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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Dopo la condanna di Karadžić è arrivata l'assoluzione per Vojislav Seselj. La grande Serbia progetto politico non criminale

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La sentenza che riguardava Vojislav Seselj era attesa, ed ha creato, dalla parte serba, una certa preoccupazione, stante il fatto che l'attuale premier ha fatto parte anche del Partito Radicale Serbo di cui Seselj è stato presidente ed anche perché una eventuale condanna sarebbe stata letta come un nuovo attacco alla Serbia.  Il Tribunale penale internazionale dell’Aja ha assolto Vojislav Seselj dall'accusa di crimini di guerra e contro l’umanità. Nel comunicato stampa del Tribunale si legge che "È stato accusato di aver commesso direttamente, aver incitato, aiutato e spalleggiato i crimini commessi dalle forze serbe nel periodo compreso tra agosto 1991 fino a settembre 1993, e di aver fatto parte della loro commissione con la sua partecipazione in un'impresa criminale congiunta (JCE)." L'accusa non è riuscita a dimostrare l'esistenza di un progetto criminale, un requisito legale alla JCE. (...)L'obiettivo era quello di perseguire la creazione d

Terrorismo: se si punta il dito contro la rotta balcanica, la Serbia, la Croazia e la Bosnia

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Il "terrorista" più ricercato del mondo è stato arrestato a Bruxelles, in quello che per molto tempo era noto anche per alcuni come ex quartiere italiano, per una consistente presenza di italiani e di attività di italiani, anche se nessuna TV o giornale al momento dell'arresto ha mostrato il suo volto. Misteri del mondo della comunicazione, a volte non aspettano altro che mostrarti in faccia il super ricercato appena arrestato, pensiamo ai boss mafiosi nostrani,  come trofeo, altre volte, invece, regna la prevalenza di una sorta di privacy, o di sicurezza, anche se non si capisce di che privacy o sicurezza si possa mai parlare quando per mesi hanno sbattuto in pasto ai media il volto dell'uomo più ricercato del mondo, e dopo il suo arresto, hanno continuato a mostrare momenti della sua vita privata. Già. Rimarrà impressa la scena di quell'uomo con un cappello in testa che fugge nella direzione opposta rispetto a quella delle forze speciali, per poi essere colp

Dedicare questo 25 aprile a Giulio Regeni

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Torturato come i nazifascisti torturavano i partigiani, ma con una differenza, i partigiani erano in guerra, Giulio Regeni era in Egitto per studiare, comprendere, conoscere. La conferenza stampa del 29 marzo è stata di una emozione unica. Ascoltare i genitori di Giulio è stato un qualcosa di indescrivibile. Trattenere le lacrime è stato difficile. Quelle lacrime che la madre di Giulio ha fermato, ed ha ribadito due volte il suo essere madre di Giulio, quando ha preso la parola nella sala Nassiryia del Senato della Repubblica. Fermate perché fino a quando non ci sarà la verità per Giulio le lacrime di una madre per il proprio figlio non potranno trovare spazio. E già questo basterebbe per comprendere il tutto. Giulio è stato rapito, torturato, ed ucciso. Pasolini direbbe sicuramente io so, e forse aggiungerebbe, questa volta ho le prove. E di indizi gravi, precisi e concordanti ve ne sono tanti, per arrivare alle cause della sua brutale uccisione, al mandante. Non è un caso isol

Alcuni murales per le strade di Belgrado e rivivi la storia del calcio della Jugoslavia

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A Belgrado non è difficile notare diversi murales per le sue grandi e piccole strade. Alcuni sembrano immobilizzare il tempo, fermo e decadente, altri, invece, ricordano la gloria calcistica della Jugoslavia e soprattutto del Partizan. Per esempio, tra il mercato di Belgrado e la centralissima Knez Mihailova , si possono notare due murales a firma del Grupa JNA the Partizan Artist . Ci sarà Petar Borota (Belgrado, 5 marzo 1952 – Genova, 12 febbraio 2010) noto per aver giocato oltre 100 partite con la maglia del Chelsea, oppure Miloš Milutinović   che realizzò la rete decisiva nell'1-0 tra Jugoslavia e Francia, che aprì i mondiale del 1954 e si trattò del primo goal di una partita dei mondiali ad essere trasmesso in diretta televisiva. Insomma, i  muri parlano e raccontano un pezzo di storia sia di Belgrado che della cara e vecchia Jugoslavia.  Marco Barone 

