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Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Fondo d'istituto ridotto in modo drastico, ed alcune scuole dicono no alle commissioni

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L'anno scolastico 2013/2014, per i tagli complessivi che ha caratterizzato, su tutti i fronti, il settore della scuola, è certamente il peggiore in assoluto. Ti capita di partecipare a diverse assemblee sindacali, convocate a marzo per discutere di contratto integrativo, verrebbe da dire, ma come, a marzo si deve ancora sottoscrivere il contratto integrativo d'istituto? Sì. I motivi sono ovvi, non si conoscevano le risorse disponibili a settembre, e grazie anche alla riforma Brunetta e ad una giurisprudenza che pian piano si sta consolidando, alle rsu hanno  sottratto  molte competenze, ed una delle poche rimaste in vita, ad oggi almeno, è quella relativa alla contrattazione sul FIS. Gli organi collegiali, nonostante le premesse e gli insegnamenti dell'anno scorso, hanno deliberato, ad inizio anno, attività programmatiche ed aggiuntive, come se tutto fosse nella norma. Sono stati inseriti nei POF progetti, sono state deliberate commissioni, funzioni aggiuntive, indi...

Spending review togliere al pubblico per dare al privato

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Obiettivo? 32 miliardi di euro da conseguire entro il 2016. Lo scopo? Condurre l'Italia al livello medio europeo. Come? Abbassando la tassazione sul lavoro. Insomma si taglierà nel pubblico per incentivare il privato. Certo, è vero che vi sono sprechi che ben hanno rispecchiato il sistema clientelare che ha retto sia la prima che la seconda Repubblica. E' vero che andrà rivisto il sistema delle province, io per esempio sarei favorevole anche all'accorpamento delle Regioni, salvaguardando quelle a Statuto speciale, accorperei quelle più piccole ed abolirei tutte le province ma salvaguarderei invece il sistema dei Comuni. Ma il vero punto della questione sono i servizi pubblici, il lavoro e le condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici. Tagliare nel pubblico per dare ai privati, alle aziende, significa incidere, ancora ed ancora, sui diritti già lesi del dipendente pubblico. Imporre nuovi obblighi contrattuali, ridurre gli stipendi, bloccare l...

Tagli delle province, si rischia la chiusura delle scuole

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--> La Corte Costituzionale doveva pronunciarsi a breve sul ricorso di ben otto Regioni italiane che contestavano la legittimità costituzionale del decreto Salva Italia sulle disposizioni relative al destino, scritto, delle Province. Una pronuncia che è stata rinviata probabilmente per la complessità della materia e per il carattere strettamente politico della stessa. Ma le province non ci stanno. Gestiscono oltre 5000 edifici scolastici, più di 115 mila classi, hanno la responsabilità della tutela dell'integrità psicofisica di oltre due milione di studenti e migliaia di lavoratori, e minacciano, a causa dei tagli come imposti dal Governo centrale, la chiusura anticipata delle scuole a causa della impossibilità di pagare il costo del riscaldamento. Scuole insicure, scuole precarie, e come sempre chi paga e rischierà di pagare il tutto è la comunità scolastica. Il diritto allo studio è un diritto relativo e non assoluto e ciò trova conferma nell'iniz...

Il caso docenti idonei ad altri compiti e la discriminazione sociale

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Nella scuola pubblica statale italiana si rileva, con riferimento al personale scolastico, una percentuale altissima di lavoratori appartenenti al sesso femminile. Qualcuno in passato ha, in via provocatoria, sostenuto la necessità di avviare un processo di quota azzurra, volto a ridurre questa sorta differenza di genere. La scuola ha una peculiarità particolare, è richiesta una sensibilità sociale che difficilmente è riscontrabile nell'ambito maschile, e certamente la scuola rappresenta un punto di avanzamento sociale importante in tale caso, se di caso trattasi, poiché nel resto della società, siano luoghi di lavoro privati che pubblici, per non parlare della politica, la presenza di lavoratrici o politici di sesso femminile è altamente insufficiente. Quindi io difendo questa presenza, una presenza che deve essere però tutelata. Purtroppo gli ultimi interventi cantierati dal governo, ed in qualche modo, grazie alla lotta dei Cobas e docenti, ritardati nell'a...

Scuola: il bluff del registro on line

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Ricordate le grandi innovazioni tecnologiche per la scuola rivendicate dal Governo con la spending review? Il testo del DL 6 luglio 2012 n.95 convertito dalla legge 7 agosto 2012 n.135 al Titolo secondo specifica in sostanza che “ Le istituzioni scolastiche ed educative redigono la pagella degli alunni in formato elettronico " e " i docenti adottano registri on line e inviano le comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico. Soffermandoci in particolar modo sulla questione registro on line , secondo questo testo di Legge, a a decorrere dall’anno scolastico 2012-2013 le istituzioni scolastiche e i docenti adottano registri on line e inviano le comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico. Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca , sempre in base al dettato normativo, predispone entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto un Piano per la demateriali...

