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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Ed allora armatevi di carta e penna e scrivete al Papa per raccontare la verità su Gorizia e migranti

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No. Non può il Papa sentire una sola campana. Quello che è accaduto a Gorizia in questi anni è indicibile. Si è registrata una omissione di soccorso sistematica, impunita. Centinaia di migranti "fuori convenzione" abbandonati, nel bel mezzo della strada. Senza cibo, vestiti, senza sapere dove dormire, dove lavarsi. Vi è stata la caccia non alle streghe ma al migrante, ovunque si recava veniva inseguito con l'ossessione del divieto, perchè da Gorizia doveva andare via. Che poi a Gorizia vi fosse una Commissione territoriale, volutamente depotenziata, poco importa. Ed ora addirittura, buffonata politica senza precedenti, in FVG se ne vorrebbero realizzare due. Due Commissioni territoriali in una regione che non raggiunge neanche due milioni di abitanti ed ha il 3% di richiedenti asilo ed una incidenza per provincia che non raggiunge neanche l'1%. Ma di cosa stiamo parlando qui? E nell'assurdità dell'assurdità le povere vittime chi sarebbero? Mica i richied

Catalogna il rumoroso silenzio prima del caos

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Il popolo catalano ha reagito. Chi con i pugni chiusi ha occupato le scuole, chi con la fisarmonica i centri civici. Ma la maggior parte dei luoghi ove si dovrebbe esercitare un paventato diritto di voto, sono stati blindati. Non voteranno in tanti, ma in molti riusciranno a votare. La quantità avrà un suo peso, i numeri avranno un peso e lo scopo del governo catalano è portare alle urne almeno poco più della metà degli aventi diritto al voto. Cosa accadrà il primo ottobre? Lo scopriremo vivendolo. Ci saranno diversificati momenti di tensione, di lotta, nella battaglia di una domenica autunnale che segnerà la storia dell'Europa e del Regno di Spagna.  Ma non finirà qui. Si è riacceso anche il sentimento indipendentista e nazionalista basco, in questo lo Stato centrale spagnolo è stato proprio un gran maestro.Il disastro è compiuto. Ognuno avrà le sue valutazioni, sono due nazionalismi che si scontrano, due storie diverse, che non possono e non vogliono più convivere, ma il di

Nel civilissimo Friuli: migranti, paura per le noste figlie e per i furti

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Dalla minaccia del ritiro dei propri figli dalla scuola, alla fantomatica e reazionaria marcia dei trattori, per arrivare all'inevitabile 18 maschi in giro a rischio le nostre povere figlie passando per la via dei furti. Il tutto in un Paese che avrebbe, pare una forte radice "cattolica", che storicamente sarebbe stato interessato dalla profuganza degli esuli istriani, che mai e poi dovrà essere paragonata alla nuova profuganza di questo secolo. Non sia mai. Rischierai di finire dall'esorcista, avrai una scomunica. Peggio di Gorino si sta dimostrando Fossalon di Grado. Ora, si può discutere sui numeri, su una diversa collocazione all'interno del Comune di Grado, ma sulla base di questioni reali, di problemi reali e non di stronzate e bufale degne del peggior medioevo ed il tutto in un Paese dove ci si dimentica che le peggiori nefandezze son commesse dagli autoctoni, stupratori sono soprattutto gli italiani, mafiosi sono gli italiani, delinquenti sono soprat

Benedetto Croce : per me il Nazionalismo è una manifestazione terziaria della sifilide dannunziana

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Un carteggio molto significativo tra Benedetto Croce e Giuseppe Prezzolini, che colpisce al cuore, il cuore del nazionalismo italiano, che in modo incomprensibile ancora oggi da qualcuno viene considerato come un valore per l'Italia. Quando in realtà ha contribuito enormemente a svilire il nostro Paese. Le parole di Croce nei confronti di D'Annunzio sono pesanti . Ancora il peggio doveva avvenire, ancora D'Annunzio doveva esprimere il suo eroismo, il suo militarismo, la sua "tenacia" che porterà alla nefasta occupazione eversiva della città di Fiume che in modo irresponsabile, rischiando di compromettere i rapporti tra Italia e Croazia, più di qualcuno tende a celebrare. Ma già il suo fervore nazionalista era noto, un fervore che si scontrava contro quell'europeismo che Croce ha sempre coltivato portandolo a scrivere durante la dittatura fascista, cosa per nulla scontata e facile, il noto saggio sull’Europa prevedendo una grande Europa unita sotto il se

