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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Attenzione a non trasformare i Musei Provinciali di Gorizia in luogo dove collocare i "trombati"dalla politica

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Il clientelismo politico è una brutta bestia. I così detti "trombati" della e dalla politica elettorale, spesso trovano riparo in determinati comparti o sotto-comparti della Pubblica Amministrazione.Così come spesso determinati settori, che dovrebbero essere governati da competenze specifiche e conoscenza, diventano luoghi dove la politica tutta esprime il peggio di se stessa collocando, per ragioni di favoritismi clientelari, determinate persone che, per diverse ragioni, non trovano più spazio nella politica "elettorale" e non solo. Il caso dei Musei Provinciali di Gorizia è da diverse settimane che alimenta il dibattito cittadino. Sembra che solo ora si sia scoperto il "tesoro" di Gorizia e provincia, un tesoro che nel corso del tempo ha conosciuto vere e proprie gravi dimenticanze come quelle che hanno riguardato le raccolte archivistiche e librarie, come denunciato più volte da persone competenti in materia, dedicando invece spazio ai soliti &quo

Ecco come sarebbe avvenuta la distruzione di 33 mila fascicoli SIFAR, spiate più di 150 mila persone

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Pochi giorni dopo la strage dell'Italicus, si avvierà la distruzione dei così detti fascicoli SIFAR. Uno schedario immenso, acquisito in modo illegittimo, con il quale si sono prese informazioni dettagliate su una marea di persone, dal sindacale, al politico, al militare, al giornalistico ecc, tra il 1956 ed il 1966. I fascicoli in totale erano 40.331. In un registro di protocollo  erano stati a suo tempo iscritti in ordine progressivo i nominativi degli intestatari di fascicoli man mano che gli stessi venivano impiantati.  Da tale registro erano rilevabili  i nominativi sia dei titolari di fascicoli riconosciuti illegittimi dalla Commissione d'inchiesta esaminatrice, e conseguentemente distrutti(33.092),sia dei titolari di fascicoli ritenuti legittimi dalla predetta Commissione e quindi  conservati agli atti(7.239). Il 9 agosto del 1974 alle ore 8.30, come si legge nella bozza di verbale, redatta da alcuni componenti della commissione nominata dal Sig. Ministro del

La vicenda della non"foiba"di Rosazzo parte da Gorizia città della storia

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Gorizia città del novecento. Gorizia città della storia. La storia è una cosa seria, delicata ,che merita rispetto. Ma la storia, ultimamente si è prestata alla politica, è diventata politica, vedi il caso della negazione della sala dalla Provincia nel 10 febbraio a resistenza storica. E la storia, da Gorizia, in questo periodo sta evidenziando una brutta anzi pessima pagina. Sono stati aperti, nel mese di febbraio 2016 gli archivi del così detto armadio della vergogna, oltre 13 mila pagine desecretate, dove emergono anche i nomi dei criminali di guerra nostrani, militari italiani, mai puniti. Penso a quelli compiuti in Jugoslavia, ad esempio. Eccidi, torture, esecuzioni sommarie, incendi di villaggi, massacri, e mai puniti. Come risulta dagli archivi dell'ONU in un piccolo villaggio jugoslavo sono state trucidate 878 persone, mentre, in un solo giorno, sono state arrestate 2858 persone. In Jugoslavia, Grecia, Albania, gli italiani hanno istituito circa 200 campi di concentram

Con il DDL Cirinnà storpiato un gran regalo alla peggiore Italia

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Dopo quello che è accaduto al Senato in questo 25 febbraio è difficile non insultare chi si è reso responsabile della grande porcata che in realtà è stata una mostruosità politica incredibile. Il PD ha scaricato la colpa sul Movimento cinque Stelle, ha accontentato la Chiesa, e può dire di aver dotato l'Italia di una Legge in materia di diritti civili per le coppie dello stesso sesso. Un DDL storpiato, già pessimo compromesso, e poi troncato di due punti fondamentali. Incredibili le motivazioni adottate sull'obbligo di fedeltà, dicendo che è stato tolto perché "in molti paesi europei il requisito della fedeltà non è contemplato in nessuna norma, per nessun tipo di coppia, perché pur essendo un requisito morale importante non può di certo essere imposto per legge.In Italia la fedeltà sopravvive nel codice civile come requisito frutto di un retaggio culturale contro le donne, un retaggio maschilista che era niente meno che alla base del delitto d'onore, che quind

