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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Ed ora sono " s'ciavo ma soprattutto GAY"

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Ed ora sono " s'ciavo ma soprattutto GAY" Una persona, che ho provveduto a bloccare su facebook, ha creato un proprio profilo, o cambiato immagine del proprio profilo con il logo omofobo "Good night gay pride". Come si può vedere, nella immagine di cui a questo post, è un logo che istiga alla violenza. Una immagine violentissima. Lui, l'uomo muscolare, nero, che massacra di botte, l'uomo omosessuale, con macchie di sangue, rosa, che lo circondano. Ebbene, questa persona è venuta sulla mia pagina facebook a commentare definendomi Gay e s'ciavo, non appena cambiato il logo del suo profilo,o creato il suo profilo. Premesso che va tutta la mia solidarietà ai miei amici gay ecc, e che ancora una volta l'essere gay diviene insulto, offesa, ed odio, l'essere definito gay, con l'associazione della immagine di cui sopra, è una nefandezza che si commenta da sola. I commenti di questa persona, che non so chi sia, ma che conosce bene il senso

Gorizia "attenzionata" dal mondo dei servizi segreti e l'incontro con il Generale Mori

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Ultimamente a Gorizia si sono svolte delle iniziative singolari e molto partecipate.  Nel 2015 i "Servizi Segreti" hanno incontrato gli studenti del corso di laurea di Scienze Internazionali e Diplomatiche. Come è noto da qualche tempo il Sistema di informazione per la sicurezza pubblica ha avviato un reclutamento innovativo per l'Italia, non per altri Paesi, tramite internet. Poi vi è stata una lezione della NATO che ha coinvolto sempre studenti goriziani con simulazioni su determinati casi, ed a fine aprile l'incontro promosso dall’ANVGD e dalla LEG di Gorizia presso la sala Dora Bassi di Via Garibaldi a Gorizia con il generale dei carabinieri Mario Mori che presentando il proprio libro "Servizi e Segreti" ha offerto diversi spunti di riflessione sul mondo dei servizi segreti. Stranamente nessun passaggio è stato fatto sulle vicende del Confine Orientale, sulla storia dell'Ufficio delle zone di confine, su Gladio, sulla strategia della tensio

La scuola media di Ronchi alla Risiera di San Sabba di Trieste con l'ANPI ed ANED e rappresentanza del Comune

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E' comunemente noto come il primo e l'unico campo di sterminio presente in Italia, anche se quando venne realizzato Trieste non era propriamente più in Italia ma faceva parte del Zona d'operazioni del Litorale adriatico della Germania nazista. La struttura attuale, rispetto a quella originaria, è stata stravolta, vi è rimasto ben poco dell'originale, il forno crematorio venne fatto saltare in aria dai nazisti, prima dell'arrivo dei Partigiani Jugoslavi, che entreranno nella Risiera non appena giunti in città e liberata la città dall'occupante nazifascista, rinvio a questo link per maggiori dettagli . Il resto venne demolito per diverse ragioni. Vi è pero un plastico che ben evidenzia la originaria struttura della Risiera. E' stato rinnovato lo spazio museale, modernizzato, con diversi video, con le voci che giungono dall'alto, ma a dirla tutta era preferibile la precedente versione.  Ci si poteva soffermare di più su alcuni particolari, vi

Essere grande non significa essere più forte perchè la forza di una città non è data dalla sua grandezza

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Più grandi, più forti. Slogan semplice, efficace. Buono per vendere un prodotto che mira più alla quantità che alla qualità. Ma dove è scritto che le città più grandi sono, più forti sono? Dove è scritto che una città grande, e per grande si intende almeno di 100 mila abitanti e non neanche di 50 mila abitanti, che può essere definita come cittadina, risolve tutti i problemi? Se le raccontasse Pinocchio queste cose, un risatina scapperebbe sicuramente. Ma non è Pinocchio a sostenere il mito della grandezza. Ma i fusionisti. Quelli che vogliono la fusione di alcuni Comuni. La vera grandezza di una località è data dalla forza e coesione della sua comunità.Se una comunità, per quanto piccola, è coesa, e determinata, tutto è possibile. Ma corre la moda della grandezza. Il piccolo è brutto, il grande è bello. Il piccolo rompe le scatoline, il grande, farà anche la voce grossa, per apparire, mostrerà i muscoli della sua nuova corporatura,  potrà dire ora ho 48 mila abitanti, ora mi d

