La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Si vota anche per Pieve di Cadore in FVG



Il Veneto sarà caratterizzato da due importanti referendum, il 21 e 22 aprile infatti si voterà per sancire o meno il passaggio di Taibon Agordino al Trentino Alto Adige e Pieve di Cadore al Friuli Venezia Giulia.
Voglio soffermarmi su alcune particolarità che già connotano una certa vicinanza di Pieve di Cadore al FVG.

Piccola cittadina, attualmente in provincia di Belluno, nota per aver dato in natali a Tiziano che Ludovico Ariosto, nell'Orlando furioso, in questo modo citava «Tizian, ch'onora non men Cador, che quei Venezia e Urbino » che già, nella sua storia ha avuto rapporti con il Friuli, con il dominio “feudale” del Patriarcato sul Cadore sino al 1420 anche se a dire il vero l'autorità ecclesiastica rimase dipendente alla diocesi di Udine sino al 1846. E' interessante notare come una connessione al Friuli Venezia Giulia emerga anche in relazione ai fatti che hanno riguardato due note persone, come Roberto Menia,nato proprio a Pieve di Cadore, che veniva eletto nella circoscrizione del FVG come parlamentare tra le file del PDL nel 2008 e famoso per essere il promotore del giorno del ricordo ed in particolar modo per la vicenda della partigiana Renata, ovvero Paola Del Din nata anche lei a Pieve di Cadore. Nel 2005, al 60° anniversario della Liberazione ad Udine, la partigiana medaglia d'oro, venne duramente contestata, per aver detto: «pur non avendone fatto parte, io non mi sono mai sentita di esprimere un giudizio negativo su Gladio».

Nel maggio del 2005, FI, UDC, LN, AN proposero al Consiglio Regionale del FVG un documento di solidarietà, ove si ricordava che “Nel sessantesimo anno della Liberazione dal nazifascismo è giusto ricordare tutti i soggetti, tutte le persone e le organizzazioni che contribuirono al ripristino della democrazia nel nostro Paese e a fondare così l’Italia repubblicana. In tale contesto il Consiglio regionale esprime:solidarietà alla signora Paola Del Din per le contestazioni subite il 25 aprile 2005 nel corso della manifestazione tenutasi a Udine”

Paola Del Din nel gennaio del 2010 a Trieste partecipava anche, presso la sede della Lega Nazionale,storica associazione che vive e lavora nella difesa dell'italianità di Trieste e di tutta la Venezia Giulia,in qualità di relatrice, alla presentazione del libro “Gladio. Storia di finti complotti e di veri patrioti” e dove la Del Din, in base alla testimonianza riportata sul sito nuova alabarda dichiarava “di essere socia da sempre della Lega Nazionale".

Vi saranno particolarità storiche e culturali ed affinità con il Friuli, ma specialmente motivi economici, visto lo status di Regione a Statuto Speciale che caratterizza il Friuli Venezia Giulia, a spingere la popolazione a pronunciarsi sul sì o sul no al referendum del 21 e 22 aprile, dunque il FVG potrà avere un nuovo Comune, dalla storia rilevante, dal paesaggio splendido, ove si potrà osservare la cascata del Pissandro od inseguire la lunga Via delle Dolomiti, visitare il Museo dell'occhiale, la chiesa Arcidiaconale, il Palazzo della Magnifica Comunità o la casa natale di Tiziano Vecellio che è anche monumento nazionale, ma una cosa deve esser detta, non mi pare di aver notato salti di gioia in FVG per questa iniziativa intrapresa a Pieve di Cadore, perchè?

*** aggiornamento
su 3.555 aventi diritto, solo in 779 (404 femmine e 375 maschi) si sono recati ai seggi: il 21,91% dell’elettorato locale, dunque non raggiunto il quorum.


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