L'indipendenza della Catalogna sarà inevitabile perchè sono soprattutto i giovani a volerla.Non vogliono la monarchia

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A prescindere dal fatto che sia giusto o non giusto staccarsi dal Regno di Spagna, c'è una questione che mi pare sia sfuggita e non analizzata a dovere. I giovani. Sono soprattutto i giovani a volere l'indipendenza e questo è un fattore che prima o poi farà la differenza. I giovani non vogliono vivere in un Paese dove esiste ancora la monarchia ed allora se la monarchia non cade saranno loro a lottare perchè la Catalogna vada via, via dal Regno di Spagna.  Ci sono tante questioni, economiche, soprattutto, politiche, di nazionalismo, storiche, etiche, che vanno prese seriamente in considerazione. Non è la Catalogna a tremare ma il Regno di Spagna, la Spagna senza la Catalogna sarà più debole. Il primo ottobre voteranno, esprimeranno al mondo intero la loro idea, la loro volontà, verrà dichiarato al mondo che chi ha potuto votare ha votato per l'indipendenza da una Spagna che non ha saputo dialogare e gestire politicamente una partita delicata. Dei compromessi sarebber

Tra anno ovidiano e rossiniano se ne andrebbero quasi 2 milioni di euro

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1 milione e 400 mila euro per i centocinquanta anni dalla morte di Rossini ai duemila anni di Ovidio. La cultura è cultura. E la cultura costa, certo. Due disegni di legge che vogliono celebrare due eventi diversi. Il primo, che prevede investimenti per 700 mila euro, per celebrare la ricorrenza della morte di Rossini. L’anno 2018, ricorrenza dei centocinquanta anni dalla morte di Gioachino Rossini, è dichiarato « anno rossiniano » . Il secondo progetto di legge vuole invece l’anno 2017, nel quale ricorrono i  duemila anni dalla morte di Ovidio, come « anno ovidiano ». Tra le varie iniziative emerge il recupero, restauro e riordino del materiale storico e artistico ovidiano, con l’individuazione nella città di Sulmona di una sede idonea a ospitare il « Museo Ovidio », per la collocazione e fruizione del suddetto materiale, costituzione di un Parco letterario ovidiano, quale itinerario turistico-culturale ecc. Finanziamenti di 350 mila euro per il 2017 e per il 2018. Come è evid

Monfalcone e Ronchi potrebbero accogliere un centinaio di migranti,ma il pubblico dorme.Privati fatevi avanti

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I comuni di Monfalcone e Ronchi messi insieme, stante i parametri numerici come definiti dal ministero, potrebbero dare ospitalità complessivamente ad un centinaio di richiedenti asilo, ciò significherebbe aiutare un territorio che seppur ha una incidenza irrisoria di profughi, in realtà ha visto una concentrazione fuorviante soprattutto su Gorizia con conseguenze ben note pagate soprattutto dal migrante. I Comuni di Monfalcone e Ronchi , tra i comuni più importanti del FVG, ognuno con le sue motivazioni, diplomatiche o non diplomatiche che siano, non sono chiaramente disponibili ad accogliere richiedenti asilo. Vista la situazione di stallo, stante il fatto che il CARA di Gradisca dovrà essere chiuso, stante il fatto che non si può aspettare una disponibilità che non arriverà, allora saranno i privati cittadini a fare la differenza, per l'ennesima volta. Di case sfitte ve ne sono a centinaia tra Ronchi e Monfalcone , così come ci sono tante persone che potrebbero dare

Primi sondaggi: Al referendum per la Catalogna andrà a votare il 63%, vince il sì con l'83%

