Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine


Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”  inaugurato il 4 settembre del 2006 ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa accogliere le sue opere e contestualmente anche mostre ed attività varie e ovviamente proponendo un sito alternativo e accogliente per i senzatetto, questo lo diamo per scontato nella civilissima Udine. Bisogna certamente coprire questo incredibile vuoto che ancora oggi non ha una risposta netta. Perchè Tina Modotti, artista incredibile che ha conosciuto ed avuto esperienze con personaggi importantissimi nel panorama politico e culturale, da Diego Rivera a Frida Kahlo, da Vittorio Vidali a Norman Bethune è più valorizzata oltre i confini del Friuli che in Friuli. Sarebbe arrivato il momento di porre fine a questo incredibile vuoto. 

mb 

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