Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Domenica 14 aprile 2013, l'ultima passeggiata al sentiero Rilke



Seneca scriveva “ Quid de rerum natura querimur? Illa se benigne gessit: vita, si uti scias, longa est.”
Ovvero, quale delle cose della natura lamentiamo? Essa si è comportata con generosità: la vita è lunga se sai usarla .
Appunto, se sai usarla.
Ma è anche importante il come sai usare la natura e per quali fini.
Ritorno per l'ennesima volta sulla questione del sentiero Rilke. Il 15 aprile verrà, salvo cambiamenti improbabili dell'ultimo momento, come avevo già anticipato più volte, chiuso.
I motivi ufficiali sono noti, costi, responsabilità giuridiche e scadenza della concessione.
Fino agli anni Settanta il sentiero, chiamato Passeggiata Duinese, era poco frequentato.
Prima l'installazione del campeggio Marepineta nel 1973 e dagli anni 80 i soldi pubblici, dunque nostri, spesi dall' Amministrazione Provinciale di Trieste, la quale è intervenuta con opere di consistente fattura, allargando anche i margini e dotandoli di adeguate protezioni e la conseguente manutenzione ordinaria , hanno reso quel sentiero dal 1987, quando venne inaugurato con il nome di Sentiero Rilke così omaggiando il poeta e le sue “Elegie duinesi”, famoso anche oltre i confini regionali e dunque ben frequentato.
Un terreno la cui proprietà è della famiglia della Torre e Tasso.
Maliziosamente ed anche per senso di rabbia si potrebbe pensare che senza l'intervento dell'Amministrazione Pubblica, che con soldi pubblici e con il conseguente omaggio a Rilke ha reso noto in tutto il mondo quello splendido tratto naturale, probabilmente oggi nessuno sarebbe interessato a spendere circa 400/500 mila euro per acquistare quel sentiero, questo il prezzo di vendita. Certo, un prezzo irrisorio, oggi, rispetto alla effettiva valenza attuale di quel sentiero per i motivi sopra esposti, ma è pur sempre una cifra considerevole.
Ed allora invito tutti e tutte il 14 aprile a recarsi al Sentiero per l'ultima passeggiata e riflettere su cosa è bene comune, su cosa è la proprietà privata, su cosa è la natura, su cosa è la cultura, su cosa è la cattiva politica, su cosa è profitto, mai allontanando dalla propria mente le non sepolte dall'oblio parole profetiche di Seneca.



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