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Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Gorizia: quale collaborazione con una certa sinistra "destra" ? Nessuna

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Il 31 ottobre a Gorizia l'Osservatorio regionale Antifascista, in Piazza del Municipio, per la quarta volta in questo 2015, darà il suo contributo per contrastare quelle politiche reazionarie che minano sempre di più i principi fondamentali della società che dovrebbe mettere l'essere umano al primo posto. Neofascismi, e razzismi, di ogni natura, sono oramai all'ordine del giorno. Si prospetta un lungo inverno di tensione nell'Est Europa, e le persone che a piedi o via mare giungeranno nell'Europa di questo nuovo secolo, dovranno pur avere un minimo di accoglienza dignitosa ed umanitaria. Bisogna loro dare la possibilità di viverlo anche quel sogno europeo che inseguono. E tutti devono dare il loro contributo, senza elevare muri, che tanto sono destinati al crollo. Certo, non è da escludere che in alcune zone dell'Est Europa la situazione precipiti totalmente, con il ritorno pieno di realtà reazionarie, neofasciste, ultra-nazionaliste che condizioneranno...

Dalla rosa tricolore al partito della nazione quando il nome di Renzi Premier era stato indicato nel giugno 2012

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Recentemente Eugenio Scalfari ha scritto per Repubblica un editoriale molto particolare.  Ricorda che “m'è venuto tra le mani il libro di poesie del Parini e sfogliandolo con antico amore ho colto due versi assai belli e speranzosi: "Torna a fiorir la rosa / che pur dianzi languìa". Recessione, depressione, deflazione: hai visto mai che questo scenario possa improvvisamente cambiare?”. Evidenziando poi che “ Affari e politica vanno d'accordo per un padrino del Partito della Nazione. E poi Berlusconi ha già detto più volte che Renzi lui sentimentalmente l'ha adottato. Naturalmente esser guidati da un solo partito non è una conquista per la democrazia, anzi è una bastonata in testa. Attenzione però: ci sono vari modi di intendere la democrazia. Bipartitica? È un'ipotesi. Monopartitica: perché no, se il partito unico è democratico A me Renzi non piace, vorrei che si auto- rottamasse come Harrison Ford nel film che ho raccontato. Ma per il bene del Paese deb...

Le forze dell'ordine e Cocer interforze attaccano il Governo, ma non ci sarà nessuna rivoluzione

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Un documento pesantissimo, che ha uno stile che per alcuni aspetti ricorda, non casualmente, il linguaggio politico di chi ha condotto le battaglie contro la così detta casta diventando poi una importante forza politica, firmato da tutti i sindacati rappresentativi dei comparti di pubblica sicurezza, soccorso pubblico e dal Cocer Interforze. Un documento nato dopo la comunicazione da parte del Governo che non ci sono soldi per rinnovare i contratti pubblici e retribuire i relativi scatti, dichiarazioni emerse dopo la presentazione della proposta politica la buona scuola, che tra le altre cose includeva l'abolizione degli scatti di anzianità per il personale scolastico trasformandoli in premi di produttività a partire dal 2018, dunque senza alcun pagamento dal 2014 al 2018.  E ciò non è un caso. i Sindacati e il Cocer Interforze dopo una riunione tenutasi successivamente alle parole del Ministro Madia hanno prodotto un documento, più unico che raro nella storia della Repubbli...

Vale di più il lavoro del poliziotto o dell'insegnante?

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Questa riflessione nasce dopo l'intervento con cui evidenziavo che i gesti, poi non tanto silenti ed anche rivendicati da alcune forze sindacali di polizia, di alcuni operatori delle forze dell'ordine, come togliere i caschi, portare paste ai manifestanti, manifestare in via dialettica consenso verso le proteste in essere in questi giorni, hanno indotto il Governo a trovare dal presunto nulla ulteriori 100 milioni di euro per questo comparto, che se aggiunti agli stanziamenti giù previsti, che in ogni caso necessitano dell'approvazione nella legge di stabilità, si arriva ad un totale circa di ben 250 milioni di euro. Certo, cifre irrisorie per la complessa macchina della sicurezza, ma simbolicamente importanti. Il dibattito che è conseguito in rete ha prodotto alcune reazioni che meritano approfondimento, ciò in relazione al contenuto del mio intervento ed al fatto che richiamavo, come esempio confronto, il mancato riconoscimento di un giusto stipendio per altr...