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Ancora non è chiaro come voteranno i catalani soprattutto nella città di Barcellona. Sia perchè sotto assedio, sia perchè le scuole sono state chiuse, nei centri civici non si potrà votare e le schede vengono continuamente sequestrate. Un mistero tutto da capire. Arrivano i primi importanti sondaggi. Pare che non ci sarà una partecipazione di massa al voto. Si parla del 63%. Cifra che sarebbe cresciuta del 10% grazie alla reazione dello Stato centrale. D'altronde era noto ai più che in Catalogna in molti stavano cambiando idea e che se Madrid avesse gestito la cosa politicamente non ci sarebbe stato nessun plebiscito. Ma ha preferito la via della reazione e della repressione, sbagliando. Il sondaggio pubblicato da eldiario.es rileva che l'indagine condotta da GAPS prevede uno Partecipazione tra 63,3% e il 65,4% degli intervistati il ​​che rappresenta il numero in assoluto di 3.4 milioni di catalani. Il 17 settembre, lo stesso sondaggio, prevedeva una partecipazione al r

Grado e Fossalon come una nuova indecente Gorino.Trattori contro i profughi. Boicottiamo festa asparagi

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Quello che sta accadendo tra Grado e Fossalon in questi giorni è grave. In Consiglio comunale è andata in scena una protesta dove hanno avuto un ruolo mica di secondo piano coloro che sono noti per il loro antifascismo. I fascisti del terzo millennio di Casapound. Si è sollevato un polverone per un niente. Un niente che è diventato un tutto, un tutto che trasformerà Fossalon e Grado in una nuova indecente Gorino contro i migranti, paese diventato famoso per le sue barricate contro i richiedenti asilo. A livello regionale ci sono 4.759 presenze totali di richiedenti asilo, con una incidenza dello 0,39% e che nella lettura provincia per provincia vedono l'incidenza dello 0,74% in quella di Gorizia, dello 0,36% in quella di Pordenone, 0,46% a Trieste e 0,29% in quella di Udine. Sono in tutto 101 i comuni che ospitano migranti su 216. I 600 migranti circa ad oggi che hanno trovato collocazione nel CARA verranno ricollocati nel FVG solo una piccola parte verrà collocata fuori regi

In FVG 4759 migranti,solo 101 i Comuni che ospitano.I 600 del CARA verranno ricollocati in FVG

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I dati sono chiari. A livello nazionale il FVG è ancora fermo al 3%, percentuale bassa, ma per quanto bassa, stante la concentrazione in alcune realtà, e le speculazioni che ne sono derivate e le politiche volute, mirate e sistematiche di non accoglienza ben note, la situazione è diventata difficile. Difficile soprattutto per i migranti. A livello regionale ci sono 4.759 presenze totali, con una incidenza dello 0,39% e che nella lettura provincia per provincia vedono l'incidenza dello 0,74% in quella di Gorizia, dello 0,36% in quella di Pordenone, 0,46% a Trieste e 0,29% in quella di Udine. Sono in tutto 101 i comuni che ospitano migranti su 216. I 600 migranti circa ad oggi che hanno trovato collocazione nel CARAverranno ricollocati nel FVG solo una piccola parte verrà collocata fuori regione. Pare evidente che i Comuni chiamati ad ospitare sono destinati ad incrementare così come pare evidente che è necessario una inversione di tendenza da parte delle varie Prefetture nei

Caso Ryanair se salta il low cost sarà un disastro epocale

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Il merito di Ryanair è stato quello di aver introdotto una sorta di "democrazia" nel volo. Aver consentito a milioni di persone di poter volare, raggiungere mete che prima erano consentite solo ed esclusivamente ai benestanti, ai ricchi. Chiaramente con tutto ciò che vi era connesso. Aeroporti di seconda fascia, servizi minori, e tutte quelle peculiarità che hanno caratterizzato questo sistema. E' evidente che i diritti dei lavoratori devono essere garantiti ed il sistema va rivisto, e che non sono i costi dei diritti sul lavoro a determinare od influenzare più di tanto il cuore del low cost. E' una questione di principio, nulla di più. Ed i lavoratori vanno difesi sempre in qualsiasi circostanza. Ma in via generale si sta assistendo ad un qualcosa di veramente squallido. La gran parte di  quelli che ora criticano o demoliscono Ryanair sono soprattutto coloro che vogliono la fine del low cost, la fine della democrazia nel volo, il monopolio da parte di alcune comp

