La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Nella scuola oltre un milione di dipendenti e per l'80% circa sono donne

Anno di riferimento 2014, nella scuola risultano un totale di 1.038.606 dipendenti, di cui 821.144 donne e 217.462 uomini. Sono solo 17.078 i lavoratori che hanno conseguito un titolo post laurea e sono quasi esclusivamente donne. Sono ben 448.928 i dipendenti della scuola ad essere laureati, 439.211 ad aver il titolo di licenza media superiore, e 130.592 ad aver ultimato la scuola dell'obbligo. 1.483 coloro che hanno conseguito una laurea breve. Dunque su un totale di 3.252.935 dipendenti nella Pubblica Amministrazione, la scuola è quella che svolge la parte da leone in tal senso. Interessanti anche i dati che riguardano la mobilità. La Scuola registra una mobilità in entrata pari quasi allo zero, ed è anche minima quella in uscita, rispetto a quello che accade nei diversi comparti della complicata macchina della PA.
L'analisi come pubblicata il 4 febbraio 2016 riguarda gli aggregati "personale stabile" (personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato comprensivo dei dirigenti a tempo determinato che ricoprono posizioni dirigenziali non riconducibili ad esigenze temporanee dell’amministrazione) e "altro personale" (docenti Scuola ed AFAM a tempo determinato con contratto annuale e con contratto fino al termine dell'attività didattica ed alcune particolari categorie di personale non pienamente riconducibili alla definizione standard di "lavoro pubblico" , come i direttori generali, i contrattisti, i volontari e gli allievi delle Forze armate e dei Corpi di polizia). Sono esclusi i lavoratori flessibili (tempo determinato, formazione lavoro, somministrazione) e i lavoratori socialmente utili.
Dunque, come già denunciato più volte, nella scuola esiste una condizione chiara ed inequivocabile di condizione di lavoro femminile. Ma di questa condizione se ne tiene realmente conto?
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