L'Europa la stiamo distruggendo noi!

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In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...

Domenica 14 aprile 2013, l'ultima passeggiata al sentiero Rilke



Seneca scriveva “ Quid de rerum natura querimur? Illa se benigne gessit: vita, si uti scias, longa est.”
Ovvero, quale delle cose della natura lamentiamo? Essa si è comportata con generosità: la vita è lunga se sai usarla .
Appunto, se sai usarla.
Ma è anche importante il come sai usare la natura e per quali fini.
Ritorno per l'ennesima volta sulla questione del sentiero Rilke. Il 15 aprile verrà, salvo cambiamenti improbabili dell'ultimo momento, come avevo già anticipato più volte, chiuso.
I motivi ufficiali sono noti, costi, responsabilità giuridiche e scadenza della concessione.
Fino agli anni Settanta il sentiero, chiamato Passeggiata Duinese, era poco frequentato.
Prima l'installazione del campeggio Marepineta nel 1973 e dagli anni 80 i soldi pubblici, dunque nostri, spesi dall' Amministrazione Provinciale di Trieste, la quale è intervenuta con opere di consistente fattura, allargando anche i margini e dotandoli di adeguate protezioni e la conseguente manutenzione ordinaria , hanno reso quel sentiero dal 1987, quando venne inaugurato con il nome di Sentiero Rilke così omaggiando il poeta e le sue “Elegie duinesi”, famoso anche oltre i confini regionali e dunque ben frequentato.
Un terreno la cui proprietà è della famiglia della Torre e Tasso.
Maliziosamente ed anche per senso di rabbia si potrebbe pensare che senza l'intervento dell'Amministrazione Pubblica, che con soldi pubblici e con il conseguente omaggio a Rilke ha reso noto in tutto il mondo quello splendido tratto naturale, probabilmente oggi nessuno sarebbe interessato a spendere circa 400/500 mila euro per acquistare quel sentiero, questo il prezzo di vendita. Certo, un prezzo irrisorio, oggi, rispetto alla effettiva valenza attuale di quel sentiero per i motivi sopra esposti, ma è pur sempre una cifra considerevole.
Ed allora invito tutti e tutte il 14 aprile a recarsi al Sentiero per l'ultima passeggiata e riflettere su cosa è bene comune, su cosa è la proprietà privata, su cosa è la natura, su cosa è la cultura, su cosa è la cattiva politica, su cosa è profitto, mai allontanando dalla propria mente le non sepolte dall'oblio parole profetiche di Seneca.



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