Consiglio dei Ministri del 24 agosto 2012 e la scuola

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Su sei pagine di comunicato stampa che tendono ad illustrare i provvedimenti adottati dal Governo nel Consiglio dei Ministri del 24 agosto 2012, ben quattro sono dedicate al settore scolastico.   Mentre nelle aule governative si decide quello che dovrebbe essere il futuro della scuola, i docenti idonei ad altri compiti con i Cobas Scuola, nella stessa giornata, realizzano ben due presidi ed una protesta che giungerà sin dentro l'atrio del Ministero dell'Istruzione. Chiedevano l'incontro con un funzionario per avere notizie sul loro futuro, ma sembra che  il funzionario abbia declinato l'improvviso invito e richiesta di incontro. L'agenzia di stampa ASCA rende noto che si è realizzato anche un  blitz dei Cobas, alla galleria Colonna, davanti a Palazzo Chigi, poco prima dell'inizio del Consiglio dei ministri contro i decreti attuativi della spending review . Una notizia censurata da tutti i media.  Già, perchè la lotta non deve diventare notizia, il su...

Spending review quando il pubblico agisce per il profitto privato, il caso geomatica

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Quello che ora evidenzierò non è nulla di stravolgente e di sorprendente, è una semplice norma, proposta al Senato dal gruppo PD ed approvata in via definitiva nel testo della nota spending review. Una norma che riguarda un settore in espansione, ove ruotano interessi economici rilevanti che riguardano alcuni importanti gruppi aziendali anche italiani che, in alcuni casi, hanno avuto commissionati progetti e lavori da importanti organismi internazionali. Di cosa parlo? L'articolo 23 comma 12 ‐ quaterdecies della spending review afferma testualmente, quanto ora segue: Per sostenere lo sviluppo delle applicazioni e dei servizi basati su dati geospaziali e per sviluppare le tecnologie dell'osservazione della terra anche a fini di tutela ambientale, di mitigazione dei rischi e per attività di ricerca scientifica, tutti i dati e le informazioni, acquisiti dal suolo, da aerei e da piattaforme satellitari nell'ambito di attività finanziate con risorse pubbliche, ...

Pagelle online e registri online? Quando la fantascienza diventa legge

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La fantascienza avrebbe come tema fondamentale l'impatto di una tecnologia per esempio sull'essere vivente e sulla società. La pagella online, i registri online, erano già innovazioni normate dai precedenti Ministri quale Brunetta e Gelmini, e questo governo, con la spending review, ponendosi in piena continuità con il precedente governo, altro non realizza e riprende quanto già normato e poco applicato. Parlo di fantascienza perchè chi conosce la scuola, chi vive la scuola, chi partecipa attivamente ai processi di edificazione di una scuola degna di tal nome, è ben consapevole che non bastano due norme per rivoluzionare il funzionamento della burocrazia della e nella scuola e  visto il tentativo di rendere come obbligatorie delle disposizioni figlie di una idea altamente tecnologica in un Paese arretrato come il nostro, come si può non ricondurre tale situazione in qualche trama di un romanzo di fantascienza? Le scuole sono prive di ogni risorsa, salvo al...

Spending review aumento tasse del 20% per studenti universitari stranieri e fuori corso

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Il decreto della spending review è complesso, di non facile lettura, e spesso gli articoli ivi contenuti creano discussione solo quando un Ministro della Repubblica tende a commentare qualche disposizione. Ora è il momento della questione tasse universitarie. L'articolo 7 comma 42 del decreto appena citato in poche righe prevede una disposizione che colpirà direttamente due categorie di studenti, gli studenti fuori corso e gli studenti non comunitari. Infatti, tale norma, modifica il r egolamento recante disciplina in materia di contributi universitari andando a colpire direttamente due categorie studentesche che meriterebbero tutela e non l'esclusione dal percorso universitario, perché l'incremento della maggiorazione delle tasse universitarie per coloro che non saranno in regola con gli esami e dunque oltre il normale corso ordinario di laurea o colpire gli studenti non comunitari è atto a dir poco indicibile. Oltre che essere discriminatoria questa d...

La spending review ovvero la cessione della Sovranità al mercato

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Il Consiglio dei Ministri numero 38 passerà alla storia come un Consiglio dei Ministri che con comunicati stampa addirittura bis, ha realizzato una riforma strutturale dello Stato semplicemente perché ciò veniva richiesto dagli investitori internazionali. Ovvero questo Consiglio dei Ministri segna il formale passaggio della consegna della sovranità del nostro Paese al mercato. Perché dico ciò? Semplicemente perché ciò viene espressamente, quasi come una sorta di linguaggio in codice, scritto nella relazione di accompagnamento della spending review . La riduzione della spesa non incide in alcun modo sulla quantità di servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni a favore dei cittadini ma mira a migliorarne la qualità e l’efficienza. Stimola, così, la crescita e la competitività del Paese, in linea con le best practices europee e con le sollecitazioni degli investitori internazionali Queste poche righe dovrebbero sollevare le masse, l'opinione pubblica, do...

Pubblicati i primi dati utili per lo spending review anche per la Scuola

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Nel sito del Senato della Repubblica il Servizio del Bilancio nel mese di maggio ha pubblicato, nella serie "Elementi di documentazione", un dossier su "L'analisi del bilancio dello Stato per il 2012 ai fini del processo di spending review ".    Il termine spending review, di cui tanto si è sentito parlare in questi mesi, in realtà  è stato avviato  in Italia in via sperimentale dalla legge finanziaria per il 2007 (articolo 1, comma 480),infatti come si legge nelle pagine del documento che ora si commenta, si specifica che l'esperimento relativo al programma è iniziato nell'aprile 2007, su indicazione del Presidente del Consiglio, allorché sono stati individuati cinque Ministeri da sottoporre ad un processo di revisione della spesa - Giustizia, Interno, Istruzione, Infrastrutture e Trasporti - che rappresentano insieme circa il trenta per cento del totale della spesa corrente dello Stato (al netto degli oneri per interessi e di altre partite ...