Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

Ti fermi per 60 secondi davanti al Palazzo delle Istituzioni? Scatta l'allarme, succede a Bergamo




A Bergamo è stato introdotto un sistema di videosorveglianza che è composto da 10 telecamere, con inquadratura fissa, che azionano un allarme, a seguito della rilevazione dell' impegno prolungato dell'area virtuale contrassegnata da un'immaginaria linea di interdizione". In particolare, il sistema si attiva in caso di impegno e permanenza prolungata da parte di un soggetto, per oltre 30 secondi, nell'area adiacente i siti monumentali, e per oltre 60 secondi, per quella in prossimità delle sedi istituzionali.
L'allarme, di tipo ottico/acustico, si manifesta sul monitor della postazione di controllo, richiamando, con un'allerta immediata, l'attenzione dell'operatore di polizia locale addetto alla centrale operativa per il quale si rendono visibili le informazioni dettagliate dell'evento. In tali ipotesi, le immagini rilevate, che riguardano una "superficie congrua, (…) strettamente necessaria all'efficacia del sistema", vengono registrate.. ed il Garante per la Privacy con il provvedimento n. 136 del 21 marzo 2013 afferma che "Tale sistema di videosorveglianza, sulla base degli elementi acquisiti in atti, non comporta, in concreto, un pregiudizio rilevante per l'interessato, idoneo a determinare effetti particolarmente invasivi sulla sua sfera di autodeterminazione e, più in generale, sui suoi diritti e libertà fondamentali."
Anzi, specifica che le caratteristiche del sistema in esame nel rilevare la presenza prolungata dell'interessato nell'area adiacente determinati siti monumentali e sedi istituzionali puntualmente segnalati, producono l'effetto esclusivo di richiamare l'attenzione dell'operatore di polizia locale addetto alla centrale operativa, al fine di favorirne un eventuale tempestivo intervento.
Dalla documentazione trasmessa in atti, non risulta che il sistema attivi ulteriori funzionalità, anche eventualmente legate al comportamento dell'interessato ripreso, quali, ad esempio, la capacità di rilevare i percorsi, l'analisi audio, la geolocalizzazione o il riconoscimento tramite incrocio con ulteriori specifici dati personali o confronto con una campionatura precostituita Ed allora legittima tale sistema di controllo anche perchè, come sottolineato dal Garante, la dichiarata inadeguatezza delle misure di controllo alternative determinata dall'esiguità del personale impiegabile, giustifica in sostanza il trattamento dei dati personali che il Comune di Bergamo intende effettuare per le predette finalità di sicurezza urbana tramite il sistema di videosorveglianza in questione nei termini e con le modalità sopra descritte. L'unica prescrizione che viene invocata è quella di avvisare i cittadini della presenza di questo innovativo strumento di controllo. 
 Le telecamere sostituiscono da un lato gli operatori addetti al controllo del così detto ordine pubblico e dall'altro controllano ogni respiro dell'individuo. Certo, se ti fermerai 59 secondi davanti ad un Palazzo delle Istituzioni non scatterà alcun allarme, ma al sessantesimo secondo... così come se ti fermerai davanti ad un monumento per 29 secondi non scatterà alcun allarme ma al trentesimo secondo... D'altronde le azioni di vandalismo sono da contrastare, certamente e ci mancherebbe altro, ma quanto è tollerabile un sistema di controllo così invasivo ed estendibile anche ad azioni e gesti di non vandalismo? Che il Garante della Privacy ha anche legittimato?



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