Sarò giovane, sarò comunista e calabrese

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Riflettevo ultimamente su alcuni concetti espressi dall'immenso Aristotele. Così scriveva: “è proprio degli uomini, avere la percezione del bene, del male, del giusto e dell’ingiusto e delle altre cose. E la comunanza di queste cose crea la casa e la città.” Senza umiltà non vi potrà mai essere buona democrazia e senza buona democrazia non vi potrà mai essere libertà. La ricerca continua della verità storica è la tutela del bene comune, ed il bene comune deve prevalere sempre sull'interesse particolare altrimenti non si avrà più il senso del giusto e dell'ingiusto, poiché giusto ed ingiusto saranno ridimensionati alla propria visione minimalistica e particolare che difficilmente potrà coincidere con la tutela del bene comune, ed in tale contesto non sarà possibile raggiungere nessuna comunanza, ma solo frammentazioni. Frammentazioni che possono nascere anche da tremende sofferenze personali, da drammi, che rispetto, ma non dovrà essere questi a determinare cosa è la ver

3 minuti di schiettezza.Gorizia è un paesone che vorrebbe divenire città e che necessita di uno shock

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Una "rubrica" audio, che non avrà una cadenza fissa, dalla durata di tre minuti, dove in modo schietto e provocatorio, affronto varie questioni. In questa prima puntata parlo del caso Gorizia, della indifferenza della città verso la marcia dei donatori di sangue, del disastro della frammentazione del territorio della ex provincia di Go ecc. Buon ascolto e buona riflessione. Marco Barone 

Kosovo:vieta l'ingresso nel Paese al Ministro della difesa e dell'interno della Serbia. Su Blastingnews

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Come era prevedibile in Serbia le elezioni anticipate sono state vinte da Vučić che deve decidere da che parte stare. Perché se da un lato sta conducendo la Serbia verso l'Europa e conseguentemente verso la NATO, dall'altro mantiene rapporti con Mosca, tanto che la stessa Russia, appena eletto, ha inviato un messaggio confidando nel fatto che i rapporti tra Serbia e Russia possano continuare come prima e consolidarsi. Ma, come la storia ha insegnato, non si può rimanere con un piede in due scarpe.   Continua su Balstingnews Marco Barone 

Cinquanta casapoundisti,tre volte presente,e qualche rosa, ma non sono riusciti a macchiare il 25 aprile

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I temi che hanno dominato questo 25 aprile, nel territorio di Gorizia, sono stati sostanzialmente tre. I muri che si affermano in una Europa che pare aver perso ogni senso di orientamento e tradito lo spirito della carta di Ventotene, che a dire il vero questa Unione Europea non ha mai realmente seguito. Spinelli, Rossi e Colorni concludevano il loro manifesto con un grande auspicio "la via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà." Ma questo auspicio oggi rischia di essere fumo, fumo rispetto a quell'incendio che avanza e brucia ogni idea di accoglienza, integrazione, rispetto dei diritti umani. Il secondo punto è stata la tremenda fine di Giulio Regeni, torturato come i nazisti torturavano gli antifascisti, i partigiani. E poi, ovviamente, la questione dei neofascismi crescenti. La politica della pancia, quella dalle soluzioni semplici ed immediate, pare essere inarrestabile. Trova facilmente consenso, acquisisce voti, mandando in fra

Affronto inaccettabile di Casapound a Gorizia il 25 aprile

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Prima comunicano un concerto , poi, nella mattinata del 24 aprile, rendono noto che " in ricordo dell'eccidio comunista sulle nostre terre" si ritroveranno al Parco della Rimembranza a Gorizia, il 25 aprile, alle ore 13.30, cioè quando saranno già terminate tutte le iniziative mattutine dell'ANPI ed istituzionali sul territorio. Va ricordato che il 14 maggio 1946, la Città di Gorizia è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività partigiana con la seguente motivazione: «Luce di civiltà italiana da secoli lontani; speranza d’eroi che per lei offrirono la vita congiungendola alla Patria nel ciclo conclusivo del Risorgimento; intrepida sempre nella difesa delle sue tradizioni; dava, anche nelle recenti fortunose vicende, col sangue dei suoi figli, la prova del suo indistruttibile patriottismo, segnando di luce gloriosa l’epopea partigiana. Sacra agli Italiani, per la sua incorruttibile fede