Primo effetto dei caschi tolti: 250 milioni di euro per le forze dell'ordine

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Il segnale è stato lanciato ed è stato pienamente colto dal Governo. Un totale di 250 milioni di euro destinati alle forze dell'ordine a cui si aggiungeranno altri 38 milioni di euro per fronteggiare le straordinarie esigenze di sicurezza connesse all'Expo.  Caschi simbolicamente tolti, come rivendicato da alcuni sindacati di polizia, solidarietà manifesta ed in modo eterogeneo al coordinamento 9 dicembre ed ai Forconi, ed il Governo alza la barricata con un finanziamento di 250 milioni di euro. Finiti i giochi. Tutti avversari come prima e forse più di prima. Nello stesso tempo a Venezia, Torino, Milano, Roma, le cariche e le manganellate arrivano come sempre nei confronti degli studenti e dell'area antifascista. Quelle subite dai neofascisti sono da valutare diversamente, semplicemente  perché  in Italia in neofascisti non dovrebbero trovare spazio alcuno. Come è noto in Italia abbiamo la Polizia di Stato e polizia stradale,l'Arma dei Carab...

Quel corso da oltre 13 mila euro per la leadership nei Vigili Urbani

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Non essendo pervenuta alcuna disponibilità all'interno della polizia municipale, la Regione per il Friuli Venezia Giulia ha deciso di avviare una procedura comparativa per il conferimento di incarichi individuali di docenza secondo le modalità ed i criteri definiti nel bando pubblicato nell'estate 2013 che ha come scopo quello di prevedere dei corsi di formazione per comandanti e responsabili di polizia locale in tema di leadership.  I costi sono significativi, è previsto un compenso lordo orario pari a euro 150,00 comprensivo di ogni onere previdenziale, assistenziale e fiscale, per un totale di 13.500,00 quale importo massimo presunto per il conferimento di incarichi individuali di docenza per complessive 90 ore ed euro 1.800,00 quale importo massimo presunto per eventuale contributo INPS a carico del committente, solo se dovuto.  l tema del corso, la cui durata massima è di 18 ore ripartite su tre moduli da 6 ore sarà: Modulo 1 : - Il concetto d...

Udine, No Tav contestano la Serracchiani ed il Pd, condannati a pagare 11.500 euro

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Festa del Partito Democratico nell'area del parco del Cormor, ad Udine, è il 10 settembre del 2011. Tra gli ospiti vi sarà anche l'attuale Presidentessa del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che comunque ha subito nel corso del tempo,così come il suo partito, nelle varie feste da questo organizzato, pacifiche contestazioni da parte del Movimento No Tav locale. Nel video qui linkato si può ben vedere come la contestazione sia pacifica e come il tutto si svolga all'interno dell'area della festa del PD. Dopo qualche minuto uno degli attivisti No Tav prenderà la parola, intervento che verrà concesso, come si può ben notare, ma che verrà bruscamente interrotto da una probabile iscritta del PD che all'improvviso staccherà il collegamento audio e l'intervento dovrà così essere interrotto. Da qui, qualcuno ha chiamato la DIGOS, che ovviamente ha svolto il suo lavoro, e la contestuale denuncia di manifestazione non autorizzata ha dato luogo ad...

Il silenzio sull'attentato di Palazzo Chigi

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Il Governo giura al Quirinale ma davanti a Palazzo Chigi si consumerà un qualcosa che è ancora non chiaro. Dopo qualche settimana di dibattito, perplessità, tra chi collegava l'attentato alla 'ndrangheta per colpire il M5S e chi denunciava il complotto o chi semplicemente accettava la versione dello sparatore, è calato, sul quel 28 aprile 2013,  il silenzio. Alcune cose che non sono ancora oggi state chiarite. Treno Lo sparatore partirà da Gioia Tauro alle 9.35 di sabato, alcune telecamere lo immortaleranno alle 9.20 con una borsa, una borsa che quando è uscito di casa non aveva. Non prenderà il diretto per Roma, ma un  treno con cambi od a Napoli o Salerno. Perché partire da Gioia Tauro e non da Rosarno, luogo ove  domiciliava? Perché prendere un treno con cambio a Napoli od a Salerno e non diretto per Roma? Pistola Beretta 7,65, con la matricola abrasa, di provenienza illecita, modello 70, sparerà. Una pistola ben nota sia alla 'ndrangheta...

La Digos di Milano e la mostra fotografica sulla sua storia

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Sul sito del Ministero dell'Interno viene pubblicizzata la mostra inaugurata presso la Scuola superiore di Polizia la mostra fotografica sulla storia della Digos di Milano . Ben 42 foto la prima sarà quella di Piazza Santo Stefano del 1968, l'ultima quella del 29 maggio 2012 sul Processo d’Appello ai membri del Partito Comunista-Politico Militare a colori, mentre la maggior parte saranno in bianco e nero. La quasi totalità delle foto sono state fornite dall'archivio del Corriere della Sera, solo due saranno dell'archivio della Questura e si riferiscono agli eventi del giorno 11 marzo 2006 le barricate di corso Buenos Aires, ovviamente è stata omessa la vicenda Pinelli, mentre ben tre foto ricordano Calabresi. E' da evidenziare altresì come la mostra ben rappresenta la repressione unilaterale verso le forze antagoniste, autonome,comuniste,anarchiche, sindacali di sinistra, nulla su quelle di destra. Insomma una mostra che ben evidenzia, specialmente c...

