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Visualizzazione dei post da dicembre, 2015

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Nel discorso di fine anno Mattarella parla di intesa tra scuola ed impresa

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Una meravigliosa stella di natale, dal rosso vivo, un presepe antichissimo, questa la cornice del primo discorso di Mattarella, di fine anno, da Presidente della Repubblica. Per alcuni aspetti sembrava di ascoltare il Papa, penso alla questione ambientale, alla speranza, all'integrazione,  salvo che per le richieste di espulsione per chi non può essere accolto ecc, per altri aspetti sembrava di ascoltare Renzi, ma era il discorso del Presidente della Repubblica. Non è mancata la critica nei confronti del nostro essere italiani, il particolarismo, la mancanza di senso civico, e manca di rispetto verso il bene comune, così come il discorso è stato di una semplicità unica, tanto che sembrava che si rivolgesse ad una classe di scuola primaria.  Non è mancato il riferimento alla scuola. Un riferimento che è arrivato come collegamento con la parte iniziale del suo discorso, la questione lavoro, auspicando una intesa tra impresa e scuola. Ma la scuola seppur deve avere un collegam

Gorizia vince il premio dell'anno 2015 per il deserto cittadino

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Questa era la domanda del sondaggio durato, poco più di 48, ore e che si è chiuso il 31 dicembre 2015: Chi vince per il 2015 tra #Gorizia e #Monfalcone il premio per "il deserto" cittadino? qui due post brevi riepilogativi della situazione disastrosa di Gorizia e Monfalcone  1) "dio è morto" per le strade di Gorizia  2) E scende la nebbia anche sul deserto di Monfalcone E vince Gorizia con il 37,50% dei voti. Un testa a testa durato fino alla fine, ma nelle ultime ore del 31 dicembre Gorizia ha conseguito lo slancio vincente. Monfalcone, invece, si ferma al 25% dei voti espressi. Con il canonico però lucarelliano si deve rilevare che con il 37,50% dei voti viene espressa anche una preferenza alla voce altro, con alcuni commenti che mettono sullo stesso piano il disastro sociale di Gorizia con quello di Monfalcone, la desolazione di Gorizia con quella di Monfalcone, insomma le due città simbolo dell'Isontino, della destra e sinistra Isonzo, che pe

il 2016 in FVG sarà l'anno delle battaglie per difendere i piccoli Comuni. Un quadro sulle fusioni potenziali

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In Friuli Venezia Giulia i Comuni sono 216; il numero medio di abitanti per Comune è di 5.592 (a livello nazionale, la dimensione media comunale è di 7.344 abitanti per Comune). Dalla Tabella allegata alla delibera Regionale del 29 dicembre 2015 si evince che i Comuni fino a 500 e da 501 a 1.000 abitanti rappresentano complessivamente oltre un quinto (complessivamente il 21,8%) del totale, quelli tra 1.001 e 3.000 sono oltre un terzo (37,5%) e rappresentano il gruppo più numeroso. Complessivamente, quindi, i Comuni fino a 3.000 abitanti, che l’articolo 7 della legge regionale 1/2006 classifica come “piccoli”, sono 128, il 59,3% del totale, occupano una superficie superiore al 50% della superficie totale e hanno un numero di abitanti che corrisponde a poco più del 15% della popolazione regionale. Si tratta dunque di Comuni che ricoprono una rilevante porzione di territorio a fronte di una quota ridotta di abitanti. Per quanto riguarda la localizzazione della popolazione, quasi l’80