Blitz della DIA tra Monfalcone e Trieste ennesimo campanello di allarme

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Se la zona a cavallo tra la provincia di Napoli e Caserta è nota per essere la " terra dei fuochi", dove ancora oggi, nonostante le belle parole continuative di chi governa questo Paese, nulla è stato fatto per sanarla, per bonificarla, anzi si continua a coltivare in zone interdette ed i prodotti nocivi arrivano sulle nostre tavole come e niente fosse. Se in questa zona si continua a morire di tumori e cancro, se in questa zona sono stati scaricati rifiuti tossici provenienti soprattutto dal Nord Est,nel Nord Est si continua a sottovalutare il fenomeno delle mafie. Il Veneto, in tal senso, ad esempio, nulla ha da invidiare alla "terra dei fuochi".  Ci sono diverse inchieste che hanno dimostrato, sulla base accusatoria, nell'attesa che i processi giungano a compimento, come parte del Veneto sia semplicemente avvelenato e non impropriamente può essere definita terra dei veleni. Un procedimento continuo, mafioso, sistematico, iniziato da quando praticame

La Commissione d'inchiesta per i criminali di guerra italiani, istituita per non consegnarli alla Jugoslavia

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Nei documenti ora desecretati dal Parlamento, in merito ai crimini di guerra compiuti da italiani e tedeschi emergono elementi interessanti ed importanti. Tra questi vi è un significativo carteggio tra il segretario generale degli Affari Esteri ed un Colonnello componente della Commissione di inchiesta per i criminali di guerra italiani, appartenente al Ministero della difesa. Come è noto questa Commissione non ha portato a nulla, o meglio ha evitato il processo ai criminali di guerra italiani. Diverse nel corso del tempo sono state le denunce sul fatto che questa Commissione de facto ha ostruito la consegna dei criminali di guerra italiani soprattutto alla Jugoslavia. Vi erano diverse liste, quella unificata delle forze alleate, quella dell'ONU ove un migliaio erano i nomi ma la Commissione ne prese in considerazione poco meno di 200 escludendo totalmente quelli che operarono in Libia, Eritrea, Etiopia e Somalia dove crimini contro l'umanità e di guerra sono stati denu

Quell'elenco dei criminali di guerra italiani e nazisti ora desecretati

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3.693 erano i criminali di guerra italiani identificati dalle autorità jugoslave appena finita la seconda guerra mondiale, di cui di ben 750 circa se ne cercò, invano, l'estradizione. E vi erano nominativi di una certa rilevanza. Da pochi giorni sono stati desecretati diversi documenti, per un totale di migliaia di pagine, che riguardano i crimini di guerra compiuti da italiani e nazisti. Avendo iniziato a verificarne alcuni emergono elementi interessanti. Forse già noti, ma che è il caso di ricordare. Vi sono varie note, spesso di carattere “confidenziale” ed ottenute anche in via confidenziale, siamo nei primi mesi del 1946, che riguardano, appunto, elenchi di personale italiano e tedesco, ricercati per indagini per crimini di guerra. Inizialmente gli elenchi erano tre, con tutti i nominativi riportati, qualifiche ecc, ( comunque disponibili nei documenti desecretati )poi, il Comando Alleato decide di abrogare alcuni elenchi e di unificare il tutto con un solo elenco, corposo

