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Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Andare avanti con il passo del gambero..c'erano una volta i bunker della guerra fredda e GLADIO

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L'organizzazione GLADIO fu voluta non tanto dalla NATO ma dagli americani per costituire un gruppo paramilitare, clandestino e incostituzionale, di migliaia di persone, prevalentemente civili, pronto ad intervenire in caso di invasione da parte dei comunisti jugoslavi od eventualmente sovietici. Come la storia ha insegnato non ci fu alcuna invasione, ma i rapporti tra pezzi di GLADIO e la strategia della tensione rimangono una delle pagine più nebulose della storia repubblicana italiana su cui probabilmente non ci sarà mai piena verità. Collisioni tra massoneria, servizi deviati, neofascisti, con l'obiettivo unico di non consentire l'avanzata del comunismo in Italia ed in Europa, perchè Stay Behind era presente ovunque non solo in Italia, ma quello che accadde in Italia non ebbe eguali nel resto d'Europa.    Attraversando il Carso, devastato dalle trincee, può capitare di imbattersi anche in  alcuni bunker della guerra fredda che dovevano essere utilizzati per cercare d...

Discriminare i russi, non ci renderà migliori di chi ha invaso l'Ucraina

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La guerra è guerra, si dice. Ogni regola, ogni logica, salta, informazione e propaganda si mescolano, e tutta l’erba diventa un solo fascio. Così è quello che sta accadendo ora contro molti cittadini russi che pagano per il solo fatto di essere russi, sulla propria pelle, ingiustizie e discriminazioni, che rimarranno nel tempo. Indelebili o meno sarà la storia a dirlo. Semplicemente è ingiusto, inaccettabile, discriminatorio e fomenta anche razzismo, escludere, bandire, isolare, non invitare, eliminare, i russi, solo perché russi. Dalla cultura, allo sport, dall’arte, alla musica, presente e passato, uniti dall’omologazione dell’esistente che vuole vedere nei russi una sorta di nazismo del terzo millennio e in quanto tale da bandire da ogni dove. Qui non è in discussione la condanna all’invasione criminale posta in essere dal dittatore Putin. Ma il modo con il quale l’Occidente sta generalizzando l’odio e l’intolleranza contro chi non ha colpa alcuna se non quella di e...

Dopo il muro di Berlino, il muro di Kiev

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La guerra fredda ebbe origine a Trieste, con la questione triestina, con il mondo che non voleva fare una terza guerra mondiale per quella fetta di terra del confine orientale italiano, ma lo scontro tra blocco Occidentale e quello Sovietico, fu ad un passo. La situazione nel confine orientale mutò grazie alla rottura storica tra Tito e Stalin, che comportò la trasformazione della Jugoslavia in uno Stato socialista cuscinetto e lo spostamento della tensione sul blocco tedesco che porterà alla realizzazione del muro di Berlino. L'ultimo muro a cadere in Europa fu quello però tra Gorizia e Nova Gorica, nel 2004, con l'entrata in Europa della Slovenia. Il mondo, intanto, ne ha vissute di cotte e di crude, dalla fine della seconda guerra mondiale, fino alla disgregazione della Jugoslavia, guardando ai fatti europei. Con l'operazione speciale russa in Ucraina, diventata invasione, si sta delineando un nuovo muro, quello di Kiev. Se poi sorgerà materialmente o meno lo scopriremo ...

Il mondo non farà una terza guerra mondiale per l'Ucraina

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La Russia ha conquistato l'Ucraina con una facilità disarmante. La difesa militare ucraina è stata inconsistente. L'invasione russa, che loro chiamano operazione speciale, ha sorpreso un pò tutti per la sua portata, tanto che neanche nella stessa Ucraina la credevano possibile. I ripetuti allarmi lanciati dagli USA non sono stati presi sul serio. La vicenda delle prove delle armi chimiche inventate per la guerra in Iraq ha lasciato il segno. Degli USA il mondo non si fida più. Eppure questa volta avevano ragione. In Ucraina, che da tempo nel Donbass si finanziano e sostengono milizie nazifasciste, con un conflitto che da 8 anni ha procurato 14 mila vittime, ignorate dai più, si aspettavano forse una risposta militare da parte della NATO. Non c'è stata. C'è stata quella economica, quella politica, quella diplomatica, non quella militare. Il mondo non vuole affrontare una terza guerra mondiale per Kiev. Un territorio che è giusto mantenere neutrale, né di qua, né di là, c...

