Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Ma a Belgrado conviene entrare nella UE?




Quando arrivi in Serbia la prima cosa che ti colpisce è l'enorme fila di TIR, camion. Fermi lì per ore ed ore in attesa di entrare in Serbia, od uscire dalla Serbia, uscire dall'Europa od entrare in Europa. Nel 2009 venne presentata la domanda di adesione della Serbia all'UE. Nella sessione del 25 ottobre 2010 il Consiglio ha invitato la Commissione a presentargli il suo parere sulla domanda della Serbia.


La Commissione ha espresso parere favorevole il 12 ottobre 2011 e ha raccomandato la concessione alla Serbia dello status di paese candidato. Il 9 dicembre 2011 il Consiglio europeo ha invitato il Consiglio a verificare e confermare che la Serbia avesse continuato a mostrare impegno e avesse compiuto ulteriori progressi in vari settori. Il Consiglio è stato quindi invitato a prendere una decisione nel febbraio 2012 sul conferimento dello status di paese candidato alla Serbia, da confermare nella riunione del Consiglio europeo del marzo 2012. Il 1º marzo 2012 il Consiglio europeo ha concesso alla Serbia lo status di paese candidato. E la discussione continua ancora oggi, nonostante le tensione, soprattutto tra Croazia e Serbia sia ad elevati livelli. I capitoli più delicati da affrontare sono il 23 ed il 24 che riguardano lo stato di diritto ed i diritti umani.
Certamente conviene all'Europa conquistare Belgrado, perché il prossimo passo sarà l'entrata nella NATO. Quella NATO che ha devastato la Serbia e Belgrado con le sue bombe "umanitarie". Conviene agli USA che indirizzano le politiche del Vecchio Continente, in chiave anti-Russa. Conviene alla libera circolazioni delle merci, dei capitali e delle persone. Ma quella delle persone viene sempre in secondo piano, perché ogni entrata nella UE chiede enormi sacrifici ai Paesi entranti e solo quando questi saranno stati conseguiti anche la libera circolazione delle persone potrà essere garantita. Ma quanto conviene a Belgrado? Città storicamente più vicina a Mosca che a Bruxelles? Quanto conviene ai cittadini serbi che hanno stipendi non certamente degni e con un costo della vita già elevato? Rilevato che l'Euro quando arriverà, semplicemente stravolgerà ogni cosa, minando anche lo stato sociale se le cose continueranno in questo modo? Ed i cittadini di Belgrado vogliono realmente l'Unione Europea? I sondaggi, da prendere sempre con le pinze, dicono di no, ma questo no lo si capisce bene girovagando per Belgrado che di città "occidentale" ha poco.
Marco Barone 

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