La fantascienza avrebbe
come tema fondamentale l'impatto di una tecnologia per esempio
sull'essere vivente e sulla società.
La pagella online, i
registri online, erano già innovazioni normate dai precedenti
Ministri quale Brunetta e Gelmini, e questo governo, con la spending
review, ponendosi in piena continuità con il precedente governo,
altro non realizza e riprende quanto già normato e poco applicato.
Parlo di fantascienza
perchè chi conosce la scuola, chi vive la scuola, chi partecipa
attivamente ai processi di edificazione di una scuola degna di tal
nome, è ben consapevole che non bastano due norme per
rivoluzionare il funzionamento della burocrazia della e nella scuola
e visto il tentativo di rendere come obbligatorie delle disposizioni figlie di una idea
altamente tecnologica in un Paese arretrato come il nostro, come si può non
ricondurre tale situazione in qualche trama di un romanzo di
fantascienza?
Le scuole sono prive di
ogni risorsa, salvo alcuni rari, anzi rarissimi casi, i computer
sono inesistenti.
Lì ove esistenti, sono pochi e non moderni, e
certamente in numero ridicolo per consentire la realizzazione di
quanto nuovamente disposto dal governo per non parlare del fatto che
esisterebbero ancora Uffici scolastici territoriali,almeno come indicato sul sito ufficiale del MIUR (
http://www.istruzione.it/web/istruzione/siti_csa) senza siti internet
come Gorizia, Isernia, Ragusa.
In realtà, solo Gorizia ad oggi è senza sito internet, ed il fatto che questi dati non siano stati aggiornati nel sito ufficiale del Ministero e che Goriza sia ancora senza sito internet, lascia ben intendere di come funzionano le cose in questo MalPaese.
E se pensiamo che il
tutto deve essere realizzato senza nuovi o maggiori oneri a carico
della finanza pubblica, allora è ben chiaro di cosa si parla.
Come applicare la pagella
online ed il registro online?
Semplice.
Costi zero per lo Stato
ma non per i lavoratori e le famiglie.
Saranno i docenti che da
casa con il loro PC privati rischieranno di lavorare, ancora una
volta, senza riconoscimento economico alcuno e ribadisco con uno
strumento privato.
Le famiglie?
Dovranno provvedere a
comprare un Pc, ovvio.
Esiste però la via di
mezzo.
Una via che sembra essere
inevitabile per come funziona la presente società.
L'intervento del capitale
privato.
Un bello sponsor nelle
scuole, un computer per tutti i docenti nelle scuole oppure a prezzo
scontato e agevolato anche per le famiglie ed il gioco è fatto.
Con ciò non voglio
affermare la mia preclusione verso l'innovazione tecnologica, ma
evidenziare l'esistenza di un problema .
E' come provvedere ad
arredare una stanza vuota di proprietà statale. Lo Stato acquista le mura, ma gli arredi,
per rendere vitale e funzionale la stanza, devono essere a carico di
chi lavora in quella stanza, di chi con le proprie idee, emozioni e
sentimenti riempe ogni giorno quelle mura.
Un Stato sociale degno di
tal nome, non scaricherebbe questi costi sui lavoratori o sulle
famiglie, si comporterebbe in senso contrario.
Ma così non è.
Queste norme,
inapplicabili per lo stato presente delle cose, dunque perché
possano oggi trovare affermazione, con le risorse inesistenti o
scarse a disposizione delle Istituzioni scolastiche, devono per forza
di cose essere ricondotte nella via del solito profitto.
Sì è un modo per fare
entrare il capitale privato nella scuola pubblica.
Sì è un modo per fare
lavorare di più i docenti senza riconoscimento alcuno e da casa.
Sì è un modo per fare
spendere più soldi alle famiglie ed incentivare il consumismo sotto la veste dell'utilitarismo sociale.
Sì è un modo beffardo per creare profitto.
Ecco cosa si cela dietro
la inapplicabile rivoluzione delle pagelle online e registri online
con la situazione oggi esistente.
Credo che inserire materiale online da casa con il proprio personal computer sarà caldamente sconsigliato dal Garante per la privacy.
RispondiEliminaSituazione tipica: un/un'insegnante seduto/a sul divano che inserisce dati sensibili usando un computer accessibile da tutti in famiglia, collegato con G+, fb e varie cloud, protetto da un antivirus free non aggiornato da due anni e magari con l'inquilino del piano di sopra che si sta succhiando banda dal modem wireless perché ha individuato la pass con un banale software?
Accettereste una cosa simile da un medico con le vostre cartelle cliniche, da un bancario con le vostre operazioni di banca o da un impiegato postale con le vostre bollette?
Nelle poche scuole che conosco, i computer adatti a fare queste cose sono solo quelli di segreteria.
Non credo che per mettere dati sensibili online si possa usare il sito della scuola: orrore, più o meno per gli stessi motivi detti sopra!
Credo che sia necessario un data server a regola d'arte unico per tutta l'Italia.
Altrimenti, dovunque Peppone vada a vivere, per sapere se suo nipote, il 15/12/2012 era entrato in ritardo dovrà collegarsi al sito della scuola elementare di Brescello? Che magari, in seguito a un accorpamento sarà fusa con la scuola di Nuoro?
La soluzione perfetta a tutti questi problemi si trova nei film di Star Trek.
Non ho mai visto nessuno usare un foglio di carta, neanche al gabinetto.
Usano quegli ebookreader con la batteria sempre carica. In ogni istante si sa dove sono perché hanno una spilla wireless sul petto che, con una piletta a bottone trasmette dati anche a 100.000 km di distanza.
Basta, dai, mi fermo qui.