Nella scuola oltre un milione di dipendenti e per l'80% circa sono donne

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Anno di riferimento 2014, nella scuola risultano un totale di 1.038.606 dipendenti, di cui 821.144 donne e 217.462 uomini. Sono solo 17.078 i lavoratori che hanno conseguito un titolo post laurea e sono quasi esclusivamente donne. Sono ben 448.928 i dipendenti della scuola ad essere laureati, 439.211 ad aver il titolo di licenza media superiore, e 130.592 ad aver ultimato la scuola dell'obbligo. 1.483 coloro che hanno conseguito una laurea breve. Dunque su un totale di 3.252.935 dipendenti nella Pubblica Amministrazione, la scuola è quella che svolge la parte da leone in tal senso. Interessanti anche i dati che riguardano la mobilità. La Scuola registra una mobilità in entrata pari quasi allo zero, ed è anche minima quella in uscita, rispetto a quello che accade nei diversi comparti della complicata macchina della PA. L'analisi come pubblicata il 4 febbraio 2016 riguarda gli aggregati "personale stabile" (personale con rapporto di lavoro a tempo indetermin

Con i 224 milioni di euro italiani e 3 miliardi europei stiamo aiutando la Turchia a respingere i profughi?

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Ci sono cose che non devono essere conosciute. E se lo devono essere, queste devono raggiungere una platea molto ristretta. Basta vedere i dossier sulla catastrofe umanitaria, che vengono trasmessi sulla TV pubblica, in tarda seconda serata, che si sta realizzando nei confronti dei profughi.  Non si devono turbare le nostre coscienze, sempre che in Italia ed in Europa ve ne sia una degna di essere definita come tale. Come è noto da poche settimane si è dato il via libera al contributo straordinario a favore della Turchia per difendere quella che è stata definita come la " fortezza Europea". Che tra muri, filo spinato, ed eserciti, sta semplicemente tradendo i valori universali su cui dovrebbe essere fondata, libertà, uguaglianza, fratellanza, solidarietà. Il bilancio comunitario contribuirà per un miliardo e non più per 500 milioni, e gli Stati membri dovranno contribuire solo per due miliardi e non più per due miliardi e mezzo. Cambia il contributo nazionale: l'

Se si adottano metodi tipici mafiosi contro chi contrasta il revisionismo storico

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Continua la censura contro chi si oppone al revisionismo storico. Bevk nelle sue memorie scriveva: “i fascisti con l'annientamento delle scuole slovene, delle associazioni e dei giornali sloveni,con la trasformazione dei nomi di località e con grandi scritte pubbliche avevano ridipinto di italianissima la facciata della regione. E noi scrittori delle nostre opere testimoniavamo davanti al mondo intero che quella era pur sempre terra slovena abitata da gente slovena che a modo suo viveva,pensava e pativa. Questo era per loro come un pugno nell'occhio, come lo smascheramento della loro menzogna,e li faceva imbestialire. Io ero stato solo avvertito, ammonito, ma quello stesso anno venne sequestrato il racconto,sostanzialmente innocente Med srci in zemljo di Budal . Le autorità non si accontentavano del semplice sequestro volevano anche indagare sull'autore”.  Ed oggi, seppur in modo diverso, lo stesso accanimento si realizza nei confronti di chi denuncia e ricorda ciò,

Dati ISTAT il FVG regione a forte invecchiamento e dove continua a calare la popolazione

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L'Italia non è Paese per giovani si dice ultimamente. Ed il FVG è la conferma di tale regola. Già i pregressi dati ISTAT, aggiornati al 18 gennaio 2016, fotografavano la situazione nella nostra regione sino al mese di settembre 2015 in modo pietoso. In base a questi dati in FVG si passa da 1.226.354 abitanti del mese di gennaio 2015 a 1.222.438 di settembre 2015. Calo sistematico avvenuto in tutte le nostre principali città. Nella provincia di Gorizia si passa da 140.876 abitanti come risultanti a gennaio 2015 a 140.365 di settembre 2015. Gorizia è attualmente con 34.941 abitanti rispetto a 35.099 di gennaio 2015. Un calo continuo e sistematico che avviene anche in altre città come a Trieste. Trieste scende sotto la soglia dei 205 mila abitanti per arrivare a 204.529 mentre in provincia risultavano a gennaio 2015 235.955 per arrivare a 235.008 di settembre. In Provincia di Udine si passa da 535.766 a 534.041 con Udine da 99.505 a 99.292. In Provincia di Pordenone da 313.757 a