FVG: chiude il CARA apre il miniCIE(CPR) e 600 migranti da ricollocare. Caos e fretta inspiegabile

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Il CARA di Gradisca è costato caro alla comunità e soprattutto a chi dentro ci ha trascorso suo malgrado una parte della propria vita in condizioni che certamente non dimenticherà mai. Strutturato in parte come ex CIE è pronto a ritornare alla funzione di mini-CIE si parla di 80/100 persone da espellere, e per rendere il tutto più "umano" più accettabile hanno cambiato il nome, l'espulsione diventa rimpatrio e dunque centro per i rimpatri. Il tutto in una situazione mai stata emergenziale visto che né il Governo né la Regione del FVG hanno mai voluto dichiarare lo stato di emergenza e forse dichiararlo avrebbe garantito ai migranti fuori convenzione una condizione di accoglienza umana e non di stato di abbandono totale. e reso la cosa anche più accettabile da parte dei cittadini senza fornire alibi agli speculatori di mestiere.  I numeri del FVG sono noti accoglie circa il 3% della quota nazionale con una concentrazione importante soprattutto nelle principali ci

Giornata europea delle lingue in una Europa che inglesizza tutto e dove le minoranze sono a rischio

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La giornata europea delle lingue proclamata dal Consiglio d'Europa nel 2001 e che ricorre ogni 26 settembre, avrebbe lo scopo di sensibilizzare i cittadini europei sull'importanza dell'apprendimento delle lingue per migliorare il plurilinguismo e la comprensione interculturale, considerando una ricchezza la diversità linguistica dell'Europa con le oltre 200 lingue indigene (il 3% delle lingue mondiali), 24 lingue ufficiali dell'Ue e circa 60 lingue minoritarie parlate da 50 milioni persone che appartengono a una minoranza nazionale o a una comunità di lingua minoritaria, mentre, si legge in rete a proposito di questa giornata, con l'arrivo di immigrati e rifugiati il multilinguismo è enormemente cresciuto.  Certo. Bellissimi propositi . Ma la realtà della nostra quotidianità? In Europa, dove le lingue ufficiali sarebbero 24, si è deciso a livello istituzionale di utilizzare a livello di comunicazione l'inglese, vedi nei social, e tradurre gli att

Come faranno a votare in Catalogna per il referendum? La polizia bloccherà i seggi. Seggi volanti?

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Democrazia o non democrazia. Il referendum consultivo è stato dichiarato illegale. Per preservare e rispettare il massimo organo di giustizia dello Stato spagnolo si applicano misure dure ma non ancora pienamente dure. Il noto articolo 155 della Costituzione spagnola non è stato ancora applicato. Arresti, lettere di diffida, chiusura di siti internet, sequestro del materiale elettorale, blocco dei seggi, sia delle scuole che degli enti locali , centri civici, università, e chi disobbedirà verrà arrestato. Dicono che questa vicenda dovrebbe risolversi con e nella democrazia. E come? Dicono che nessun referendum ci sarà e che nessuna dichiarazione unilaterale di indipendenza ci sarà. La linea dominante è che la via del dialogo possa portare alla fine del processo d'indipendenza, ad una maggiore autonomia e revisione della costituzione, come auspicato dal JPMorgan tra le altre cose. Anche se da parte di Madrid non arriva alcuna indicazione in tal senso. Se lo Stato spagnolo non av