Se l'integrazione passa anche attraverso il Piccolo

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Il Piccolo si appresta a vivere una innovazione digitale fondamentale per la memoria storica,per la ricerca. Innovazione già attuata da tre quotidiani di rilevanza nazionale, ed ora toccherà al Piccolo, con la sua storia. Giornale che ha attraversato le peggiori peripezie di questi luoghi, a volte adattandosi, a volte contrastando la linea dominante, ma nel bene o nel male è sempre stato il giornale, e ribadisco il giornale, di riferimento per una intera comunità. Criticato, a volte odiato, spesso amato, ma sia chi lo critica sia chi non lo critica, sia chi lo ama che chi lo odia, non può non leggere il Piccolo, salvo che non si decida di vivere senza sapere cosa accade nella nostra locale quotidianità, nel nostro piccolo universo, conoscere sentimenti, criticità, preoccupazioni, proposte e quale futuro si prospetta. Siano bar di Gorizia o di Trieste, di Monfalcone, di Ronchi o Grado, il Piccolo non può mancare. A volte si vive una vera e propria fila, o si aspetta che finisca il

Prove INVALSI: tra il docente sergente, domande assurde e prove a cronometro. Su Blastingnews

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Arriva maggio, ed arrivano, per l'ennesima volta, le controverse prove dell'INVALSI. E con queste, anche lo sciopero, previsto per il giorno 4, 5 maggio e 12 maggio. Un sistema incredibile, che pone sotto stress gli studenti, che sospende l'ordinaria attività didattica nelle scuole, che alimenta competizione, che di addestra a non pensare ma a rispondere così come il sistema ha deciso. Continua su: Blastingnews Marco Barone 

La Serbia al voto,un Paese "conteso" tra l'Unione Europea e la Russia. Su Blastingnews

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A Belgrado non è difficile trovare insieme alle tazze di Tito, da molti rimosso, da altri, soprattutto i più anziani, ancora rimpianto, quelle di Putin. Ma di Putin si trovano anche magliette, adesivi sparsi per la città, e principalmente associati a messaggi contro la NATO, che ha con le sue bombe massacrato Belgrado e la Serbia. E questo i serbi non lo dimenticano. Belgrado si trova nel mezzo tra UE e Russia. Continua su Blastingnews Marco Barone 

A Gorizia e Trieste si festeggia il 25 aprile e non il 12 giugno del '45

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Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l'occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire . Questo il messaggio simbolo dell'insurrezione del 25 aprile del 1945, e sarà di Sandro Pertini. Lo stesso Pertini che così scriverà di Tito il 7 maggio del 1980: "Con Tito io ho perduto un compagno ed un amico. Il suo patrimonio ideale e politico non andrà disperso. Egli l'ha lasciato in mani sicure. Con grande certezza e con l'amicizia fraterna che a Tito mi legava, guardo fiducioso all'avvenire del dopo Jugoslavo". Messaggio che si può leggere a Belgrado nel luogo ove riposa Tito. Con il DECRETO LEGISLATIVO LUOGOTENENZIALE del 22 aprile 1946, n. 185 si scriverà: "A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 e' dichiarato festa nazionale&

Fusione dei Comuni, attenzione alla riorganizzazione delle scuole

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Il 19 giugno si svolgeranno dalle ore 8 alle ore 20 le votazioni per il referendum per la fusione di Ronchi e Staranzano, con Monfalcone e non è previsto quorum per la validità della consultazione. Dunque è fondamentale recarsi al voto e votare, a parer mio, no a questo tipo di fusione che non porterà alcun tipo di beneficio, né dal punto di vista democratico, né dal punto di vista dei servizi, a Ronchi e Staranzano. Tra le problematiche che andranno appurate vi è quella delle scuole. E' più che evidente che un simile processo di fusione rischia di comportare una riorganizzazione del sistema scolastico che ora è suddiviso tra i tre Comuni. Con tutte le conseguenze che ne possono derivare. In base al controverso piano del dimensionamento scolastico sussistente in FVG entro l’anno scolastico 2017 -2018 tutte le autonomie scolastiche di ogni ordine e grado dovranno essere strutturate con un numero di alunni non inferiore a 600 unità, anche al fine dell’assegnazione del DS e del DS

Il Consiglio Comunale di Trieste respinge la mozione antijugoslava per il primo maggio