La soppressione della cultura slovena durante l'occupazione italiana, le memorie di Bevk

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Che il sistema Italia abbia anticipato le leggi razziali, proclamate nel '38 a Trieste, ben prima di quel tempo è un dato di fatto che ancora oggi reca stupore. Stupore  perché  vi sono storie poco conosciute oltre il Confine Orientale, ciò  perché  la via della memoria del sistema ha intrapreso una direzione a senso unico, quella che  auto-assolve   attraverso  l'ignoranza ed il non dire, quella madre patria Italia che è sempre stata vittima e mai carnefice.  Ma carnefice l'Italia è stata, sin dalla sua sanguinaria nascita. Eppure un sistema anche falsamente pentito dovrebbe pur curare tale apparenza, per esempio tutelando, incentivando la cultura di quella comunità che è stata barbaramente  violentata  dall'avvento dell'occupazione italiana dopo la prima guerra mondiale.  Ma a parte qualche caso oramai celebre e per fortuna sussistente, come quello di Boris Pahor, che ho avuto la fortuna di conoscere di persona per la questione "Ronchi dei Partigiani&q

Se a Monfalcone ed in FVG nessuno sapeva della proroga fino al 2025 per la Centrale A2A

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Sul sito della A2A si può leggere che A2A è la più grande multiutility italiana. Il gruppo A2A opera nel settore energetico in quattro filiere di attività: la filiera energia (produzione di energia elettrica e vendita di energia elettrica e gas), la filiera ambiente (raccolta e trattamento di rifiuti urbani e industriali), la filiera calore (cogenerazione e teleriscaldamento ad uso urbano) e la filiera reti (distribuzione di energia elettrica e gas, ciclo idrico integrato). Il gruppo è presente anche all’estero mediante l’operatività sui principali mercati europei dell’elettricità e del gas, la produzione idroelettrica e la distribuzione di energia elettrica nell’area dei Balcani e la realizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti in diverse nazioni europee. Nel 2013 il gruppo ha registrato un fatturato di 5,6 MILIARDI di euro. A2A è quotata alla Borsa Italiana. Parliamo, dunque, di un colosso, che a Monfalcone, per ovvi motivi e noti, è contrastato.  Ha creato scalpore

Per la ricerca storica non si può collaborare con chi non festeggia il 25 aprile

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Prima si getta il sasso, poi si chiede all'ANPI, ad esempio, di riconoscere gli errori dei partigiani giuliani, perché così tutti possiamo celebrare insieme il 25 aprile.  La nota informativa sulla presunta "foiba/fossa comune di Rosazzo" ha scatenato un putiferio. Pur trattandosi di un documento pieno di contraddizioni. Si va dalla presunta esistenza di questa fossa comune, alle voci della popolazione, alla individuazione dei responsabili, alla richiesta di interrogare un comandante Osovano. E' mai stato interrogato questo comandante?  Documento da prendere con le pinze, anche per la sua naturale contraddittorietà nei termini. Si dice che la fossa comune esiste, e che vi potrebbero essere sepolte un centinaio di persone. Chi sarebbero queste persone? Dal dubitativo si va poi alla certezza nella individuazione del responsabile o dei responsabili. Quali sono le prove? A quando si riferiscono i fatti?  Sulla base di quali elementi si basano queste gravissime accus

Hanno massacrato un ragazzo,Giulio Regeni,nell'Egitto dei servizi segreti e non solo