Se la condanna di Karadžić è arrivata il 24 marzo con Belgrado sempre più vicina a Mosca

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Non è un caso che la condanna di Karadžić  sia arrivata il 24 marzo. Anniversario dell'attacco della NATO alla Serbia ed a Belgrado . Per le vie di Belgrado i segni delle bombe umanitarie dell'Occidente sono, volutamente e giustamente, ancora visibili. Il mostro lo si deve fare vedere. E lo si vede, in pieno centro, a Belgrado. Non è qui in discussione o meno la colpevolezza di Karadžić, con una sentenza di condanna che ha, a dire il vero, scontentato tutti, per il ritardo, per il mancato ergastolo, per la parzialità ecc. E' una condanna politica che arriva nel giorno dell'anniversario dei bombardamenti NATO in una Belgrado sempre più vicina a Mosca. Non è difficile vedere accanto alle tazze di Tito, ed oramai solo questo, a parte il museo del 25 maggio, è rimasto a Belgrado di Tito, quelle di Putin. Innanzi al Parlamento di Belgrado dal 24 marzo sono stati collocati striscioni, foto, contro la NATO e l'UCK. E volantini a sostegno di Putin. Nella sera

I "morti"dei registri di Premariacco non c'entrano nulla con la notina della non Foiba di Rosazzo

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Invece di chiedere scusa ai partigiani, ai famigliari dei partigiani, agli storici, accade non tanto l'inverosimile, ma quanto era prevedibile e per questo già preannunciato. Dopo averli smentiti totalmente sulla notina della non foiba di Rosazzo , sul fatto che si trattava di documenti non inediti, già noti, sul fatto che era totalmente inattendibile, e funzionale alla propaganda antipartigiana, antijugoslava ed anticomunista, con lo scopo di "dimostrare" la brutalità dei partigiani Jugoslavi, anche nel "nostro" territorio, per non consegnare i "presunti" criminali di guerra italiani alla Jugoslavia, i cui documenti sono stati a febbraio 2016 desecretati, ecco che per salvare la faccia e la credibilità, cercano ora disperatamente di provare che i morti c'erano in quella zona e che i contenuti della notina erano veri.  La notina ERMETE è priva di ogni fondamento. Non indica il quando sarebbe accaduto il fatto  e non è una cosa da poco, ma pu

Camminando nella sera del 24 marzo per le vie di Belgrado

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Splende la luna sul cielo di Belgrado. Regna la luna sovrana sul maestoso palazzo del Parlamento serbo. Una fila di immagini, nomi, cognomi, età. Vittime. Tante vittime. Ma la voce sarà univoca. Contro l'UCK e la NATO. Vi sarà anche qualche foto con il volto di Putin ed a sostegno di Putin nei volantini che troverai per terra. D'altronde la NATO è il nemico, cosa aspettarsi in una Belgrado sempre più vicina a Mosca? In una Belgrado colpita a morte dalle bombe del democratico ed umanitario Occidente? La NATO è il nemico. L'Occidente nella sera del 24 marzo del 1999 ha avviato una enorme campagna di guerra contro la Serbia, contro Belgrado. Cammini per le strade di Belgrado. Città viva, città colpita da più guerre, da più bombardamenti. Ma si è sempre ripresa. Città che non dimentica. Tante librerie, tanti negozi chiusi, palazzoni enormi, e vita fino a tarda sera. Arriva la notizia, in questo 24 marzo del 2016 della condanna di Karadzic colpevole di genocid

I puntini sulle i sul (non) caso della non Foiba di Rosazzo ed il messaggio di Wu Ming

