Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

Ecco come sarebbe avvenuta la distruzione di 33 mila fascicoli SIFAR, spiate più di 150 mila persone

Pochi giorni dopo la strage dell'Italicus, si avvierà la distruzione dei così detti fascicoli SIFAR. Uno schedario immenso, acquisito in modo illegittimo, con il quale si sono prese informazioni dettagliate su una marea di persone, dal sindacale, al politico, al militare, al giornalistico ecc, tra il 1956 ed il 1966. I fascicoli in totale erano 40.331. In un registro di protocollo  erano stati a suo tempo iscritti in ordine progressivo i nominativi degli intestatari di fascicoli man mano che gli stessi venivano impiantati. 
Da tale registro erano rilevabili  i nominativi sia dei titolari di fascicoli riconosciuti illegittimi dalla Commissione d'inchiesta esaminatrice, e conseguentemente distrutti(33.092),sia dei titolari di fascicoli ritenuti legittimi dalla predetta Commissione e quindi  conservati agli atti(7.239).

Il 9 agosto del 1974 alle ore 8.30, come si legge nella bozza di verbale, redatta da alcuni componenti della commissione nominata dal Sig. Ministro della Difesa, avrà inizio l'operazione relativa all'incenerimento dei fascicoli dell'ex SIFAR ritenuti illegittimi dalla commissione BEOLCHINI. I componenti della Commissione nominata dal Ministro della difesa, che assisteranno alle operazioni di distruzione saranno: l'onorevole Guadalupi, il senatore Garavelli, il tenente.gen. Santacroce, il dott. Caccioppoli, il dott. Barbato, il col. Siracusa. 
Entrati nel locale munito di serratura di sicurezza, sito al piano terra della palazzina n.4 del comprensorio militare di Forte Braschi, sede del Reparto "D" dove è custodito il materiale congelato si rinvenivano 10 armadi corazzati Sarmet 258 " in cui sono sistemati 10.384 raccoglitori contenenti, complessivamente 16.884 fascicoli intestati a singole persone.7.458 atti non nominativi e n° 68 pacchi sigillati contenenti minute di atti. Inoltre sopra gli armadi corazzati sono sistemati altre 230 raccoglitori sigillati contenenti n° 16.208 fascicoli intestati a singole persone per cui il totale dei fascicoli intestati ascende complessivamente a 33.092". Dopo la constatazione si è provveduto a mezzo di personale dell'Arma dei Carabinieri in servizio al S.I.D. a sistemare i raccoglitori ed i pacchi sigillati in apposite scatole di cartone che, in presenza dei membri della Commissione " sono state chiuse con nastro adesivo e caricate su autocarri. Questi scortati da personale dell'Arma dei Carabinieri in servizio al SID hanno trasportato tutto il materiale all'inceneritore dell'aeroporto di Fiumicino".
Pertanto, l'intera documentazione viene raccolta a cura dell'Arma dei Carabinieri in 195 contenitori di scatole di cartone, chiuse con nastro adesivo e caricate su appositi mezzi. Le operazioni sono durate sino alle 9.15 del 10 agosto del 1974.
A conclusione della relazione, si legge la seguente nota: "il Sig. Ministro, informato, ha manifestato viva soddisfazione per come è stata condotta l'operazione. Farà pervenire una nota di compiacimento, possono essere inoltrate proposte di premio per il personale".Come avrebbero effettuati i controlli sui fascicoli del mistero destinati alla distruzione?
A campione, sulle "singole schede di riferimento e relativa corrispondenza dei numeri, nominativi, argomenti con i relativi fascicoli".
Non sono stati controllati, dunque, tutti i fascicoli. Alle dette relazioni, poi, sono state allegate diverse foto, che vorrebbero provare l'avvenuta distruzione dei detti fascicoli SIFAR.


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