E scende la nebbia anche sul deserto di Monfalcone

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E scende la nebbia anche su Monfalcone, o meglio sul deserto di Monfalcone. Gorizia, dove anche dio è morto , e Monfalcone, dove la desertificazione è normalità, si fanno una concorrenza all'ultimo respiro. Chi vincerà il premio del e per il vuoto nelle strade cittadine?  E scende la nebbia anche sul deserto di Monfalcone. Si intravede la punta del campanile a fatica, la storica Rocca è letteralmente scomparsa, come scomparse sono le persone per le strade di Monfalcone. No, la colpa non è della nebbia o del freddo, chiunque ti dirà che questa ultimamente è la normalità che nelle zone d'Italia depresse è l'aspetto tipico della crisi sociale ed economica che continua. Ma fino a quando si continuerà a dire che qui va tutto bene, che siamo l'isola più felice dell'universo, che le classifiche visionarie parlano bene, il vuoto continuerà ad essere ancora più vuoto. Solo una svolta radicale nell'Isontino ed a Gorizia potrà ribaltare il tutto

Capodanno e come sempre arriva la litania botti o non botti

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Botti o non botti? Questo è il dilemma amletico che pare dominare i dibattiti politici, sociali e cittadini in FVG ma anche in diverse parti d'Italia. Tra chi dice che solo il Comune è legittimato ad effettuare i botti di fine anno, e chi neanche questo vorrebbe. Tra ordinanze di divieto assoluto ed ordinanze relative. E nel mentre di tutto ciò, i botti sono già stati venduti in gran parte della regione ed in questi giorni che accompagnano il fine anno, è difficile non sentire le canoniche esplosioni da petardo e similari. Forse dovevano pensarci prima. Certo, si può sempre limitare il danno da boato, ma come controllare il territorio a tappeto? Qualcuno forse vorrà schierare l'esercito? Come accaduto al confine con i migranti? Anche se la scusa era il terrorismo? Botti o non botti, non si può rimettere il tutto alla singola discrezione delle amministrazioni comunali, se proprio devono essere vietati, mandando anche in rovina chi in tale settore ci opera, sarebbe necessa

Per i 25 anni della Biblioteca di Ronchi, il Comune compra 1000 borse e 3000 segnalibri

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1000 borse con il logo della biblioteca e 3000 segnalibri da consegnare in occasione dei 25 anni di attività della biblioteca “S. Pertini” e per un importo di € 2.732.80. Nel mese di gennaio 2016 in occasione dei 25 anni di attività della Biblioteca di Ronchi, nota in tutta la regione del FVG per la sua attività e per l'importante quantità di iscritti, oltre che per la sua sezione slovena, il Comune sta organizzando alcune iniziative per ricordare questo evento e per tale occasione si è pensato di acquistare alcuni gadget da offrire all’utenza, ed in particolare ai bambini e ragazzi, nel corso delle iniziative che avranno luogo. Un bel gesto sicuramente e quello che ci si augura è che la nostra biblioteca non possa più riscontrare problemi, come quelli del recente passato, che hanno visto i servizi essere ridotti al minimo e con il poco personale a disposizione chiamato a svolgere un super lavoro per la nostra comunità. Anzi, la nostra biblioteca deve essere ingrandita, de

Prosegue la collaborazione tra Italia e Russia ratificato accordo per riconoscimento titoli di studio

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A dicembre 2015 è stato ratificato anche dalla Russia l 'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Federazione russa sul riconoscimento reciproco dei titoli di studio rilasciati nella Repubblica italiana e nella Federazione russa, fatto a Roma il 3 dicembre 2009, è finalizzato disciplinare il reciproco riconoscimento dei periodi e dei titoli di studio universitario ai fini dell'accesso e della prosecuzione degli studi nelle istituzioni universitarie dell'altro Paese.  Tale atto segue la cooperazione culturale tra Italia e Federazione russa  disciplinata dall'Accordo di collaborazione nel campo della cultura e dell'istruzione (firmato il 10 febbraio 1998 a Roma e ratificato ai sensi della legge n. 515 del 21 dicembre 1999) all'entrata in vigore del quale (25 luglio 2000) hanno cessato di essere validi l'Accordo culturale del 1960 e l'Accordo di collaborazione culturale del 19 dicembre 1991. L'Accordo sul reciproco r

