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Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Il coordinamento 9 dicembre ed i profeti Wayseers

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Prima il movimento dei Forconi, poi il coordinamento 9 dicembre, due realtà apparentemente connesse ma in verità divise e forse anche non conciliabili.  Il movimento dei forconi è stato probabilmente uno strumento, che ha attirato certamente l'attenzione, i cui metodi di lotta sono stati certamente efficaci , ma è arrivato il momento della spaccatura. Un piccolo esempio della rottura può essere il comunicato dei Forconi che così scrivono sulla loro pagina facebook:  I FORCONI PENSIERO.  IL MOVIMENTO DEI FORCONI,LO ABBIAMO SEMPRE RIBADITO, NON CHIUDE ALLA POLITICA.ANZI RITIENE CHE IL VERO FORCONE SIA IL VOTO.TAGLIA I PONTI CON I PARTITI E I POLITICI CORROTTI MA APRE A TUTTI I MOVIMENTI E RAGGRUPPAMENTI POLITICI LIBERI E DETERMINATI PER UN VERO CAMBIAMENTO.  IL PROGRESSO SOCIALE SI HA QUANDO UN SISTEMA SI RIFORMA. Mentre il Coordinamento del 9 dicembre   scriverà che "Ancora una volta approfittiamo per ricordare che nelle piazze, NON E' GRADITA L...

La "crisi" sta finendo?

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E' un tormentone, un tormento che sembra non finire più. Anzi, a scriverla tutta, sembra essere nati con la così detta crisi. Sono cinque maledetti anni che ogni giorno ci bombardano con crisi, spread, borsa, mercato, finanza, lavoro, disoccupazione. Cinque anni che non si parla d'altro. Cinque anni di totale assorbimento e siamo così impregnati dall'odore di questa crisi che non respiriamo altro ed alla fine è diventata normalità, talmente normalità che sembra sia sempre esistita. Probabilmente quando finirà, perché finirà, ci sarà qualche altro nuovo tormentone. Dalla questione sicurezza nazionale, per gli attentati alle Torri Gemelle, si è passati alla crisi, ed il tutto è nato sempre lì, in America. Ma non è questa una crisi paragonabile a quella del 1929. Sono fatti diversi, epoche diverse è tutto diverso anche il capitalismo è mutato nel suo perenne mutare e noi sempre a rincorrere ma con estremo ritardo. E' una meschina guerra tra capitalis...

No alle scuole caserme, il caso delle sanzioni di Trieste

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Majakovskij scriveva io conosco la forza delle parole. Parrebbe un'inezia. Un petalo caduto sotto i tacchi d'una danza. Ma l'uomo con l'anima, con l'anima, con le labbra, con lo scheletro... A volte dalla parola si passa ai fatti. Fatti figli del disagio sociale, dell'illegalità diffusa, di una società sempre più apicale e meno sociale e solidale. Una sterile convocazione, 32 studenti coinvolti, una scuola esemplare che educa alla legalità dell'accusa. Vari consigli di classe nella giornata del 14 dicembre hanno avuto luogo presso il Liceo Oberdan di Trieste, altri sono previsti per il martedì seguente. L'accusa? I fatti del 4/5 dicembre 2012. All'entrata della scuola noterai due targhe in marmo. Una prima dedicata agli Alunni dell'Istituto caduti per la libertà della patria , la seconda al martire dell'irredentismo Guglielmo Oberdan. Eppure in quella scuola, dedicata a chi è ricorso anche alla violenza concreta per ...

Provo vergogna per tutti quelli che “sanzionano” gli studenti in movimento

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Dopo le lotte ora arrivano le “botte” da parte delle Istituzioni Scolastiche. La comunità scolastica, che dopo anni di settorializzazione del conflitto ha trovato una vera unità, anche se per un breve periodo, in questi giorni registra le prime annotazioni di divisioni. Buona parte, non tutta per fortuna, del personale scolastico, alla sola promessa di affrontare alcune problematiche della scuola, come le 24 ore o gli scatti di anzianità, hanno tirato i remi in barca, lasciando la stessa in balia del vento elettorale. Una promessa è stata idonea a rallentare o sospendere la protesta. Ma tutte le problematiche che riguardano l'intero comparto della scuola persistono. Una scuola che vive, paradossalmente, un vero status di illegalità legale. Per esempio continua ad essere prorogata l'applicazione nella scuola della valutazione dello stress. Eppure la normativa comunitaria la impone. Perché ciò accade? Perché nel momento in cui la valutazione dello stress...

Occupazione delle scuole: sì alla validità dell'anno scolastico no al recupero dei docenti

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In tempo di crisi e problematiche sociali e politiche di varia natura, le scuole sono in pieno movimento. Un movimento che spesso apre la porta al l'occupazione del plesso scolastico, in altri casi alla semplice autogestione o cogestione. Sorgono spontanei dei dubbi, ovvero le azioni di protesta, in particolar modo quella dell'occupazione della scuola, se non consent ono il raggiungimento della soglia minima dei 200 giorni per lo svolgimento delle lezioni, come previsto dall'articolo 74 comma 3 del Testo Unico della Scuola, pongono a rischio la validità dell'anno scolastico? Ed il personale della scuola è tenuto a recuperare i giorni di attività lavorativa non pienamente prestati a causa dell'occupazione? Come è ben noto il diritto è interpretabile, a volte in modo restrittivo a volte in modo estensivo, non sempre ciò che è legale è legittimo, così come non sempre ciò che è legittimo è legale. Ma in realtà legalità e legittimità potrebbe coincidere. ...

