La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

La Serbia sempre più vicina all'America

Mentre in Europa cresce la voglia di uscire dall'Unione Europea, con una Gran Bretagna letteralmente spaccata in due sul Brexit, la Serbia pare voler andare in una direzione diversa ed opposta, anche se all'interno del Paese sono in tanti a non voler l'entrata nell'Unione Europea. Continuano le aperture di diversi Paesi per l'entrata di Belgrado nell'Unione Europea, l'ultima è stata della Germania, che poi è quella che più conta in Europa. E' più che evidente che l'entrata della Serbia nell'Unione Europea favorirà una mera estensione della NATO in quell'area. Serbia che in questo periodo si muove con un piede in due scarpe, cercando di mantenere rapporti con la Cina, con la Russia e con l'America, gioco che sarà possibile sicuramente fino alle prossime presidenziali americane il cui esito sarà importante anche per questa zona. E' partito da Belgrado, dopo 24 anni, il primo volo per New York, volo che servirà certamente a rinforzare i rapporti ed i legami tra l'America e la Serbia, legami che si estendono anche nel mondo della cultura, con la cineteca di Belgrado che ha ospitato l'eredità di Hollywood di Karl Malden a cui nel 2013 venne proposta l'intitolazione di una via a Belgrado. Una cosa è certa, la Russia non rimarrà a guardare. Potrebbe la Serbia ambire a divenire un Paese che favorirà il dialogo tra Russia ed Occidente? Od il suo destino sarà quello di essere l'ultima barriera e frontiera della NATO contro la Russia?

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