Il Consiglio Comunale di Ronchi cede sulle UTI, parere favorevole al bilancio

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Il gesto del Sindaco di Monfalcone non è stato seguito dal secondo Comune più importante dell’Unione intercomunale territoriale nota come Carso, Isonzo, Adriatico. Il Comune di Ronchi con il voto espresso nella seduta del 20 settembre, voto non obbligatorio , ha non solo legittimato il cuore dell’UTI ma probabilmente detto fine alla lotta contro le UTI.   17 i consiglieri comunali presenti e 17 i voti favorevoli. Come è stato ricordato durante la seduta e verbalizzato l’Assemblea dell’UTI poteva benissimo procedere in ogni caso all’approvazione del Bilancio a prescindere dai pareri dei Consigli comunali, così come previsto dalla L.R. 26/2014, ripresa sul punto dal citato art. 14 dello Statuto dell’UTI. Dunque il parere del Comune di Ronchi non era necessario. E’ stato un voto politico, dal contenuto politico. Che poi vi fossero delle urgenze queste erano relative stante quanto prospettato dalla democratica ( si fa per dire) legge sulle UTI. Nel verbale si legge che “l’approvazio

A pochi giorni dal voto in Catalogna il capo del governo spagnolo vola negli USA

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Il primo incontro bilaterale tra il governo spagnolo e quello americano cade nella settimana più calda della recente storia spagnola, quella che si concluderà con l'ipotetico voto della Catalogna per l'indipendenza.  Rajoy e Trump si erano già sentiti tre volte dopo la vittoria elettorale di Trump. L'ultima volta che si sono sentiti ufficialmente è per le condoglianze americane per l'attentato del 17 agosto.  Sarà un caso che questa prima visita bilaterale cade proprio in questi giorni? Che vedono la Spagna e Catalogna precipitare in una situazione di guerra civile?   Quello di cui ufficialmente si parlerà saranno questioni economiche, gli USA sono la prima destinazione per le esportazioni spagnole fuori dall'area UE. Il volume commerciale bilaterale è aumentato gradualmente negli ultimi anni, raggiungendo i 24.344 milioni di euro nel 2016. Gli Stati Uniti sono il primo investitore in Spagna, con un titolo nel 2015 di 50.046 milioni di euro. La pre

Attacco alla minoranza slovena di Cividale: "quando arriva il treno da Udine dicono El riva il treno dei s'ciavi"

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Come è noto il razzismo nei confronti degli sloveni, dei croati, degli slavi non è mai scomparso, anzi. E nel 2017 si deve constatare l'utilizzo di linguaggi che hanno caratterizzato buona parte del Friuli e della Venezia Giulia nel periodo peggiore che ha conosciuto questo territorio, ovvero durante il fascismo. Sono oramai quotidiane le segnalazioni che giungono in rete di cartelli stradali cancellati nella parte in cui si riporta l'indicazione in sloveno. Si cerca di attaccare lo sloveno ed il bilinguismo su più fronti, ma ovviamente in modo fallimentare, perchè la società è mutata, e si è capito quanto sia importante conoscere questa lingua, conoscere questa cultura che è parte della storia del Friuli Venezia Giulia stante il fatto che questo territorio ha radici slave che si vogliono negare. Pensiamo alla questione del resiano dove vi sono alcune proposte che hanno lo scopo di scorporare il dialetto resiano dal suo ceppo originario, quello sloveno. Operaz

Riconoscendo maggiore autonomia al Veneto e Lombardia, si apre la strada ad una futura secessione

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I processi di secessione od indipendenza, sarà un caso, ma caso non è, traggono la loro forza sicuramente da vicissitudini identitarie, storiche, tradizionali ben affermate e radicate, ma il vero motore che determina il tutto è solo ed esclusivamente l'economia. Sono le zone più ricche che vogliono staccarsi. Così era per la Padania, ma il secessionismo è crollato nel momento in cui si è scagliata in Italia la crisi economica del 2008 impoverendo anche il ricco nordest. La Catalogna rispetto alla Spagna ha superato bene la crisi, ed ora rivendica con forza la sua indipendenza, un nazionalismo minore che si scontra con quello maggiore spagnolo, quando il vero problema che lì avrebbero sarebbe quello di affossare la monarchia. Siamo nel terzo millennio ed esiste ancora la monarchia. Pazzesco, ma è così. La Catalogna come da Costituzione godeva ed ha goduto di profonda autonomia. Ma questa non è più bastata. Arrivati ad un certo punto, potendoselo permettere, perchè ricca, decid