Gorizia ed Isontino in declino: auguro una svolta radicale

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In cima all'altura di Nova Gorica puoi osservare Gorizia, il suo castello, l'affascinante chiesa di S. Ignazio consacrata dal primo Arcivescovo di Gorizia Carlo Michele d’Attems e poi ancora la storica stazione dei treni, ora di Nova Gorica che durante l'occupazione nazista della città, ha visto da quel luogo partire ebrei nei campi di concentramento, verso la Risiera di Trieste, i partigiani jugoslavi catturati venivano inviati ad Arbe/Rab od alla Risiera. E poi i binari del treno, che fungono da confine materiale tra Italia e Slovenia, Gorizia e Nova Gorica. Regna il silenzio su quella splendida altura. Un silenzio che ti spinge a riflettere su Gorizia. Città, che in base all'ultimo censimento disponibile ha poco meno di 35 mila abitanti, il cui massimo numero insediabile viene calcolato in non oltre 43 mila persone. Eppure un tempo questa città raggiunse l'apice di 49 mila abitanti, era certo il 1944, e dopo il Trattato di Pace del '47 perse parte de

Camminando tra la nebbia al Sacrario di Redipuglia

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Pensi che quello che non sono riusciti a fare nella seconda catastrofe mondiale e nella guerra di liberazione, è riuscito a farlo la natura. Le 8 mila scritte fasciste, Presente, sono scomparse. Scomparse nel mezzo della nebbia che conquista il Sacrario di Redipuglia, in una sorta e senza sorte di atmosfera tenebrosa ed inquietante tra solitudine e silenzio. Passo dopo passo, invece, eccole lì. Quel marciume, che insulta i soldati che lì vorrebbero riposare in pace, riappare. Un presente assente ripetuto 8 mila volte. Avrebbero potuto avere una famiglia, o forse no, dei figli, o forse no.Forse oggi lì potrebbero esserci i loro figli ed i figli dei loro figli, o forse no. Non hanno potuto scegliere. Strappata la loro vita. Arrivi in cima, intravedi le croci. Una infinità di puntini ed alle 17 precise, mentre ti appresti a ritornare da qualche parte, ti coglie di sorpresa il silenzio militare. Anche i cani piangono. Chi si ferma in segno di rispetto. Chi continua il suo

Scuola: Gli auguri di buone feste da parte degli USR alcuni esempi

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  Gli auguri dell'USR del FVG , a firma del dirigente titolare Pietro Biasiol, non si rivolgono solamente al personale della scuola, ma a tutta la comunità scolastica nonchè anche alle Organizzazioni Sindacali. Questo il testo del messaggio: "Al Personale delle nostre Scuole (Dirigenti Scolastici, Insegnanti, Direttori SGA, Personale ATA tutto) intensamente impegnato a promuovere e migliorare le relazioni educative e formative nei propri Istituti, e per loro tramite agli Studenti e alle loro Famiglie Ai Dirigenti Amministrativi e Tecnici, al Personale degli Uffici Scolastici, con gratitudine per la loro dedizione quotidiana e competente Alle Organizzazioni Sindacali della scuola e della Funzione Pubblica Agli EE.LL. della Regione Friuli Venezia Giulia Agli Enti e alle Associazioni del territorio invio cordialissimi auguri di Buon Natale e di ottimo inizio dell'anno Duemilasedici: che queste feste possano essere fonte di serenità e di speranza." Sicuramente un

Il regalo del MIUR per le feste di natale

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Il MIUR ha fatto un regalo, e per natale. No. Non è uno scherzo. Tranquilli e tranquille. Non si tratta del pagamento degli stipendi per i precari saltuari o brevi, o dell'abrogazione di norme autoritarie all'interno della legge sulla pessima scuola. Rimane la chiamata diretta, rimane l'esodo verso il nord, rimane la competizione all'ultimo euro tra i docenti, rimane la scuola dell'autoimprenditorialità, la scuola delle competenze e del nozionismo, e dei dirigenti manager. Il MIUR per natale ci regala un libro di ricette tradizionali .  Si legge che la " raccolta rappresenta un percorso di storia gastronomica alla riscoperta delle specialità e dei prodotti locali. Le ricette sono state recuperate, in collaborazione con alcuni Istituti scolastici del settore alberghiero e della ristorazione, dalla tradizione della cucina regionale italiana. Le più grandi creazioni dell’arte culinaria sono avvenute un po’ per caso, un po’ per fantasia, un po’ per necessità

