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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Un primo maggio a colpi di cappelletti

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Il 28 aprile, ad Opicina (Ts),  il “ Coro delle Mondine di Novi ” ( nella foto), ha offerto una emozione di vita a dir poco senza parole. Emozione, sentimento e passione, profumo di rivolta e di libertà. Già, libertà. Cosa sei tu libertà? Una delle Mondine ad un certo punto dirà che come da tradizione festeggeranno il primo maggio in campagna con i cappelletti antifascisti. Durante il fascismo nelle campagne emiliane il regime con le sue squadre del terrore controllava tutte le case per assicurarsi che il primo maggio nessuno festeggiasse nulla. Ma gli antifascisti non demordevano. Si preparavano i cappelletti . Ed allora i fascisti, ben conoscendo le abitudini della gente del luogo, durante l'ora di pranzo, dopo essere con violenza entrati nelle case ,afferravano il lembo della tovaglia, e buttavano i cappelletti a terra, e poi bastonavano e picchiavano ed umiliavano intere persone per tal motivo. Anche cucinare i cappelletti era vietato. E non potrai ch

La priorità è il lavoro con i diritti

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pubblicato su bora.la Trieste,pur essendo abbracciata dal mare, sembra respingere quel profumo tipico dell'Adriatico. Attraversando Piazza della Borsa e Piazza dell'Unità d'Italia, pensando allo sciopero dei trecento fuochisti delle navi del Lloyd, del febbraio 1902, pensando ad una storia di bieca e violenta repressione, comprenderai forse il perché quel profumo di mare a Trieste tarda ad arrivare. Si protestava e scioperava in particolar modo per il pagamento dello straordinario, per una diversa regolamentazione dell'orario di lavoro, per la riduzione dei turni di guardia notturna durante le soste dei piroscafi nel porto. La tensione saliva, i cittadini abbracciarono la causa dei lavoratori ma i colpi di fucile della 55^ brigata di fanteria, lo stato d'assedio proclamato, la conseguente legge marziale, il timore di un’insurrezione aperta contro il potere imperiale e la volontà di Vienna di conferire l'esempio, mutò quello sciopero, quella protesta,

La scuola che verrà

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Il noto documento dei dieci saggi e la voce scuola non doveva essere un programma di governo, organico e sviluppato in un’ottica di lungo termine. Non doveva essere un manifesto politico e neanche una mera nota descrittiva dei problemi. Ma la realtà che a breve vivremo tutti noi muterà il senso di quelle parole come scritte nella premessa del documento. I punti che riguardavano la scuola, su cui già avevo scritto , sono diversi e sinteticamente possono così essere riassunti : performance , contrasto all'abbandono scolastico con il prolungamento della scuola al pomeriggio , ovvero scuole aperte, merito, tecnologia e digitale. Nulla di straordinario, perché chi segue e studia i processi in itinere nel settore della scuola, ben poteva prevedere una realizzazione programmatica di tal misura. Invalsi, Indire, che da quasi dieci anni operano nella scuola, sono sistemi che si pongono in continuità con quel processo di autonomia che favorirà il sistema della sc

Lo stagno di Banne

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Percorrendo la via per Basovizza ti capiterà di incrociare un segnale stradale che indicherà vecchio Stagno di Banne ovvero “Stari Kal” di Banne Un piccolo sentiero carsico, natura e curiosità ed ecco apparir con sorpresa un piccolo stagno. Opera artificiale, dalle mille peripezie, che solo da qualche anno sembra essere immune da quel degrado tipico che violenta la bellezza del nostro Paese, grazie all'opera anche dei tutori. E ti avvicini lentamente e silenziosamente per non recar disturbo a chi vive nel piccolo stagno carsico. E vedrai il tritone immobile sotto la trasparente acqua dello stagno, sia italico che punteggiato e meridionale, vedrai, ma non riuscirai ad immortalare per la rapidità della sua fuga, la biscia dal collare.  Osserverai il lento nuotare della vita. Ma sarà possibile vedere anche il rospo mediterraneo o nel pieno della quiete qualche capriolo o cinghiale abbeverarsi. Libellule e ninfee, profumo di natura e silen

Il diritto e il rovescio, una canzone per il diritto all'amore (video)

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Perché questo video? 8 dicembre 2012 - Joseph Ratzinger afferma che parificare il matrimonio per le coppie omosessuali al matrimonio fra un uomo e una donna è “un’offesa contro la verità della persona umana, una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace”... 17 dicembre - parte la campagna «Si va DIRITTI all’amore», promossa dal Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica sugli autobus di Trieste per superare l’omofobia e la transfobia, con il patrocinio di Comune e Provincia di Trieste... 21 dicembre - le autorità vietano un presidio contro le dichiarazioni omofobe del Papa sotto la curia di Trieste per motivi di ordine pubblico... 7 gennaio 2013 - La curia triestina giudica il patrocinio “molto spiacevole” perché «lo scopo è di far passare l’idea che tutte le famiglie, comprese quelle omosessuali, sono famiglie»... 12 gennaio - i liberi cittadini di Trieste rispondono con