Dal monastero di Santa Maria de Montserrat omelia contro la repressione della Spagna

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Padre Sergi d'Assís dallo storico monastero di Santa Maria de Montserrat ha pronunciato delle parole che hanno avuto eco importante non solo nella Catalogna ma anche in tutta la Spagna. Omelia di carattere politico, perchè la difesa dei diritti civili è atto politico. Cosa ha detto Sergi d'Assis?    Abbiamo visto come sono stati minacciati e in alcuni casi come i diritti fondamentali sono stati violati: il diritto di riunione, della libertà di espressione, sono stati lesi come diritto, come il diritto di essere consultato. Noi dobbiamo dire no alla repressione, dobbiamo mirare alla libertà ed al rispetto dei diritti più fondamentali, e se qualcuno ha dei dubbi, prenda la Dichiarazione dei diritti umani; per esempio, l'articolo 19 sulla libertà di espressione Atto significativo, che probabilmente non sarà l'ultimo che arriverà dalla società composita catalana in quella che si appresta ad essere una delle settimane più calde della recente storia catalana e spa

Care donne e turiste se potete evitate l'Italia come la peste, troppi stupri e violenze

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Visto che in Italia non si riesce ad affrontare alla radice il problema, visto che a livello di prevenzione e repressione siamo praticamente all'anno zero, visto che il nostro è un Paese sessista, razzista e maschilista e patriarcale, allora non vi è altro rimedio. Chi può eviti l'Italia come la peste, almeno fino a quando non si risolve il problema della violenze contro le donne, almeno fino a quando in questo cazzo di Paese gli uomini non capiscono che le donne non si violentano, non si ammazzano, non si picchiano, non si stuprano, che non sono una loro maledetta proprietà. So che può essere una cosa che va oltre ogni ragionevolezza ma noi viviamo in un Paese profondamente irragionevole e che non fa niente per evitare violenze e stupri  ed omicidi contro le donne.  Le statistiche che arrivano ogni anno sono scandalose degne forse più di un Paese di terroristi dell'Isis che di uno che si reputa sulla carta civile e moderno e democratico come quello in cui noi viviamo.

JP Morgan sulla Catalogna: maggiore autonomia e revisione della Costituzione spagnola

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dispiegamento polizia spagnola a Barcellona Interviene la nota agenzia di rating JPMorgan e quando queste realtà aprono la bocca le orecchie devono essere ben sintonizzate, visto che il sistema economico nel quale ci troviamo è quello capitalistico e visto che loro sono parte vitale di questo sistema. La notizia arriva da El Periodico che come è noto si è schierato totalmente a favore dell'indipendenza catalana.  "L'agenzia di rating JP Morgan ha detto in una nota  che è necessaria un'offerta di " maggiore autonomia per la Catalogna " e "f orse una revisione completa della Costituzione ". Queste due offerte potrebbero aiutare a " riaprire il difficile canale di comunicazione " tra Stato e governo regionale, dopo il 1 ° ottobre. " Dal nostro punto di vista, con più concessioni da Madrid, la Catalunya si avvicinerà allo situazione di uno stato semi indipendente in una condizione federativa , quindi non ci sarebbe molto

In FVG la maggior parte dei Comuni non espongono né la bandiera della Regione né quella delle minoranze

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La bandiera della Regione Friuli-Venezia Giulia è formata da un drappo di forma rettangolare con al centro lo stemma della Regione, posto su fondo azzurro. Lo stemma ha dimensioni pari a tre quinti dell'altezza della bandiera che a sua volta deve essere alta due terzi della sua lunghezza. I colori della bandiera sono quelli del gonfalone e dello stemma approvati con decreto del Presidente della Repubblica 8 dicembre 1967 , pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 5 dell'8 febbraio 1968 ed e' descritto come  d'azzurro all'aquila d'oro al volo spiegato, afferrante con gli artigli una corona turrita d'argento. Come è noto è la  Legge regionale 27 novembre 2001 , n. 27 a disciplinare la materia.  Si rileva in modo inequivocabile che  il Consiglio regionale, i Consigli provinciali e i Consigli comunali che, in occasione dei consigli regionali, provinciali e comunali oltre ad esporre la bandiera della Repubblica italiana e dell'Unione e