"dio è morto" per le strade di Gorizia

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E cammini nella prima serata della vigilia di natale per le strade di Gorizia. Attraversi il triangolo visionario, immaginario smarrendoti nel tempo che più non esiste, tra l'austriacante via del Rastello, nel vuoto di Corso Italia, e lì ove un vaso di fiori dormienti unisce ciò che per anni ha diviso Oriente ed Occidente con il muro di Gorizia, la meravigliosa e decadente piazza della Transalpina. Ed ascolti " Ho visto la gente della mia età andare via lungo le strade che non portano mai a niente" e cammini per Gorizia nel fascino della desertificazione sociale. E pensi ad " una politica che è solo far carriera, il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto e un dio che è morto" per le strade di Gorizia anche nella vigilia di questo natale, nel peggior anno di questo inizio del terzo millennio. Ma la speranza non è morta e questa arriverà anche nelle strade di Gorizia,

Gettare mozziconi di sigarette e gomme da masticare per terra? Si pagheranno multe salate

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La Camera ha approvato in via definitiva (nella seduta del 22 dicembre 2015) il disegno di legge, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato ( Atto Camera n. 2093-B , collegato alla legge di stabilità per il 2014, c.d. collegato ambientale) che contiene misure in materia di tutela della natura e sviluppo sostenibile, valutazioni ambientali, energia, acquisti verdi, gestione dei rifiuti e bonifiche, difesa del suolo e risorse idriche. L'articolo 232 ter introduce il divieto espresso di abbandono di rifiuti di piccolissime dimensioni. Al fine di preservare il decoro urbano dei centri abitati e per limitare gli impatti negativi derivanti dalla dispersione incontrollata nell’ambiente di rifiuti di piccolissime dimensioni, quali anche scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare, è vietato l’abbandono di tali rifiuti sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi . Chiunque viola il divieto di cui all’articolo 232-ter è punito con la sanzione amministrativa

Mancato pagamento degli stipendi ai precari: riconoscere d'ufficio risarcimento danno

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I primi sintomi di una grave crisi aziendale, di norma, sono i ritardi nel pagamento degli stipendi. E sono all'ordine del giorno i contenziosi in essere nel settore privato proprio per tale questione.  Non è sicuramente imputabile ad una crisi delle casse dello Stato, ma ad una cattiva gestione della Pubblica Amministrazione, quella che ha determinato un danno grave nei confronti di tantissimi lavoratori precari della scuola, i così detti supplenti brevi o saltuari. Per mesi senza essere retribuiti, nonostante abbiano svolto il loro ordinario ed anche straordinario lavoro nella nostra scuola. Non pagati dal proprio datore di lavoro. Pare che entro la fine di gennaio 2016 percepiranno il dovuto, ma è il caso di rilevare alcune considerazioni. Quando si realizzano ritardi nel pagamento degli stipendi, si agisce in giudizio anche per il pagamento degli interessi e non solo. Ad esempio gli interessi legali sui crediti di lavoro tardivamente soddisfatti vanno calcolati sulla somm