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In rete solo il Primorski , (mentre per ora il Piccolo con un breve trafiletto sul giornale ed il Primorski con articolo sul giornale)ha rotto il silenzio, dopo che per alcuni giorni si è dedicato più del dovuto spazio ad una proposta indicibile. Il Consiglio Comunale di Trieste ha respinto la mozione del quartetto antijugoslavo, che invitava il Sindaco "ad adottare i provvedimenti in suo potere per evitare che anche il 1° maggio di quest'anno compaiano, lungo vie e piazze di Trieste, simboli e personaggi che si richiamano all'ex Jugoslavia e alla dittatura titina; a invitare preventivamente gli organizzatori della manifestazione ad attuare la necessaria vigilanza affinché la celebrazione della Festa del Lavoro non venga infiltrata da tali provocatori e a sensibilizzare in tal senso le Forze dell'Ordine". E' emersa l'ovvia incompetenza del Consiglio Comunale a trattare tale questione, che sarebbe stata una ingerenza incredibile, anche se a dire il ve

Quella provocazione dei casapoundisti il 25 aprile a Gorizia

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Arriva il 25 aprile. Giorno, dalle nostre parti, ancora contestato da alcuni. Che per capriccio personale, per interpretazione storica a dir poco faziosa, sballata, non lo festeggiano. 25 aprile, giorno universalmente riconosciuto, in Italia, come momento epocale per il riscatto del nostro Paese, che si è liberato da quella macchia che per oltre vent'anni pareva essere indelebile. Anche se la liberazione a Gorizia e Trieste non è avvenuta operativamente il 25 aprile, ma il primo maggio, poco importa, il 25 aprile non si tocca. Festa laicamente sacra. Certo, è un giorno dove spesso domina demagogia e retorica, in una società contaminata dall'esasperazione dell'apparire ed ignoranza storica. Memoria corta, cortissima. Sono robe di quasi un secolo fa molti potrebbero dire. E mi domando, se ai giovani delle nostre scuole si domanda, quante volte, anche per curiosità, hanno cercato su internet, la parola fascismo o voluto approfondire ciò, quale sarà la risposta? Fac

Se a Gorizia e provincia ci si accontenta di un miserabile 36,5% di votanti per il referendum

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E' stato un risultato miserabile, in una situazione miserabile. I pannelli elettorali per il referendum erano vuoti. E ribadisco vuoti. Si è parlato del referendum sulle trivelle, solo in relazione agli eventi giudiziari. Dicono che gli italiani non erano interessati. Probabile. Ma la politica poco ha fatto per coinvolgerli. La maggior parte delle persone non ci hanno capito nulla, tra chi diceva che i posti di lavoro a rischio fossero 11 mila, chi 100, chi nessuno. E chi voleva avere sulle coscienze un licenziamento? E' stato detto che quelle trivelle non hanno mai creato problemi e perché dovrebbero crearlo adesso il problema? Nella tipica mentalità italiana, ciò è stato più che sufficiente per non andare a votare. Non è da escludere neanche l'effetto coda, che ancora dura, dell'esito del referendum sull'acqua, vinto e raggirato. Così come il fatto che questo Paese, in realtà, il "rottamatore" che non ha rottamato un bel niente, lo segue. I capi s

Non è vero che i nostri partigiani hanno combattuto per liberare queste terre dai nazifascisti per annetterle alla Jugoslavia

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In Italia, da parte di alcune note realtà, pare essere normale sentir dire e ripetere come una malinconica sinfonia che non ha mai fine, che l'Italia aveva tutti i diritti di conquistare terre come l'Istria,la Dalmazia, Fiume ecc. Perché anche le pietre parlavano italiano, come diceva un noto verso di una canzone di un gruppo di estrema destra e fatta propria da tanti. Già. Mentre dall'altro verso il fatto che la Jugoslavia abbia eventualmente preteso la costituzione di uno status libero ed indipendente per Trieste o l'assegnazione di Gorizia, non è legittimo. Nonostante abbia vinto la guerra, con tutti i pregressi storici, le conformazioni che vi sono state in queste zone ecc. No. Solo gli italiani hanno il diritto di rivendicare terre, mica gente reputata per lungo tempo come inferiore, schiava e comunista, come gli slavi. No. Così come si dice che i partigiani italiani che hanno combattuto o collaborato con l'esercito di liberazione Jugoslavo, con il IX Co