Cori e sapori di indipendenza nel derby catalano tra Girona e Barcellona

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Barcellona, Espanyol, Girona tre squadre di calcio della massima serie del Campionato di calcio spagnolo, noto come la Liga, che fanno parte della comunità autonoma della Catalogna. Tre squadre di calcio che in caso di indipendenza dovrebbero per coerenza abbandonare la Liga e partecipare ad un campionato minuscolo della Catalogna.    Quella Catalogna in fermento per il suo processo di indipendenza, ovviamente difficile da conseguire, in una situazione ad alta tensione, militarizzata in modo reazionario dallo Stato centrale spagnolo e dove il rischio che il tutto possa sfociare in atti violenti senza ritorno è elevato. Il calcio ha un ruolo importante in tutto ciò. Nota è la posizione ufficiale del Barcellona calcio, che si è schierato fin dall'inizio a favore dell'indipendenza catalana. Nel secondo derby della Catalogna tra Barcellona e Girona lo stadio ha intonato un solo grido, indipendenza. Ed il governo catalano era orgogliosamente presente. Ennesima puntata,

Quando le sagre di cibo diventano orgoglio dell'identità nazionale

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Gusti di frontiera è una sagra nota che da diverso tempo si svolge all'interno dei confini del comune di Gorizia. Diversi stand, dove si cucinano diversi prodotti, o si possono bere birre o vini di vari Paesi. Prevalentemente dell'est, ma non solo, diversi anche dell'Europa dell'ovest, del sud e del nord, e qualcuno intercontinentale. Poi se chi cucina e vende il prodotto proviene realmente da quel Paese che sponsorizza od è venuto realmente da quel Paese questo sarà tutto da vedere. Quello che colpisce durante questa sagra è l'esposizione o meglio l'esibizione di tutte le bandiere nazionali ed il tricolore italiano a Gorizia è in assoluta minoranza, ma per gusti di frontiera tutti chiudono gli occhi, non importa, questa volta se pol. Nessun italianissimo si scandalizzerà. Identità nazionale, musica nazionale, tradizione, identità. Certo, si dirà che le bandiere vengono esposte, sventolano affinché lo stand possa essere identificato con più facilità. In pa

A Barcellona aggressioni fasciste contro gli indipendentisti. Si rischia la "guerra" civile?

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Ai cori da stadio delle migliaia di migliaia di catalani che da giorni denunciano la repressione dello Stato centrale spagnolo, per le strade di Barcellona gruppi organizzati di fascisti o nazionalisti spagnoli rispondono aggredendo. Sono diverse le segnalazioni che arrivano attraverso i social. Basta urlare viva l'indipendenza e vieni aggredito, oppure essere oggetto di uno schifoso sputo.  Non si nascondono nelle loro gestualità. Alla bandiera spagnola si contrappone quella catalana. L'antifascismo dovrebbe mirare all'internazionalismo, andare oltre gli sterili e banali processi di rivendicazione territoriale, secessioniste. La democrazia è stata violata, avrebbe potuto lo Stato centrale lasciar votare, anche perchè l'esito non sarebbe stato così scontato come invece lo sarà dopo la repressione spagnola. Ciò a prescindere di come e dove si voterà. Oramai il plebiscito è garantito.  E ciò pare essere anche l'occasione delle occasioni per Madri

Social: se l'inglese è diventata la lingua istituzionale dell'Europa. Discriminate le altre lingue

