La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

We are rebellious metropolitan


Io non ho avuto un nonno partigiano,
ma il suo pianto non è stato vano
per la nostra prigione,
mio padre non ha lottato per il 68,
non ha vissuto la battaglia di Valle Giulia e la P38,
mia madre non è stata femminista
ma
neanche bordighista,
eppure ho conosciuto il sapore della voglia di rivoluzione. 


Chiudo gli occhi, 
e penso,
e ascolto,
e odo,
e godo.
sì, godo nell'amplesso esistenziale,
perchè giungono voci di rivolta.
Ascoltatele,
ascoltatele,
ascoltatele...

We are rebellious metropolitan
we rebel the indignation,
we want the rebellious indignation
we are the train of the revolt
we want the revolution;
oh yea,
we want the revolution,
because we love the revolution,
because we are the revolution,
we are the metropolitan rebellious partisan.

And now dream the sound of the rebellion,
and now sound the dream of the revolt,
and now i write the love for the freedom,
we are the people, we are the liberty,
we are the love, you are the jail of the love,
now we destroy this jail,
now we destroy this jail,
and we free the love,
because we are the metropolitan rebels.


Marco Barone

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