Quella lapide a Gorizia di Alvarez

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A Gorizia, in via Alvarez, situata tra via Nizza ed il centralissimo Corso Italia, vi è una lapide, color bianco, murata in basso, che ai più potrebbe passare inosservata, sia per la sua collocazione che per lo stato di incuria in cui si trova, e dove con fatica si riesce a leggere quanto ivi riportato: “HOSP./ALVAREZ/AN. MDCCLV”. Lapide, bianca ed invisibile ai più che ricorda la storia del Palazzo " Alvarez" edificato intorno al 1753 grazie al contributo dello spagnolo per divenire sede di un orfanotrofio per divenire, sempre sotto l'Impero Asburgico, un vero e proprio presidio ospedaliero pubblico civile e durante la grande guerra verrà adibito ad ospedale militare. il vecchio ospedale, dopo contestati lavori di recupero, soprattutto per alcuni affreschi andati perduti , ospita l’Archivio storico provinciale, la biblioteca annessa ai Musei Provinciali, il Centro di Comunicazioni multimediali, il Centro polifunzionale di Gorizia dell’Università degli Studi di U

Minoranza italiana Croazia e Slovenia: EDIT, grave situazione tra licenziamenti in arrivo e rischio chiusura

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L'EDIT è l'editore dei prodotti giornalistico – editoriali in lingua italiana rivolti in primo luogo alla Comunità Nazionale Italiana di Croazia e Slovenia, residente nell’Istria e nel Quarnero. Il bacino di utenza riguarda circa 25 mila italiani e La Voce del Popolo che esce ininterrottamente a Fiume dal 1944 è uno dei sei quotidiani italiani che si pubblicano fuori dai confini d’Italia ed è pubblicato dalla EDIT. Stefano Lusa, nella sua nota trasmissione, "Il Vaso di Pandora" denuncia una situazione terribile che vive l'EDIT: "L’azienda si dibatte in una grave crisi finanziaria. Le casse sono vuote, martedì il quotidiano "La voce del popolo” è passato da 32 a 24 pagine, ma la mannaia dei tagli potrebbe non fermarsi qui." Il direttore Errol Superina, nel corso della citata trasmissione ha affermato, come si riporta sul sito di Radiocapodistria: "Si profila uno scenario drammatico. La settimana prossima predisporrò già una lista di licen

MSF denuncia le gravi carenze nel sistema dell'accoglienza per richiedenti asilo in FVG

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Fuori Campo, è il rapporto di Medici Senza Frontiere, che fotografa l'assurda situazione che si verifica in Italia nell'ambito del sistema nazionale di accoglienza per richiedenti asilo. MSF denuncia che tale sistema "non è riuscito a far fronte con le sue strutture ordinarie di prima e seconda accoglienza (centri della rete SPRAR)  all’incremento delle richieste di protezione internazionale presentate al nostro paese. La carenza di posti è stata resa ancor più critica dal prolungarsi del periodo di permanenza all’interno delle strutture e dal conseguente rallentamento del turnover dei beneficiari accolti dovuti ad almeno due fattori. Da un lato, i tempi di attesa per le audizioni con le Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale sono di circa 9 mesi, nonostante l’aumento del numero delle Commissioni abbia contribuito a una significativa accelerazione nell’istruttoria e nelle decisioni. Dall’altro, i tempi di svolgimento dei ric

Alcuni numeri sull'INVALSI, tra finanziamenti pubblici e privati e novità programmatiche

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Nel Piano Triennale Integrato della Performance, della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, dell'INVALSI, per il periodo 2016/2018 emergono dati interessanti che evidenziano lo stato delle cose di questo Ente ed alcuni elementi programmatici. I tre principali filoni delle attività istituzionali sono i seguenti: 1) Prove nazionali (censuarie sui livelli scolastici 2, 5, 8, 10 e, a regime, 13); 2) Indagini internazionali (principalmente nell’ambito dei programmi OCSE-PISA e IEA); 3) Valutazione delle scuole (autovalutazione e visite dei nuclei per la valutazione esterna). Tali attività sono finanziate, o almeno dovrebbero esserlo, con fondi nazionali strutturali.  Finanze: Nel documento si legge anche che “al momento l’Istituto dispone delle seguenti fonti di finanziamento statale: - Parte del Fondo ordinario attualmente fissato in 5,39 mln di euro annui; - Finanziamento straordinario ex articolo 1, comma 134, della Legge 190/2014 (Finanziaria 2015) pari a 10