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Il piccolo Stato del Vaticano è paradossalmente più avanti a livello di comunicazione e tutela delle lingue rispetto all'Europa. Almeno per quanto concerne i social. Come dovrebbe essere noto le lingue ufficiali dell'UE sono bulgaro, croato, ceco, danese, estone, finlandese, francese, greco, inglese, irlandese, italiano, lettone, lituano, maltese, olandese, polacco, portoghese, rumeno, slovacco, sloveno, spagnolo, svedese, tedesco e ungherese. A livello istituzionale le lingue più utilizzate sono l'inglese, seguita dal francese e poi il tedesco. Non tutti i documenti, non tutti gli atti sono tradotti nelle lingue ufficiali dell'Unione Europea, cioè ad oggi 24. Se i siti internet istituzionali dell'Europa a livello di informazione generale hanno fatto dei passi in avanti, sulla questione dei dettagli, si è indietro, non si rispettano le lingue dei Paesi dell'Unione Europea. A partire dai social dove la lingua ufficiale utilizzata è quella inglese. Esistono

ISIS rivendica collocazione bombe all'aeroporto di Parigi, il falso allarme dei francesi "è per coprire"

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Come ho già notato più di una volta ci sono informazioni che vengono diffuse altre che non trovano neanche una riga di spazio. Mi riferisco alle notizie pubblicate dal noto sito internet SITE, che offre le notizie complete a pagamento e che monitora da tempo l'attività del terrorismo islamista. Il 17 settembre è stato reso noto a livello mediatico che un aereo della British Airways, che avrebbe dovuto decollare da Parigi alla volta di Londra Heathrow (BA 303) alle 7:25 è stato bloccato sulla pista dell’aeroporto Charles De Gaulle ed evacuato a causa di una non meglio precisata minaccia terroristica. Lo scrive la stampa britannica online. Come comunicato dagli aeroporti parigini su Twitter, sono stati messi in atto controlli supplementari, da cui poi è emerso che si è trattato di un falso allarme. Sul sito SITE è stato reso noto che l'ISIS avrebbe rivendicato nella sua nota rivista il collocamento di bombe all'aeroporto di Parigi e che il falso allarme sarebbe stat

Quel razzismo verso gli slavi mai sparito, saranno le nuove generazioni a demolirlo

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Agli italiani piace andare in Croazia a farsi le vacanze. E non è difficile sentir dire questo una volta era "nostro" pensando magari a Lussino, a Pola, a Fiume. O attraversando la costa slovena. Era nostro. Un nostro che si è rivelato un mostro, un mostro che ha partorito e determinato violenze inaudite, impunite. Crimini come quelli compiuti dai nazisti che hanno avuto in diversi casi giusti processi, in Italia mai considerati come crimini, ma presunti, e mai processati. Anzi, sono stati riabilitati i "presunti criminali". In Italia si è verificata l'epurazione al contrario. Sono stati i partigiani ad essere stati espulsi ad esempio dalle forze di polizia, ad essere processati ed incarcerati non i fascisti, almeno quelli che contavano che hanno continuato ad occupare posti chiave nell'Italia repubblicana il cui unisco scopo era colpire il comunismo e per colpire il comunismo il passato divenne un frullato indigesto gettato nel cesso dell'ingiustizi

In Catalogna vincerà il sì grazie alla repressione ma non ci sarà l'indipendenza

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Camminando per Barcellona si vedevano bandiere tipiche catalane, manifesti per il sì, ma la sensazione che si aveva, prima dell'attentato maledetto del 17 agosto, era un non pieno coinvolgimento emotivo di tutta la cittadinanza, anzi parlando con diversi catalani mi era stato fatto presente che in molti stavano cambiando idea. Idea contro l'indipendenza che altro non è che un processo nazionalista ed i nazionalismi, piccoli o grandi che siano, sono una brutta bestia, la peggiore del '900 che va domata in questo turbolento terzo millennio. Il nazionalismo ti spinge a sentirti migliore del tuo vicino, superiore, ti spinge al razzismo e la questione dell'indipendenza, passando per la via della democrazia fantomatica, si trasforma in isteria, in tifo da stadio. Si diventa ultras. Sì, è vero, ci sono istanze storiche che hanno un fondamento politico importante. Ma il processo catalano si colloca fuori dalla storia, così come fuori dalla storia è la monarchia spagnola