Chi può, vada via.

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Vigliacco, codardo, egoista, traditore, pensi solo ai cazzacci tuoi , e tante altre menate simili sono le frasi che qualcuno o qualcuna potrebbe sentirsi dire se decidesse di andare via. Via dall'Italia. Via da quella terra che ti ha conferito i natali, risurrezioni mentali e nessuna insurrezione reale. Forse sarà una considerazione maturata tardivamente, forse solo figlia di una rabbia e delusione tipica di questa epoca, oppure naturale effetto collaterale dello schifo Italia. In questo Paese non funziona niente, nulla. Tutti corrotti. Sistema corrotto e rotto. Dalla politica alla giustizia sempre più dipendente dalla politica e meno dipendente dal principio di quella indipendenza che dovrebbe rendere la giustizia giusta. Ma d'altronde i Giudici sono essere umani, figli di questo tempo, e salvo rari casi, devono rispondere al sistema di cui sono parte integrante. E' tutto finto. Una simulazione reale. Dal debito che mai verrà saldato, alla cr...

L'Amen della Dignità

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Nel nome della madre ribelle e del padre rivoluzionario, del figlio indignato e della figlia #occupata dello spirito laico ed infuocato, ecco l'Amen della Dignità. Ci sono cose che vorrei dire, ci sono cose a cui vorrei conferir forma e verbo, sostanza ed essenza, ci sono cose che non sono, ci sono cose che sono, eppure ora, sì, ora, in questo preciso istante destinato nel laico addivenire ad essere passato di un momento vissuto, impresso e carpito nella fugace corsa del tempo che mai arresta nel suo essere libero la libertà di non essere tempo, voglio semplicemente scrivere, che la dignità è sepolta dal rudere della prostituzione nell'era della celebrazione del corpo, femminile o maschile, nel secolo dell'esaltazione dell'apparenza, nell'epoca priva di ogni cognizione di reale indignazione. Lavoratori licenziati, lavoratori che urlano la ricerca della solidarietà, lavoratori reintegrati, lavoratori isolati dal...

A Trieste ho incontrato la povertà.

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Avrei voluto e dovuto parlare o meglio scrivere o tastierizzare degli eventi censurati di Puerta del Sol, a Madrid,  dove per protestare contro la riforma del lavoro approvata dal neo-governo spagnolo gli indignati spagnoli subiscono cariche da parte della polizia, oppure dell'aggressione fascista, l'ennesima, accaduta a Massa, dove tali  aggressioni , realizzate da parte di gruppi organizzati di estrema destra, continuano a dilagare con una normalità a dir poco allarmante. Oppure del lavoro precario presso il Terminal Passeggeri di Venezia, per le navi da crociera. Mi era giunta una segnalazione. Un lavoratore che vuole mantenere l'anonimato, per non incorrere in ritorsioni, mi evidenzia alcuni problemi, diffusi e conosciuti, tra cui il fatto che se non hai "la pelle bianca", difficilmente potrai svolgere la mansione di addetto al Terminal Passeggeri. E' solo uno sfogo o questa denuncia risponde alla realtà? Sarà così anche a Trieste con l'arrivo ...

Il tempo della Rivoluzione è finito. Amen.

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Ascolto la bora bramire rabbia. Invade e conquista ogni spazio vitale, dormiente e pulsante emozione. Tremano le case, si ribaltano i mezzi di trasporto, spazzatura libera e vagante per le strade della Città deserta, però, nonostante tutto, la bora è una sensazione di vita da provare. Nonostante tutto Trieste senza la bora, non sarebbe Trieste. Sarà per via di questo freddo gelido, sarà per via il vento dell'Est, che turba e iberna ogni pensiero, che il non pensiero mi accompagna verso una lucidità mentale, incredibilmente dolorosa. Dolorosa perché devo prendere atto di una sconfitta. Non sarò in ogni caso disfattista, giammai, sarò propositivo, questo sempre. Ma è giunto il momento di ammetterlo. Abbiamo perso. Sì, abbiamo perso. Il Capitalismo nell'enorme menzogna teatrale dagli effetti ovvi e reali della Crisi, chi ha fucilato, ci ha ucciso. Ha ucciso ogni solidarietà sociale, ha ucciso ogni pretesa, ha ucciso ogni concessione, ha ucciso ogni dignità, ha ucciso ogni fi...

Il caso Occupyscampia.

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Premetto che non conosco personalmente il territorio di Scampia. Riporterò ora delle valutazioni in merito ad una questione che ha creato immenso scalpore, sia per le modalità di diffusione, sia per la strumentalizzazione, sia per la cattiva informazione. Il tutto ha inizio con questo articolo Il web «sfida» i clan contro il coprifuoco a Scampia: «Occupiamo il quartiere» - Il Mattino che segue un twitter . L'associazione Resistenza Anticamorra sulla sua pagina facebook  denuncia: COPRIFUOCO A SCAMPIA? TUTTA UNA STRUMENTALIZZAZIONE! ATTENTI! Tutto è partito da un cinguettio su Twitter (#occupyscampia) lasciato da Pina Picierno, deputata campana del Pd: «Facciamo capire a 'ste bestie che quel territorio non e' il loro?  Seguono commenti e critiche.  Ed ecco che l'associazione Resistenza   - associazione di lotta alla illegalità e alla cultura camorristica - di Scampia (Na), denominata su Facebook "Resistenza Anticamorra"- diffonde una nota uf...