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Rosazzo potrà, finalmente, ritornare ad essere abbinata al suo vino? Dopo più di un mese di martellamento continuo alla ricerca della non foiba, della non fossa comune, dopo denigrazioni nei confronti della resistenza, soprattutto quella Jugoslava e filo-Jugoslava, attacchi ad alcuni storici, all'ANPI, alla storia, ad ogni principio di correttezza etica e morale, e diversi e mirati tentativi finalizzati a sovvertire uno dei principi cardini del nostro stato di diritto, quale la presunzione di innocenza, il caso della non foiba è sempre più chiaro. Abbiamo scritto tanto in materia, perché costretti a ribattere, colpo su colpo, a tutte le nefandezze che sono emerse. Una non storia, fatta, appunto, da tanti non. Determinante è stato il lavoro svolto per la Verità da Resistenza Storica, da GIAP del collettivo Wu Ming, dal collettivo Nicoletta Bourbaki, ed anche ANPI.  Con la conferenza stampa del 23 marzo di Udine , organizzata da Resistenza Storica, sul non caso,sul non mister

Dopo Bruxelles,ennesima strage di civili,l'Europa deve ritirarsi

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E' difficile mantenere viva la lucidità mentale dopo i fatti di Bruxelles di questa primavera 2016 nata sotto il segno del sangue, del dolore, del lutto. Ma si deve essere lucidi e non emotivi. Nel mondo risultano oggi più di 60 Stati coinvolti in azioni di guerra. E l'Europa, o meglio alcuni Paesi dell'Europa, che poi sono quelli che determinano la linea della politica interventista europea all'estero, sono in guerra da lungo tempo. Quindi la formula retorica che segue ogni volta le tremende stragi che colpiscono i civili"ora siamo in guerra" è superata dalla realtà dei fatti. Anche se non lo sappiamo. Perché la vita nelle nostre città continua tranquilla o frenetica come sempre. Ma accade che, come è successo in Italia per un lungo periodo, durante la strategia della tensione, anche se con intensità minore a livello temporale, ora le azioni di guerra sono nel nostro territorio, nei luoghi che conosciamo, nei luoghi simbolo. E questa guerra la stiamo pe

LA VERITÀ DOCUMENTALE SULLA FOIBA “MOBILE” DI ROSAZZO

Conferenza stampa del gruppo di RESISTENZA STORICA: Mercoledì 23 marzo 2016, alle ore 11 presso la SALA DEL GONFALONE Palazzo D’Aronco Via Lionello, 1 – UDINE Interverranno i ricercatori storici: Alessandra Kersevan – Claudia Cernigoi – Marco Barone Nel corso della conferenza si svelerà la vera storia del “famoso” documento della Farnesina sulla cosiddetta foiba di Rosazzo, o Manzano e chissà quanti altri posti. Si chiarirà l’origine di questa documentazione, che, lungi dall’essere inedita o “scoperta negli archivi dove giaceva da settant’anni” è in realtà già stata riesumata svariate volte e sempre con gli stessi intenti antipartigiani. Si presenteranno infine i documenti collegati nello stesso incartamento dimostrandone l’inaffidabilità, già resasi evidente a suo tempo in un famoso processo degli anni Novanta. L’ampio corpus documentale in nostro possesso sarà mostrato attraverso una proiezione video. Ai giornalisti è prevista la consegna dei m

Gorizia e Nova Gorica ed il caso del punto nascita.Quale il futuro dell'Ospedale di Gorizia?

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Pare che a Gorizia il nuovo secolo non sia mai arrivato. Pare che a Gorizia il tempo si sia fermato nel 1947, pare che a Gorizia vi sia ancora una sorta di guerra fredda. Eppure quando entri in questa città, il primo cartello che incontri è Gorizia città d'Europa. Ha fatto discutere in questi giorni la questione di cattiva sanità come accaduta a Nova Gorica. Incidenti drammatici, di cui andranno verificate le responsabilità. Però, l'Italia è l'ultimo del Paesi che può dare lezioni in campo di malasanità. La Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali che ha terminato la sua attività il 22 gennaio 2013 ha fatto emergere dati allucinanti. In Italia, in media, ogni mese si contano circa 13 casi di presunta malasanità, 261 decessi sono legati a presunti errori medici e 139 a inefficienze di vario tipo. Su 570 casi monitorati, ben 117 si sono verificati in Sicilia, 107 in Calabria, 63 nel Lazio, 37 in

