In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...
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Bologna, un regolamento fuorviante e gli scontri con la Polizia
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Quello che è accaduto a
Bologna il 27 maggio riporta indietro con la mente alla fuga della
Polizia di settembre 1994 a Milano.
Si urla assemblea,
centinaia di studenti vogliono l'assemblea in Piazza Verdi, da anni
simbolo di restrizioni, conflitti e conquiste.
Ma qualcosa è mutato.
Non si subisce più la
solita carica, questa volta si reagisce e si spinge e respinge.
Un cordone compatto che
dopo qualche attimo di silenzio e con una determinazione che in
Italia non siamo più abituati a vedere, reagisce e si respingono le
forze dell'Ordine ai margini di Piazza Verdi.
E' stata probabilmente
sottovalutata la determinazione di chi manifestava, certamente non
mancheranno le reazioni da parte dello Stato.
Qualche giorno prima le
forze dell'Ordine hanno cercato di portar via le casse e gli
altoparlanti dei manifestanti sempre nella zona universitaria, anche
in quella occasione cariche e scontri.
Il CUA chiama per il 27
maggio l'assemblea pubblica in risposta a quell'azione.
Un regolamento comunale
vieterebbe l'utilizzo di strumenti di amplificazione in quella zona.
E qui nasce il problema.
Chi ha realmente
provocato le tensioni?
Quando si governa una
città, come Bologna poi, quando si attuano decisioni che andranno ad
incidere sulla vita di chi ogni giorno vive certi spazi, democrazia
vorrebbe la realizzazione di un processo di consultazione vincolante
e partecipato.
Ma così non è stato.
Piazza Verdi è il cuore
pulsante dell'Università di Bologna. L'equilibrio tra le necessità
di chi vive in quella zona e chi frequenta quotidianamente quell'area
può essere trovato, nel reciproco rispetto.
Ma quando un regolamento
comunale colpisce volutamente o meno anche il modo in cui si è
esercitato il diritto di assemblea per anni vuol dire che qualcosa si
è rotto.
Il silenzio imposto del
megafono, il silenzio delle casse, non è passato inosservato.
E poi mi domando per
quale motivo devono essere chiamate le forze dell'Ordine dell'Ordine
ad imporre il rispetto di regolamenti comunali?
Violenza repressiva
chiama violenza difensiva.
Non puntate il dito su
chi ha reagito, puntatelo su chi ha provocato queste reazioni
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"...
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