Bologna, un regolamento fuorviante e gli scontri con la Polizia

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Quello che è accaduto a Bologna il 27 maggio riporta indietro con la mente alla fuga della Polizia di settembre 1994 a Milano. Si urla assemblea, centinaia di studenti vogliono l'assemblea in Piazza Verdi, da anni simbolo di restrizioni, conflitti e conquiste. Ma qualcosa è mutato. Non si subisce più la solita carica, questa volta si reagisce e si spinge e respinge. Un cordone compatto che dopo qualche attimo di silenzio e con una determinazione che in Italia non siamo più abituati a vedere, reagisce e si respingono le forze dell'Ordine ai margini di Piazza Verdi. E' stata probabilmente sottovalutata la determinazione di chi manifestava, certamente non mancheranno le reazioni da parte dello Stato. Qualche giorno prima le forze dell'Ordine hanno cercato di portar via le casse e gli altoparlanti dei manifestanti sempre nella zona universitaria, anche in quella occasione cariche e scontri. Il CUA chiama per il 27 maggio l'assemblea pubblica in ris...

Ti fermi per 60 secondi davanti al Palazzo delle Istituzioni? Scatta l'allarme, succede a Bergamo

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A Bergamo è stato introdotto un sistema di videosorveglianza che è composto da 10 telecamere, con inquadratura fissa, che azionano un allarme, a seguito della rilevazione dell' impegno prolungato dell'area virtuale contrassegnata da un'immaginaria linea di interdizione". In particolare, il sistema si attiva in caso di impegno e permanenza prolungata da parte di un soggetto, per oltre 30 secondi, nell'area adiacente i siti monumentali, e per oltre 60 secondi, per quella in prossimità delle sedi istituzionali. L'allarme, di tipo ottico/acustico, si manifesta sul monitor della postazione di controllo, richiamando, con un'allerta immediata, l'attenzione dell'operatore di polizia locale addetto alla centrale operativa per il quale si rendono visibili le informazioni dettagliate dell'evento. In tali ipotesi, le immagini rilevate, che riguardano una "superficie congrua, (…) strettamente necessaria all'efficacia del sistema", ...

Un calcolo matematico per prevedere i reati e disordini, a Trento è realtà

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Verrebbe da dire, roba da matrix, eppure il passo dalla fantascienza alla realtà è breve. Il progetto eSecurity - ICT for knowledge-based and predictive urban security realizzato con l'Università di Trento la Fondazione Bruno Kessler, la Polizia di Stato e la collaborazione del Comune di Trento e finanziato dall'UE, ha lo scopo di prevedere i reati, gestire il disordine e l' insicurezza in città. Sul sito della Polizia di Stato si legge che “Partendo dall'assunto che i reati tendono a concentrarsi in luoghi specifici e in particolari archi temporali, il progetto intende utilizzare i dati sui reati forniti dalle forze dell'ordine per costruire un modello matematico. Da qui la possibilità di prevenire i fenomeni criminali basandosi su calcoli probabilistici: in questo modo sarà possibile razionalizzare le risorse a disposizione delle forze dell'ordine con interventi più mirati.” Si utilizzeranno diverse variabili ambientali come il livello dell’...

Per il Ministro dell'Interno c'è il "pericolo" di rivoluzione?

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Non esiste un concetto definito di rivoluzione, perché la rivoluzione è in permanente evoluzione e definire la rivoluzione vorrebbe semplicemente significare la fine stessa della rivoluzione. Il termine rivoluzione ultimamente è stato utilizzato per vari eventi politici e sociali rilevanti, come la Primavera Araba, la prima elezione di Obama alla guida degli Usa, ma anche per semplici spot pubblicitari. A parer mio la rivoluzione altro non è che la rottura di quelle catene che legano una moltitudine di individui ad una collettività amorfa adattata all'ordine sociale ed economico come imposto da una cerchia elitaria indirizzante l'equilibrio sociale oggi esistente. Equilibrio fondato sulla non equità, sulla non solidarietà, sull'austerità, sull'ingiustizia sociale. La rivoluzione dovrebbe mirare alla realizzazione di un sistema sociale fondato sull'equità, solidarietà e giustizia sociale rispettosa dei diritti umani. Già, perché oggi giorno il conc...