Alcune note critiche sul 25 aprile alla Risiera di Trieste

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Come ogni anno il 25 aprile a Trieste ha trovato alcuni momenti   importanti di riflessione alla Risiera di San Sabba. Voglio soffermarmi su due aspetti specifici. Il primo riguarda il bel messaggio lanciato da alcuni studenti che hanno visitato il malefico campo di concentramento di Auschwitz, intenso, partecipato e certamente importante. E’ giusto parlare di Auschwitz, ci mancherebbe,ma vorrei sentir parlare anche dei campi di concentramento italiani. Eppure non si deve correre lontano, quello di Visco, per esempio,   integro, anche se ancora non pienamente accessibile, esiste e si trova a   poca   distanza da Trieste. D’altronde, nell’immaginario collettivo, quando si parla di campi di concentramento, la mente conduce alla bestialità dei nazisti, ma difficilmente a quella dei fascisti italiani, un motivo vi sarà o no? Il secondo elemento critico riguarda un passaggio del discorso del Sindaco di Trieste. Il Sindaco ricorderà che “ I valori di libertà, democrazi

L'antifascismo è

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L'antifascismo è Non ho conosciuto l'occupazione fascista, ma ho conosciuto chi ha vissuto l'occupazione fascista, chi ha lottato contro il fascismo e chi ha combattuto per il fascismo. Ed ecco il 25 aprile. Celebrazione, cerimonia, ritualità? Non è né una celebrazione, né una cerimonia né una ritualità. Una mattina ti svegli, e ti accorgi che il computer non funziona, i telefoni non funzionano, le Tv non funzionano. Vuoi uscire dal tuo dormitorio, per capire cosa è accaduto cosa è caduto. La porta è bloccata. Un giorno senza luce. Sfondi la porti a calci. Un calcio, due calci, tre calci e la porta si apre. La natura continua il suo corso. Sole e canti degli uccelli. Ma la città è rumorosa. Non rumori di macchine o mezzi, ma rumori di umori turbolenti. Devi raggiungerla. Devi ascoltarla. Devi sentirla. Devi toccarla. Devi vederla. Devi abbracciarla e baciarla. I Treni non possono né partire né arrivare. Le macchine ed i m

Il degrado del Bene Comune, l'esempio del Lido di Staranzano

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Staranzano è un piccolo Comune in provincia di Gorizia ed è parte della Bisiacaria. Esiste un lido, conosciuto come il lido di Staranzano, che si affaccia sul golfo di Panzano ed è a pochi minuti dalla splendida riserva naturale dell'Isola della Cona. Ebbene, quel luogo che ha conosciuto certamente tempi migliori nel secolo passato, in questi anni vive un grave stato di degrado che ben riflette l'immensità del degrado politico e sociale italiano. Appena giunto sul luogo la prima cosa che vedrai sarà una catena arrangiata alla meno peggio che dovrebbe chiudere l'accesso all'area, poi un cartello con scritto che lo stabilimento è aperto esclusivamente per l'elioterapia e che non è previsto un servizio di salvamento per la balneazione. Detto in breve puoi anche prendere il sole, ma se osi fare il bagno son rischi tuoi. Superata la catena alla tua destra vedrai ciò che rimane di quello che era probabilmente un bar, poi cabine aperte ed abbandonate, ed

Elezioni FVG “vince” il partito del non voto

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pubblicato su bora.la Ben 11 milioni sono stati i non votanti alle elezioni politiche del 2013, ed il FVG si pone in linea, con le Regionali del 2013, perfettamente con questo dato, non voto già anticipato, come segnale di allarme, con le elezioni Regionali siciliane ove solo solo il 47,4 % degli aventi diritto al voto si è recato alle urne. In Friuli Venezia Giulia su un totale di 1.099.33 di elettori ed elettrici , solo il 50,48% di questi ha votato, ma a tale dato si devono aggiungere ben 18 mila voti non conteggiati , tra schede bianche e semplicemente nulle. Prima di entrare nel merito della riflessione, darò altri numeri indicativi. Nella circoscrizione di Trieste su 212 mila elettori hanno votato solo in 97 mila e Trieste registra l'affluenza più bassa con il 44,98%, Sgonico con 58,95% la più alta. Nella circoscrizione di Gorizia su 119 mila elettori hanno votato solo in 63 mila, San Pier d'Isonzo con il 61,70% ha il dato delle affluenze più a

Ti fermi per 60 secondi davanti al Palazzo delle Istituzioni? Scatta l'allarme, succede a Bergamo

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A Bergamo è stato introdotto un sistema di videosorveglianza che è composto da 10 telecamere, con inquadratura fissa, che azionano un allarme, a seguito della rilevazione dell' impegno prolungato dell'area virtuale contrassegnata da un'immaginaria linea di interdizione". In particolare, il sistema si attiva in caso di impegno e permanenza prolungata da parte di un soggetto, per oltre 30 secondi, nell'area adiacente i siti monumentali, e per oltre 60 secondi, per quella in prossimità delle sedi istituzionali. L'allarme, di tipo ottico/acustico, si manifesta sul monitor della postazione di controllo, richiamando, con un'allerta immediata, l'attenzione dell'operatore di polizia locale addetto alla centrale operativa per il quale si rendono visibili le informazioni dettagliate dell'evento. In tali ipotesi, le immagini rilevate, che riguardano una "superficie congrua, (…) strettamente necessaria all'efficacia del sistema",