Non c'è neanche più la guerra fredda di una volta, iniziata a Trieste e finita a Berlino, in una società senza più ideologia e con il movimento pacifista superato dalla storia

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  Il mondo sta conoscendo, dopo diversi bluff, che hanno fatto pensare che nulla potesse mai accadere tra Occidente ed Oriente, sul fronte dello scontro militare, il periodo più teso dalla crisi missilistica di Cuba. Quanto accaduto tra USA e Corea sotto la guida di Trump fu un nulla rispetto ai dispetti che si stanno facendo NATO e Russia sul teatro ucraino, con l'Europa che mostra ancora una volta la sua inconsistenza a livello politico. La guerra fredda iniziò a Trieste, con la questione di Trieste, il blocco comunista, contro quello capitalista. Poi, dopo la disgregazione dell'Unione Sovietica, la caduta del muro di Berlino, la fine del comunismo, nel mondo, in sostanza, la guerra fredda ideologica tra i due blocchi è venuta meno, ma non la NATO. NATO che oggi, con la crisi Ucraina, ha riscoperto probabilmente una propria ragione di difendere la sua esistenza, in una società armata in modo imponente e dove Russia e blocco NATO si fronteggiano non più per ragioni ideologiche...

Rischio guerra Russia/Nato: creare da subito corridoi umanitari per i civili

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I media internazionali stanno dedicando enorme spazio alla crisi Ucraina, contrariamente da quello che sta accadendo, in modo sorprendente, tolta forse qualche rara eccezione, in Italia. La situazione è ad alta tensione, la più alta tensione che si registra nel mondo dai tempi dei missili di Cuba. La NATO, ergo gli USA, se fossero realmente convinti di un piano di invasione russo, probabilmente avrebbero mobilitato centinaia di migliaia di uomini, migliaia di mezzi militari, non poche unità. La questione della propaganda è fondamentale, e a livello comunicativo oramai nel mondo è passato il messaggio che i russi sono pronti ad invadere Kiev. In qualsiasi momento. Nonostante le continue smentite dei russi. D’altronde anche Hitler diede rassicurazioni che poi come è ben risaputo vennero disattese facendo precipitare il mondo nella seconda guerra mondiale. Intanto, i Paesi europei cercano di mettere in sicurezza il proprio personale, mentre i civili, rischiano ...

La NATO ha ritrovato una ragione di esistere grazie alla Russia in un mondo che continua ad armarsi all'impazzata

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L'umanità ha quasi sempre fatto rima con guerra. Guerra e società umana camminano insieme, magari ci sono state epoche caratterizzate da periodi di tregua, come quella che sta vivendo l'Europa da alcuni decenni, ma nel mondo, guerre piccole, dimenticate magari dai media, o più grandi a livello di impatto ci sono sempre state e continueranno ad esserci fino a quando la nostra società fonderà l'equilibrio del potere attraverso le armi. Vero è che oggi le guerre si combattono anche con altri strumenti, forse pur più incisivi delle tradizionali armi, come quelle finanziarie, che possono destabilizzare intere economie, democrazie, e favorire rovesciamenti di potere. Ma nella società di questo nuovo secolo, si continua ad armare il mondo, con un mercato mondiale di armi di circa 80 miliardi. E neanche a dirlo quasi tutte le armi importate negli ultimi anni provengono dagli USA, il doppio rispetto a quelle russe. La tensione in essere tra Russia ed Ucraina, è diventata un pretesto...

