Non c'è due senza tre...la nuova commissione d'inchiesta sull'operazione Moro

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  Sei film, decine e decine di libri, due commissioni d’inchiesta parlamentare e ora ne arriverà una terza, pare, per cercare di far luce per quanto possibile su tutte quelle zone oscure che connotano l’affare di Stato Moro. Perché alla fine dei conti è di questo che si tratta e stiamo parlando. Le narrazioni, i racconti che si sono susseguiti negli anni hanno falsato, a livello di immaginario collettivo, la realtà. Oramai lo hanno capito anche coloro che hanno gli occhi coperti dal miglior prosciutto DOP che non hanno fatto tutto da soli, i fantomatici rivoluzionari brigatisti e che nell’operazione Moro sono state coinvolte una pluralità di soggettività, che avranno abbracciato tanto organizzazioni criminali che eversive che connesse anche agli apparati di sicurezza di uno o più Stati. Da GLADIO a quant’altro, ma un conto è muoversi nella melma del vago, un conto quanto più indizi costituiscono una prova. Il memoriale brigatista è stato un capolavoro politico e

A proposito della provincia di Gorizia/Monfalcone o ....Isontina

 

IN FVG si è registrata in materia di province una situazione bizzarra. Prima le aboliscono, poi nascono le UTI, poi gli EDR, poi si propone il ritorno a ciò che è stato abolito il tutto in una regione che deve fare i conti con un calo demografico devastante forse la migliore soluzione sarebbe quella di costituire la provincia autonoma di Trieste e di Udine, sul modello del Trentino Alto Adige/ Südtirol inglobando l'Isontino o nella provincia di Trieste o in quella di Udine? Intanto, giunge la proposta della costituzione della provincia di Gorizia/Monfalcone.

Ogni volta che si tocca il nome di qualcosa, si scatena sempre un putiferio, il merito però di questa proposta, a prescindere dal nome, è quello di aver acceso l'attenzione sul fatto che vi è la necessità di unire un territorio diviso come non mai. Da un lato hai Monfalcone che va oltre i 30 mila abitanti, dall'altro Gorizia che scende sotto la soglia dei 34 mila abitanti. Da un lato hai Monfalcone centrica, in questi ultimi anni nel mandamento sembra esistere solo Monfalcone e ruotare tutto intorno alla città dei cantieri navali. Ed allora, si potrebbe dire, a questo punto perché non valutare la città del mandamento? Con una fusione condivisa dei comuni viciniori? Discorso vecchio come non si sa cosa, che ha visto anche un referendum sulla fusione essere bocciato sonoramente dai cittadini.

Si aprirebbe la solita discussione, che i Comuni minori non vogliono essere fagocitati dai problemi di Monfalcone soprattutto in materia di immigrazione e mantenere il proprio status di "isola" felice. Poi magari i comuni devono fare i conti con crisi economiche, tagli, servizi che non si riescono a garantire, ma meglio avere delle buche in più che finire "sotto" Monfalcone, si dirà.

Il problema è proprio questo. Che ognuno oramai pensa solo al proprio confine, a se stesso, non c'è più unità nel territorio, non c'è più progettualità condivisa, visione di insieme, ognuno va per la sua strada. Ed allora la proposta della provincia di Gorizia/Monfalcone, il cui nome potrebbe essere quello della provincia Isontina, è utile solo nella misura in cui si riesca a riunire un territorio diviso e migliorare la qualità dei servizi ai cittadini, a partire dalla scuola, alla sanità pubblica che è in sofferenza come non mai, all'ambiente, alle questioni sociali e del lavoro. Va detto che non si tratterebbe del primo nome sui generis, ad esempio in Sardegna è stata costituita la provincia del Sud Sardegna che ha come capoluogo Carbonia, il comune più popoloso del suo territorio ed unisce comuni di diversi territori. Insomma, per farla breve, concentrarsi sulla Luna, ovvero sulla necessità di riunire politicamente e socialmente l’Isontino, e non sul dito del nome che trova il tempo che trova, pur simbolicamente importante. 

mb

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