Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

Immagine
Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Il Consiglio Comunale di Ronchi cede sulle UTI, parere favorevole al bilancio


Il gesto del Sindaco di Monfalcone non è stato seguito dal secondo Comune più importante dell’Unione intercomunale territoriale nota come Carso, Isonzo, Adriatico. Il Comune di Ronchi con il voto espresso nella seduta del 20 settembre, voto non obbligatorio, ha non solo legittimato il cuore dell’UTI ma probabilmente detto fine alla lotta contro le UTI. 
17 i consiglieri comunali presenti e 17 i voti favorevoli. Come è stato ricordato durante la seduta e verbalizzato l’Assemblea dell’UTI poteva benissimo procedere in ogni caso all’approvazione del Bilancio a prescindere dai pareri dei Consigli comunali, così come previsto dalla L.R. 26/2014, ripresa sul punto dal citato art. 14 dello Statuto dell’UTI. Dunque il parere del Comune di Ronchi non era necessario. E’ stato un voto politico, dal contenuto politico. Che poi vi fossero delle urgenze queste erano relative stante quanto prospettato dalla democratica ( si fa per dire) legge sulle UTI. Nel verbale si legge che “l’approvazione del Bilancio di previsione 2017-2019 riveste carattere di estrema urgenza, stante la necessità di accertare in entrata i finanziamenti regionali già concessi ed attivare le spese ad esse collegate, ivi inclusa l’assunzione di n. 1 unità di personale di staff proveniente dalla Provincia di Gorizia, che cesserà le funzioni il 30 settembre c.a.”. L’unica cosa certa è che i cittadini delle UTI non hanno capito ancora niente, che sono in forte ritardo di attuazione, e che se il minimo richiesto era almeno dare un segnale politico lì dove il dissenso vi era ed a Ronchi vi era, ciò non è accaduto nel momento più importante in cui si poteva e doveva dire no o non votare, tanto l’assemblea dell’UTI sarebbe andata avanti ugualmente con o senza il voto del Consiglio comunale di Ronchi.

Marco Barone

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot