L'Europa la stiamo distruggendo noi!

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In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...

La questione del consolato italiano di Capodistria è anche negli archivi della NATO

 


Sulla vicenda del consolato italiano a Capodistria avevo già dedicato un breve scritto dopo quanto rintracciato negli archivi della CIA. C'era una chiara opposizione da parte jugoslava nel voler vedere nel proprio territorio un riferimento istituzionale di simile importanza, di connessione politica e governativa con l'Italia, tanto che si propose di realizzarlo nei paraggi di Lubiana. cioè il più lontano possibile da Capodistria. Da canto loro, anche su Trieste si registrarono dei muri sull'apertura del consolato jugoslavo in città.  Una vicenda calda, che determinò complesse trattative e si risolse con una lettera d'intenti di reciprocità che venne inserita nel Memorandum di Londra del 1954. Tanto calda fu la questione diplomatica che è presente anche negli archivi della NATO.



Due documenti, del 6 ottobre 1954, uno in versione inglese e l'altro in versione francese infatti richiamano la questione conclusiva del consolato in relazione a quanto emerso ne Memorandum. Vicenda che insomma non ha lasciato indifferente neanche la NATO oltre altre correlate alla vicenda capodistriana e triestina.



Il Memorandum è inoltre accompagnato da alcune lettere scambiate tra l'Ambasciatore italiano e l'Ambasciatore jugoslavo a Londra in merito ad alcune questioni, di immediata applicazione, quale la questione  del Porto Franco di Trieste, la questione delle istituzioni culturali e quella dell'insediamento di funzionari pubblici a Trieste e Capodistria per l'esercizio della funzione consolare

mb

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