La questione del consolato italiano di Capodistria è anche negli archivi della NATO

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  Sulla vicenda del consolato italiano a Capodistria avevo già dedicato un breve scritto dopo quanto rintracciato negli archivi della CIA. C'era una chiara opposizione da parte jugoslava nel voler vedere nel proprio territorio un riferimento istituzionale di simile importanza, di connessione politica e governativa con l'Italia, tanto che si propose di realizzarlo nei paraggi di Lubiana. cioè il più lontano possibile da Capodistria. Da canto loro, anche su Trieste si registrarono dei muri sull'apertura del consolato jugoslavo in città.  Una vicenda calda, che determinò complesse trattative e si risolse con una lettera d'intenti di reciprocità che venne inserita nel Memorandum di Londra del 1954. Tanto calda fu la questione diplomatica che è presente anche negli archivi della NATO. Due documenti, del 6 ottobre 1954, uno in versione inglese e l'altro in versione francese infatti richiamano la questione conclusiva del consolato in relazione a quanto emerso ne Memorand...

Fine anni '50 la NATO preoccupata per un rischio di invasione sovietica per la rotta di Gorizia. Ecco il piano per fermare i russi

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Siamo nel 1957, la NATO in un suo documento top secret analizza il rischio di invasione sovietica in Europa, e ovviamente c'è anche l'Italia. La via che desta più preoccupazione è quella di Gorizia, la rotta di Gorizia. Così viene chiamata. La NATO analizza nel suo documento tratto dagli archivi pubblici fruibili solo da qualche anno che " per attaccare l'Italia, il nemico deve utilizzare l'approccio di Tarvisio o Gorizia o entrambi, anche se per farlo deve passare per Villach in Austria per raggiungere Tarvisio, e per Lubiana in Jugoslavia per raggiungere Gorizia. Questi sono gli approcci principali anche se ce ne sono altri minori che senza dubbio verranno usati insieme ad essi. Di conseguenza, l'avanzata nemica deve essere contrastata con forze mobili e armi speciali in Austria e Jugoslavia in modo che qualsiasi attacco importante contro i passi possa essere respinto ". Da ciò si evince che la Jugoslavia veniva ritenuta come una forza alleata su cui far...

I bombardamenti NATO in Serbia e la grande bugia dell'Europa da 70anni in pace

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Dalla Comunità Europea del Carbone e dell'acciaio del 1952, passando dalla Comunità economica europea del 1957 alla Comunità Europea del 1992, per arrivare all'Unione Europea del 2007, al progetto degli Stati Uniti d'Europa, con il sovranismo europeo, il passo è più breve di quanto si possa immaginare. L'Europa corre nella direzione, salvo una dissoluzione epocale, di diventare lo specchio, nel vecchio Continente, del proprio figliastro, gli Stati Uniti d'America. E si ripete, quasi come un mantra, che da quando esiste l'Europa unita, c'è stata la pace. Questa è una grande bugia. Perchè l'Europa, attraverso alcuni dei Paesi che risulteranno essere fondatori come  Belgio, la Francia, la Germania, l’Italia, i Paesi Bassi, avranno un ruolo, insieme ovviamente ad altre realtà, a partire dagli Stati Uniti d'America,dall'Inghilterra nei bombardamenti di Belgrado, della Serbia, che determineranno una strage, distruzione, una devastazione enorme, i c...

2019, 20anni dai bombardamenti NATO.Dura denuncia dalla Serbia: aumenta il numero di bambini malati di cancro

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La bella e sempre contesa Belgrado, che ancora oggi "tirata" dalla Russia e dall'Occidente, venne bombardata nel '41, venne bombardata nel '44,   e venne Belgrado bombardata dalla NATO durante la guerra del Kosovo nel 1999. Con l'Italia corresponsabile visto che venne messo a disposizione lo spazio aereo italiano, le basi aeree presenti sul territorio nazionale,un'aliquota di cacciabombardieri per le operazioni aeree. Quello italiano fu  il secondo intervento militare  a carattere offensivo dalla fine della seconda guerra mondiale, dopo quello nella guerra del golfo del '91. E per la seconda volta si ritornava come italiani a sostenere l'attacco contro Belgrado. Una volta con i nazisti, una volta con la NATO.  Una guerra devastante quella degli anni '90. E la città venne bombardata in pieno centro, ancora oggi i segni sono visibili. In modo impattante. L'Europa ha cercato di lavarsi le mani. Anzi, ripetendo che da quando esiste...

