Nel sito del Senato della Repubblica il Servizio del Bilancio nel mese di maggio ha pubblicato, nella serie
"Elementi di documentazione", un dossier su "L'analisi del bilancio
dello Stato per il 2012 ai fini del processo di spending review".
Il termine spending review, di cui tanto si è sentito parlare in
questi mesi, in realtà è stato avviato in Italia in via
sperimentale dalla legge finanziaria per il 2007 (articolo 1, comma
480),infatti come si legge nelle pagine del documento che ora si
commenta, si specifica che l'esperimento relativo al programma è
iniziato nell'aprile 2007, su indicazione del Presidente del
Consiglio, allorché sono stati individuati cinque Ministeri da
sottoporre ad un processo di revisione della spesa - Giustizia,
Interno, Istruzione, Infrastrutture e Trasporti - che rappresentano
insieme circa il trenta per cento del totale della spesa corrente
dello Stato (al netto degli oneri per interessi e di altre partite
finanziarie) e poco più di un quarto della spesa in conto capitale.
Ciò dimostra ancora una volta che ciò che viene fatto passare
come elemento innovativo in realtà non lo è, il problema è l'uso
che può derivarne dallo spending review e purtroppo quando passano
nel silenzio ed in via sperimentale norme che poi andranno ad
incidere sulla quotidianità come vissuta da tutti noi, si urla allo
scandalo solo quando tale processo non lo si può più fermare ed
inizia a produrre i suoi inevitabili effetti.
Sempre nel documento si legge che al fine di fornire una visione
di insieme delle risorse destinate nel bilancio dello Stato alle
attività pubbliche, viene proposta un'analisi degli stanziamenti
autorizzati per gli anni 2012-2014, finalizzata a descrivere i
principali ambiti di intervento in cui operano i ministeri.
Mi soffermerò ora nel settore Istruzione ed Università, che dopo
quello dell'economia e lavoro e politiche sociali, con i suoi
44.316.895 di spese complessive, risulta essere uno dei Ministeri più
costosi per le casse dello Stato, a fronte di un totale di
282.805.718 come spesi da tutti i Ministeri interessati dal
monitoraggio.
Le cifre come riportate vengono indicate, per la lettura, in migliaia di euro.
La sezione I (Stanziamenti per il triennio 2012-2014, articolati
per ministeri, missioni e macroaggregati) presenta una serie di
tabelle che, relativamente al triennio 2012-2014, espongono per
ciascun ministero (nella sua articolazione per missione) l'evoluzione
degli stanziamenti di competenza e le rispettive variazioni
percentuali annuali.
Per esempio nella voce funzionamento emergono le seguenti
previsioni di stanziamento:
L'Italia in Europa e nel mondo 6.627.490 per il 2012, 6.467.591
per il 2013, 6.315.332 per il 2014;
Ricerca e innovazione 7.502.813, per il 2012, 456.626, per il
2013, 424.032 per il 2014;
Istruzione scolastica 40.436.127 per il 2012, 40.179.877 per il
2013, 39.842.494.925 per il 2014;
Istruzione universitaria 444.520.149 per il 2012, 441.504.201 per
il 2013; 438.362.828 per il 2014;
Alla voce Interventi:
Ricerca e innovazione 45.368.198 45 per il 2012, 368.198 45. per
il 2013; 368.198 per il 2014;
Istruzione scolastica 274.916.269
per il 2012; 284.810.255 per il 2013; 284.810.255 per il
2014;
Istruzione universitaria 85.534.950 per il 2012; 65.534.950
per il 2013; 65.534.950 per il 2014;
Alla voce Spese e capitali:
Ricerca e innovazione 1.936.212.423 per il 2012;
1.914.212.423 per il 2013; 1.914.212.423 per il 2014;
Istruzione scolastica 1.876.953 per il 2012; 11.260.406 per il
2013; 11.260.406 per il 2014;
Istruzione universitaria 43.967.842 per il 2012; 44.215.252
per il 2013; 44.215.252 per il 2014;
La sezione II (Stanziamenti per l'esercizio 2012,
articolati per ministeri, missioni, programmi e macroaggregati)
riporta un'analisi relative al bilancio di previsione per il solo
esercizio 2012, in cui le informazioni vengono organizzate per
ciascuno stato di previsione, in modo tale da esaminare gli
stanziamenti di competenza dei ministeri secondo diverse dimensioni.
Le voci che prevedono stanziamenti più consistenti sono state
evidenziate con dei cerchi.
Tra queste emergono:
Istituzioni scolastiche non statali stanziamenti pari a
269.196 per il Sostegno alla scuola paritaria
Istruzione prescolastica un totale di 4.183.575 per il
funzionamento e la conduzione di istituti scolastici statali
materni e insegnamento e Formazione docenti per alunni portatori di
handicap;
Istruzione primaria un totale di 13.202.452 per la
Conduzione di istituti scolastici statali primari e insegnamento
(Funzionamento) e Formazione docenti per alunni portatori di handicap
(Interventi)
Istruzione secondaria di primo grado un totale di
8.969.756 per la Conduzione di istituti scolastici statali di
primo grado e insegnamento (Funzionamento); Formazione docenti per
alunni portatori di handicap (Interventi)
Istruzione secondaria di secondo grado un totale di 13.800.078 per la
Conduzione di istituti scolastici statali di secondo grado e
insegnamento (Funzionamento); Formazione docenti per alunni portatori
di handicap (Interventi)
Realizzazione degli indirizzi e delle politiche in ambito
territoriale in materia di istruzione un totale di 186.566 per
Spese per il funzionamento generale degli uffici (Funzionamento)
Sottolineo che per la Ricerca per la didattica è
previsto un totale di 3.451 per le Attività
dell'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di
Istruzione e di Formazione (INVALSI)- Agenzia per lo Sviluppo
dell'Autonomia
Da ciò emerge che gli stanziamenti più corposi hanno
riguardato, nel settore dell'Istruzione, la conduzione di istituti scolastici, l'insegnamento, la formazione docenti per
alunni portatori di handicap, nonché le spese sostenute per le scuole
paritarie.
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