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Ha turbato il nostro Occidente il massacro di Giulio Regeni. Sono stati resi noti i particolari della tortura. Al solo pensare ciò si sta male. Eppure si continuano a pubblicare grafici, disegni, particolarità, che vanno contro ogni buon senso e rispetto. Forse ciò viene fatto per sensibilizzare le coscienze, ma la famiglia è stata consultata su ciò?  Robe da film verrebbe da dire. Nei film si vedono scene simili, servizi deviati o meno che rapiscono qualcuno per un motivo specifico, lo torturano, non sempre lo uccidono, soprattutto se è Occidentale. Ma questo non è un film. E non è finito come nel film. Scomparso nel nulla il 25 gennaio, non in un giorno qualunque nell'Egitto dove la repressione è ordinaria. E' stato catturato nel giorno dell'anniversario della rivoluzione Egiziana. E ciò non è casuale. Così come non casuale è il suo ritrovamento, avvenuto nel bel mezzo del summit tra Italia ed Egitto.  Ed il 4 febbraio del 2016 il Ministero capeggiato dal

Un calabrese ha diritto di parlare di storia del confine orientale a Gorizia?

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C'era un tempo, soprattutto verso la seconda metà dello scorso secolo, dove in alcune città del Nord, penso a Torino ad esempio, non si affittavano case ai meridionali. Passano gli anni, ed il razzismo è mutato, scagliandosi non più contro i meridionali, ma contro gli stranieri, i non italiani. Il razzismo è una cosa becera, è una forma di discriminazione sociale, becera, che ancora esiste e che rischia, nuovamente, di ritornare anche contro i meridionali. Basta vedere quello che accade negli stadi, i cori vigliacchi contro i napoletani, giusto per fare un piccolo ma noto esempio. I calabresi hanno dato il sangue nella prima guerra mondiale, per conquistare queste terre. Nell'Italia meridionale ed in tutta la Calabria si perde il conto di quanti sono i parchi della Rimembranza o lapidi dedicate a conterranei maciullati per un fazzoletto di terra. Ma i meridionali hanno anche lottato nella resistenza.  Penso al mio conterraneo, di Vibo, Saverio Papandrea. Raggiunse in

Il caso della presunta "foiba" di Rosazzo, attenzione a non infangare l'ANPI e la resistenza

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A novembre 2015 scrivevo che la storia non la storia non la si scrive con gli omissis. Il Presidente della Lega nazionale, in merito alla sua ricerca sulla questione di Gorizia, come in parte finanziata anche dal Comune di Gorizia, rilevava che “verranno apportati ai documenti soltanto alcuni omissis relativi a nomi dei “colpevoli” perché non è intenzione della Lega Nazionale creare danno a chicchessia ma esclusivamente dare un contributo decisivo alla scoperta della verità storica”. Il riferimento è a chi avrebbe collaborato con l'Ozna. Documenti accessibili dal 1996 La storia non la si scrive con gli omissis. Così come la storia compiuta ed oggettiva non la si può scrivere per voce di una sola parte. Ogni parte ha una sua prospettiva, solo la diversità delle prospettive può aiutare ad arrivare non ad una memoria condivisa, ma almeno ad una oggettività fattuale storica. Parlare del dopo omettendo il prima, non è storia, ma politica. Parlare del prima senza parlare del do

Giorno del ricordo e caso di Gorizia: ci toglierete anche le sale ma non il diritto di parlare

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Ha fatto il giro della rete in fretta ed in furia il caso della revoca della sala da parte della Provincia di Gorizia. Decisione unilaterale del Presidente. Sala revocata a storici, studiosi, antifascisti che, muovendosi all'interno dei parametri della Legge sul giorno del ricordo, volevano parlare delle vicende complesse del confine orientale, e di tutto ciò che vi è connesso su questo giorno. Una delle cose che ha fatto più male, se non rabbia, è stato l'esempio posto in essere da parte del Presidente della Provincia di Gorizia, per giustificare e motivare la mancata concessione della sala: " È come se il giorno della memoria dell'olocausto concedessi una sala pubblica a chi lo nega".  Come se fossimo dei nazisti che negano l'olocausto. Ragionamento che si pone in linea con quello fatto dal Presidente della Lega Nazionale di Gorizia, quando ha scritto, a proposito di questo caso che:"Cosa penseresti di una conferenza di Casa Pound il 25 Aprile?