Allarme allarme arrivano i Russi. Ma a qualcuno sfugge che siamo invasi dalla NATO. L'Europa deve essere indipendente

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Premetto che non sono amico di Putin, che, almeno per come si è comportato fino ad oggi, non lo reputo uomo di sinistra e figuriamoci comunista, e che non ci si deve fare trarre in inganno se nei mezzi militari russi o nelle parate militari ancora oggi si vedono simboli che in un certo senso richiamano la vecchia Unione Sovietica. La Russia è militarmente potente. Non vi è giorno che i principali siti di riferimento non mostrano le armi, modernissime, della Russia. E se la Russia lo volesse realmente nel giro di un nano secondo conquisterebbe mezza Europa. E' innegabile che la tensione elevata che sussiste ora tra Russia ed USA è correlata alle presidenziali americane. Non esiste il male minore nel caso delle elezioni americane, sono entrambi, Trump e la Clinton il male, politicamente parlando, ed è facile immaginare anche una elevata astensione dal voto. Il problema è l'Unione Europea ivi inclusa l'Italia. Caduto il nazismo ed il fascismo e soprattutto il muro di Ber...

La Serbia sempre più vicina all'America

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Mentre in Europa cresce la voglia di uscire dall'Unione Europea, con una Gran Bretagna letteralmente spaccata in due sul Brexit, la Serbia pare voler andare in una direzione diversa ed opposta, anche se all'interno del Paese sono in tanti a non voler l'entrata nell'Unione Europea. Continuano le aperture di diversi Paesi per l'entrata di Belgrado nell'Unione Europea, l'ultima è stata della Germania, che poi è quella che più conta in Europa. E' più che evidente che l'entrata della Serbia nell'Unione Europea favorirà una mera estensione della NATO in quell'area. Serbia che in questo periodo si muove con un piede in due scarpe, cercando di mantenere rapporti con la Cina, con la Russia e con l'America, gioco che sarà possibile sicuramente fino alle prossime presidenziali americane il cui esito sarà importante anche per questa zona. E' partito da Belgrado, dopo 24 anni, il primo volo per New York, volo che servirà certamente a rinforzar...

Kosovo:vieta l'ingresso nel Paese al Ministro della difesa e dell'interno della Serbia. Su Blastingnews

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Come era prevedibile in Serbia le elezioni anticipate sono state vinte da Vučić che deve decidere da che parte stare. Perché se da un lato sta conducendo la Serbia verso l'Europa e conseguentemente verso la NATO, dall'altro mantiene rapporti con Mosca, tanto che la stessa Russia, appena eletto, ha inviato un messaggio confidando nel fatto che i rapporti tra Serbia e Russia possano continuare come prima e consolidarsi. Ma, come la storia ha insegnato, non si può rimanere con un piede in due scarpe.   Continua su Balstingnews Marco Barone 

12 aprile 1999 la strage del treno nella gola di Grdelica

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Il treno 393, in quel maledetto 12 aprile del 1999, che viaggiava in direzione di Skopje verrà colpito dai missili della NATO. Il treno verrà colpito sul ponte e Bistrička nella zona nota come gola di Grdelica. Una gola che divorerà un non si sa ancora oggi quante vittime, una gola che assolverà la NATO. Quattro missili, due dei quali colpiranno il treno nel momento in cui stava attraversando il ponte. Secondo i dati ufficiali, si parla di una quindicina di vittime ed e una cinquantina di feriti, tra cui anche bambini, ma è certo che si uccisero più persone, perché alcuni resti non sono mai stati trovati. Persero la vita anche due ferrovieri, il conduttore di Zoran Jovanovic, e Petar Mladenovic. Le giustificazioni portate dalla NATO furono che la colpa era praticamente del treno, perché è apparso all'improvviso nel mirino, E per il secondo missile, il pilota accortosi che il ponte era ancora in piedi, ha deciso di sparare ancora senza prendere in considerazione il fatto c...

