tutto ciò senza il sostegno di qualche delinquente italiano non è mica possibile. Per non parlare delle buste paga, degli stipendi, di quello stramaledetto sistema del distacco o delle esternalizzazioni, della precarietà, che ha reso possibile quanto abbiamo visto.   E se Piazzapulita avesse dedicato più tempo alla questione di Monfalcone cosa sarebbe venuto fuori oltre all'immondezzaio che abbiamo tutti visto? A Monfalcone è emersa una situazione da horror, da brividi.

Marco Barone 

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