Ronchi e turismo è necessario fare sistema nel patrimonio culturale del FVG

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Da pochi giorni è disponibile l'importante sito internet dell'Istituto regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia (IPAC), subentrato nel 2015 al Centro regionale di catalogazione e restauro dei beni culturali, è un ente funzionale e autonomo della Regione. Si legge che tra gli scopi che si vogliono conseguire vi è “la partecipazione attiva di cittadini, associazioni, enti locali, università, scuola, in un processo di conoscenza partecipata e inclusiva, che garantirà politiche efficaci di tutela e valorizzazione; la valorizzazione come obiettivo di una società civile che tiene alla sua identità e quindi alla sua storia, superando la contrapposizione tra tutela e promozione, cultura e turismo e caratterizzando fortemente l’offerta turistica in senso culturale” e non solo. Una risorsa fondamentale per la nostra regione ed anche il nostro Territorio. Alla sezione di Ronchi emergono diverse voci, da oltre 300  fotografie , all'elenco di diversi beni,

E finalmente finisce il 2015. Annus Horribilis per la scuola pubblica

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Era il cinque maggio. Lo sciopero epocale della scuola pubblica. Adesioni che hanno sfiorato l'80% , manifestazioni diffuse in tutta Italia.   Si era ad un passo dal ritiro del “ddl buona scuola”. Ma le pressioni dei poteri imprenditoriali, industriali, delle  lobby  economiche, hanno prevalso.  Il Governo è andato avanti, approvando una Legge scritta contro la volontà della quasi totalità della comunità scolastica. Diventerà la Legge 13 luglio 2015 numero 107, ed entrerà in vigore il 16 luglio 2015. Vi è anche chi ha pianto. Scuole in lutto, insegnanti incazzati neri, studenti preoccupati. In Estate si è parlato di scuola, su che fare, su come portare avanti le lotte. Si parlava di referendum. Poi vi è stato chi ha cercato di strumentalizzare il tutto, fallendo in modo clamoroso, proponendo quesiti non condivisi, e non  riuscendo  a raccogliere neanche le firme minime necessarie. La scuola non è andata in vacanza. Doveva l'anno scolastico ponte di quella che passerà alla s

Quella intitolazione dello scalo di Ronchi a Brazzà e la mancata intitolazione a Lauri

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Diverse, nel corso del tempo, sono state le proposte di intitolazione dello scalo di Ronchi. Da Bartoli, ex sindaco di Trieste, ad Augusto Cosulich, da Teodoro de Rinaldini primo presidente del Consiglio Regionale del FVG, al Tenente pilota Tonizzo, da Padre Marco D'Aviano, proposta sostenuta da diverse soggettività, a D'Annunzio, da Giulio Cesare, a Furio Lauri, medaglia d'oro al valor militare. Furio Lauri ritenuto come il “padre” dello scalo di Ronchi, scalo che dopo la seconda guerra mondiale era in condizioni disastrate, costellato da numerosi crateri di mine, erano stati costruiti abusivamente fossi, canali, strade praticandovi le più svariate colture agricole. E Lauri, con la sua società Meteor, de facto ripristinò il nostro scalo e diede lavoro a centinaia di persone. La motivazione della medaglia al Valor Militare, che ben si può leggere anche sul sito nazionale dell'ANPI, era questa: “ Ufficiale pilota animato da purissimo amor patrio, allatto dello ar

Vita di comunità a Ronchi: la cena sociale della sezione ANPI

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La Sezione ANPI di Ronchi, in provincia di Gorizia, è una sezione viva, una delle più importanti della nostra regione, non solo per la sua storia, visto che proprio a Selz di Ronchi si è costituita la prima formazione armata nella e della resistenza contro gli occupanti nazifascisti, ma perché si realizzano diverse iniziative, dal sociale, a quelle che coinvolgono gli studenti delle nostre scuole, dal culturale e storico, a momenti di semplice ma importante vita di comunità. Come quello che si è realizzato nella sera del 18 dicembre presso la storica  locanda del Ficchio .   Cena sociale, una cinquantina di partecipanti, tra musica e sano cibo, si è vissuto quello che è la vera forza di Ronchi il suo essere comunità. Ci sono stati anche alcuni brevi importanti, quello di Gastone, che ha ricordato tutto quello che come sezione ANPI nel corso degli anni è stato realizzato, rilevando che ora il testimone dovrà passare alle nuove generazioni, visto anche l'imminente congresso d