Il Volantino Invalsi per gli studenti

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Lo avevano annunciato e la parola è stata mantenuta. Cambio radicale di strategia comunicativa. Seminari, convegni, ed ora anche volantini. L'InValsi ha iniziato da qualche mese una sorta di campagna per spiegare le ragioni della sua stessa esistenza. Mi ha colpito tra le tante cose il volantino realizzato per gli studenti. Da capire se troverà solo diffusione in rete oppure se persone che vogliono l'InValsi effettueranno un vero e proprio volantinaggio presso le varie scuole italiane. Domande e risposte. Evidenzio quella che riguarda l'utilità delle prove dell'Invalsi. L'Istituto risponde scrivendo che le dette prove “servono per monitorare il Sistema nazionale d’ Istruzione e confrontarlo con le altre realtà comunitarie ed europee. In particolare servono a ciascuno studente perché è un diritto conoscere il livello di competenze raggiunto , alle singole istituzioni scolastiche per l’analisi della situazione al fine di mettere a

Fallita la marcia su Roma del M5S

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Quando si scrive “Aiutatemi a diffondere ai vostri amici sui Social Network. TUTTI A ROMA!! E' in atto un colpo di Stato. Pur di impedire un cambiamento sono disposti a tutto. Sono disperati. Stasera sarò a Roma! Dobbiamo essere milioni! SPARGETE IL VERBO”, non vi sono dubbi di interpretazione. Il grillismo voleva “invadere” Roma e circondare il Palazzo. Silenzio e tensione. Il tentativo è fallito, ma ci hanno provato. Ed il rammarico di ciò è emerso nella conferenza stampa che Grillo ed alcuni parlamentari eletti del M5S hanno effettuato il 21 aprile. Una conferenza stampa che per la prima parte è stata totalmente caratterizzata da un comizio e nell'ultima parte invece è stata una conferenza stampa classica, con domande e risposte. Grillo si è concesso alla stampa italiana. Ha ceduto. Probabilmente perché al suo appello non hanno risposto le masse, non ha risposto il popolo, perché ha perso politicamente la battaglia in Parlamento, e perché le strade di Rom

L'Italia s'è destra

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Fratelli d'Italia l'Italia s'è destra, nell'elmo di Berlusconi s'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga la destra, che schiava del Papa Iddio la creò. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla sorte. Siam pronti alla sorte, l'Italia chiamò. Marco Barone

Si vota anche per Pieve di Cadore in FVG

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Il Veneto sarà caratterizzato da due importanti referendum, il 21 e 22 aprile infatti si voterà per sancire o meno il passaggio di Taibon Agordino al Trentino Alto Adige e Pieve di Cadore al Friuli Venezia Giulia. Voglio soffermarmi su alcune particolarità che già connotano una certa vicinanza di Pieve di Cadore al FVG. Piccola cittadina, attualmente in provincia di Belluno, nota per aver dato in natali a Tiziano che Ludovico Ariosto, nell'Orlando furioso, in questo modo citava «Tizian, ch'onora non men Cador, che quei Venezia e Urbino » che già, nella sua storia ha avuto rapporti con il Friuli, con il dominio “feudale” del Patriarcato sul Cadore sino al 1420 anche se a dire il vero l'autorità ecclesiastica rimase dipendente alla diocesi di Udine sino al 1846. E' interessante notare come una connessione al Friuli Venezia Giulia emerga anche in relazione ai fatti che hanno riguardato due note persone, come Roberto Menia,nato proprio a Pieve di Cadore,

Al nuovo Presidente della Repubblica: sblocchiamo l'archivio on-line del Caso Moro

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Era il 9 maggio 2008 e sul sito del Senato veniva pubblicizzata la seguente notizia: “ Oltre 100 faldoni di documenti, corrispondenti a circa 62 mila pagine, della "Commissione stragi - filone Moro" sono ora consultabili in Rete grazie al progetto "Commissioni d'inchiesta on-line" curato dall'Archivio storico di Palazzo Madama. Per il Presidente del Senato Renato Schifani "è un atto di omaggio ad Aldo Moro, alle vittime di uno dei periodi più difficili nella storia della nostra Repubblica e ai servitori dello Stato che dedicarono la propria vita alla ricerca della verità. Ma è anche un doveroso atto di trasparenza nel solco delle migliori tradizioni dell'Istituzione parlamentare". Oggi i Presidenti del Senato e della Camera dei deputati onorano la memoria dell'on. Aldo Moro, nel trentesimo anniversario della morte, deponendo le corone d'alloro dei due rami del Parlamento presso la lapide di via Caetani.” Ma dal 2010 circa q