Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Consiglio dei Ministri del 24 agosto 2012 e la scuola

Su sei pagine di comunicato stampa che tendono ad illustrare i provvedimenti adottati dal Governo nel Consiglio dei Ministri del 24 agosto 2012, ben quattro sono dedicate al settore scolastico. 

Mentre nelle aule governative si decide quello che dovrebbe essere il futuro della scuola, i docenti idonei ad altri compiti con i Cobas Scuola, nella stessa giornata, realizzano ben due presidi ed una protesta che giungerà sin dentro l'atrio del Ministero dell'Istruzione. Chiedevano l'incontro con un funzionario per avere notizie sul loro futuro, ma sembra che  il funzionario abbia declinato l'improvviso invito e richiesta di incontro.
L'agenzia di stampa ASCA rende noto che si è realizzato anche un  blitz dei Cobas, alla galleria Colonna, davanti a Palazzo Chigi, poco prima dell'inizio del Consiglio dei ministri contro i decreti attuativi della spending review.
Una notizia censurata da tutti i media. 
Già, perchè la lotta non deve diventare notizia, il subire le volontà del sistema invece si.
''Protestiamo contro la spending review - ha spiegato Anna Grazia Stammati, membro dell'Esecutivo Nazionale dei Cobas (Comitati di Base della Scuola), in piazza insieme al gruppo di manifestanti - e anche le misure che presentano oggi, le assunzioni che annunciano sono un bluff, si tratta solo del normale turn-over''.
Intanto i docenti idonei ad altri compiti lottano, sono  migliaia di lavoratori che vogliono difendere sia il loro futuro che quello di una scuola pubblica che a parer mio andrà edificata ex novo. Ma si battono anche per la salvaguardia delle biblioteche che in sostanza rischierebbero, nelle scuole, la chiusura qualora dovesse trovare attuazione il trasferimento d'ufficio da docente idoneo ad altri compiti utilizzato prevalentemente come bibliotecario, ad ATA, ed il tutto in palese violazione del contratto collettivo integrativo nazionale vigente.
Nelle stesse ore altri burocrati invece decidono a tavolino quello che dovrà avvenire nei prossimi mesi nella scuola pubblica italiana.
Sono stati esaminati ed approvati 4 decreti presidenziali in tema di pubblica istruzione.
Il primo decreto, su proposta del Ministro dell’istruzione, università e ricerca, riguarda l’istituzione e la disciplina del Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione delle istituzioni scolastiche e formative, comprese le scuole paritarie, definendone finalità, struttura e modalità di funzionamento.
Si esalta a parole l'autovalutazione delle scuole, in collaborazione con il solito Invalsi e gli ispettori.
I docenti sono avvisati, i collegi docenti anche. L'ispezione è in agguato.
Tante parole vengono dedicate a cosa sarebbe il sistema di valutazione, come quasi una sorta di pratica di auto-convincimento sulla validità di un sistema destinato a fallire in partenza, perché la scuola ha delle peculiarità così rilevanti che nessun sistema di valutazione potrà mai essere introdotto senza ledere la libertà d'insegnamento e la stessa autonomia della scuola e degli organi collegiali che rischiano di divenire soggetti ratificanti le volontà governative e non soggetti predisposti all'autogoverno della scuola.

I successivi tre decreti, autorizzano il MIUR ad assumere a tempo indeterminato, a partire dall’anno scolastico 2012-2013 dirigenti scolastici, personale docente, personale tecnico-amministrativo e direttori amministrativi.
In particolare, per quanto riguarda il comparto Scuola, le assunzioni di dirigenti scolastici e di docenti e personale educativo – che dovranno essere effettuate entro il 31 agosto 2012, riguardano:
- 1.213 unità di dirigenti scolastici;
- 134 trattenimenti in servizio di dirigenti scolastici, solo per l’anno scolastico 2012/2013 (si ricorda che i trattenimenti in servizio sono da considerare, sotto l’aspetto finanziario, assimilabili a nuove assunzioni);
- 21.112 unità di personale docente ed educativo.
Per quanto concerne invece il comparto dell’Alta formazione artistica musicale e coreutica le assunzioni garantiranno le esigenze di funzionalità delle Accademie e dei Conservatori di Musica. Si tratta di:
- 60 docenti di I e II fascia, per incarichi di insegnamento;
- 280 unità di personale tecnico-amministrativo (di cui 149 assistenti amministrativi e 131 coadiutori);
  • 3 unità di direttore amministrativo – EP/2 (mobilità intercompartimentale)
Numeri e cifre che si rivolgono ad una platea enorme, perché enorme è il precariato nella scuola, destinato a crescere grazie anche ai TFA, numeri e cifre che creano anche illusione perché di illusione trattasi essendo lavoratori che tenderanno a sostituire solo una parte di tutto quel personale scolastico che è andato in pensione. Altro che nuove assunzioni. Non si deve dimenticare che nella scuola si dovranno attuare tagli, ancora tagli, per rispettare quel vincolo del pareggio di bilancio che il governo vuole raggiungere in soli due anni e non dimentichiamo l'articolo 81 e 97 comma 1della Costituzione che inizierà a manifestare i suoi effetti proprio alla scadenza di questi due anni, ovvero dal 2014, insomma il bastone sarà dato dal pareggio di bilancio, la carota dall'effetto annuncio che un giorno si realizzerà un concorso degno di tal nome e che una volta superato, in qualche tempo non chiaro, incerto, forse, tu lavoratore precario, verrai assunto.



Marco Barone

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