Ma a Belgrado conviene entrare nella UE?

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Quando arrivi in Serbia la prima cosa che ti colpisce è l'enorme fila di TIR, camion. Fermi lì per ore ed ore in attesa di entrare in Serbia, od uscire dalla Serbia, uscire dall'Europa od entrare in Europa. Nel 2009 venne presentata la domanda di adesione della Serbia all'UE. Nella sessione del 25 ottobre 2010 il Consiglio ha invitato la Commissione a presentargli il suo parere sulla domanda della Serbia. La Commissione ha espresso parere favorevole il 12 ottobre 2011 e ha raccomandato la concessione alla Serbia dello status di paese candidato. Il 9 dicembre 2011 il Consiglio europeo ha invitato il Consiglio a verificare e confermare che la Serbia avesse continuato a mostrare impegno e avesse compiuto ulteriori progressi in vari settori. Il Consiglio è stato quindi invitato a prendere una decisione nel febbraio 2012 sul conferimento dello status di paese candidato alla Serbia, da confermare nella riunione del Consiglio europeo del marzo 2012. Il 1º marzo...

Dopo la condanna di Karadžić è arrivata l'assoluzione per Vojislav Seselj. La grande Serbia progetto politico non criminale

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La sentenza che riguardava Vojislav Seselj era attesa, ed ha creato, dalla parte serba, una certa preoccupazione, stante il fatto che l'attuale premier ha fatto parte anche del Partito Radicale Serbo di cui Seselj è stato presidente ed anche perché una eventuale condanna sarebbe stata letta come un nuovo attacco alla Serbia.  Il Tribunale penale internazionale dell’Aja ha assolto Vojislav Seselj dall'accusa di crimini di guerra e contro l’umanità. Nel comunicato stampa del Tribunale si legge che "È stato accusato di aver commesso direttamente, aver incitato, aiutato e spalleggiato i crimini commessi dalle forze serbe nel periodo compreso tra agosto 1991 fino a settembre 1993, e di aver fatto parte della loro commissione con la sua partecipazione in un'impresa criminale congiunta (JCE)." L'accusa non è riuscita a dimostrare l'esistenza di un progetto criminale, un requisito legale alla JCE. (...)L'obiettivo era quello di perseguire la creazione d...

Se la condanna di Karadžić è arrivata il 24 marzo con Belgrado sempre più vicina a Mosca

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Non è un caso che la condanna di Karadžić  sia arrivata il 24 marzo. Anniversario dell'attacco della NATO alla Serbia ed a Belgrado . Per le vie di Belgrado i segni delle bombe umanitarie dell'Occidente sono, volutamente e giustamente, ancora visibili. Il mostro lo si deve fare vedere. E lo si vede, in pieno centro, a Belgrado. Non è qui in discussione o meno la colpevolezza di Karadžić, con una sentenza di condanna che ha, a dire il vero, scontentato tutti, per il ritardo, per il mancato ergastolo, per la parzialità ecc. E' una condanna politica che arriva nel giorno dell'anniversario dei bombardamenti NATO in una Belgrado sempre più vicina a Mosca. Non è difficile vedere accanto alle tazze di Tito, ed oramai solo questo, a parte il museo del 25 maggio, è rimasto a Belgrado di Tito, quelle di Putin. Innanzi al Parlamento di Belgrado dal 24 marzo sono stati collocati striscioni, foto, contro la NATO e l'UCK. E volantini a sostegno di Putin. Nella sera...