La palla nel cespuglio di rose con la solitudine di Saba

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Andrea, dopo la classica ed oramai canonica giornata di lavoro precaria, decide di voler staccare la spina con il mondo della frenesia giocando con la sua console ad una partita di calcio. Tutto pronto. Joypad in mano, gioco avviato, connessione internet operativa. Poi, poco prima dell'inizio della partita virtuale, ecco la connessione internet cadere. Il router lampeggia come un semaforo di una qualunque città. Andrea riavvia sia la console che il router un paio di volte, ma niente da fare. Rassegnato ad una connessione internet a dir poco lenta, decide di spegnere tutto ed andare a riposare.  Banalità nella banalità.  Il suo sguardo però cade sulla sciarpa nero azzurra, che immortalava lo scudetto dei record dell'Inter di Trapattoni. Quello della stagione 1988/89. Formazione vincente, ripeteva nella sua mente Andrea: Zenga, Bergomi, Brehme, Matteoli, Ferri, Mandorlini, Bianchi, Berti, Matthaeus e Serena. Ed in quel momento toccando la sciarpa dei ricordi ritorna indi

I"documenti" diplomatici dell'Italia durante i 42 giorni di Trieste del '45

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I documenti che ora seguiranno riguardano i 42 giorni di Trieste, ovvero dal giorno della liberazione della città come avvenuta il primo maggio del 1945 sino al 12 giugno del 1945 quando si realizzerà il passaggio di amministrazione provvisoria. Chiaramente della questione di Trieste si parlerà prima del primo maggio e dopo il 12 giugno, ma in questa sede ho voluto dedicare attenzione esclusivamente ai contatti diplomatici come emersi durante nei caldi 42 giorni di Trieste.Significative saranno le faziosità di alcune note diplomatiche, così come l'affermazione di determinati concetti e principi che sono quelli che ancora oggi governano l'operare di alcuni in chiave nazionalistica pro Italiana. Le note diplomatiche che seguiranno sono tratte dai " Documenti diplomatici italiani  DECIMA SERIE: 1943-1948 VOLUME II (12 dicembre 1944 - 9 dicembre 1945) ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO LIBRERIA DELLO STATO ROMA MCMXCII secondo volume della serie decima"che cont

Una nota dell'ottobre del '45 del Ministero degli Esteri di De Gasperi contro la Jugoslavia e la non foiba di Rosazzo

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Come ho già avuto modo di evidenziare la "notina" piena di contraddizioni che presumo essere del SIM , dalla cui pubblicazione è nata una strumentalizzazione incredibile che ha minato ogni principio di correttezza ed etica, e favorito un gravissimo accanimento contro la Resistenza Rossa ed in particolar modo contro quella filo-Jugoslava se non Jugoslava, si inserisce in un contesto storico ben preciso. Quando la Jugoslavia pretendeva, giustamente la consegna dei criminali di guerra italiani. Ed in quel periodo l'Italia preparava il proprio dossier per scagionare gli italiani e non solo. Nei documenti desecretati da qualche tempo da parte del Ministero degli Esteri, vi è una nota di De Gasperi, diretta alla Presidenza del Consiglio, del 2 ottobre del 1945, molto significativa. In questa nota si legge: "Si premette che, nonostante ripetuti nostri tentativi, non si è mai da parte nostra riusciti ad avere in Jugoslavia, non si dice una rappresentanza diplomatico- co

Parte la stagione dei referendum sociali, scuola pubblica, trivelle, inceneritori, acqua, beni comuni

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Il 2016 è l'anno dei referendum. Tra quelli costituzionali, quello sulle trivelle, quelli locali per la questione della fusione o meno di alcuni Comuni ma anche per la raccolta firme per quella che dovrebbe dare luogo ad una grande coalizione sociale. Scuola pubblica, trivelle, inceneritori, acqua, beni comuni sono gli ambiti che vedranno insieme COBAS, FLC Cgil, Gilda, Unione degli Studenti, Comitati LIP, Unicobas. I Cobas fanno presente quanto segue: " Adesso parliamo noi. E’ partita la stagione dei referendum sociali, : in campo una grande alleanza sociale antiliberista. Consegnati oggi i 4 quesiti della scuola contro la legge 107 e il quesito per Trivelle Zero. La raccolta firme inizierà il 9 aprile. E’ partita questa mattina, con la consegna dei quesiti del movimento in difesa della scuola pubblica contro la legge 107 e la cattiva scuola di Renzi, e di quello del movimento Trivelle Zero, una inedita, complessa ma anche esaltante campagna referendaria su un vasto a