A Lussino, salvate diverse tombe di cittadini italiani dall'oblio, ma c'è ancora molto da fare per il riconoscimento dei diritti della minoranza italiana

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Viene reso noto che a Lussino, grazie all'operato di alcuni cittadini sensibili alla salvaguardia della memoria storica ed identità dei luoghi, sono state salvate una trentina di tombe, esattamente ben 37, nel cimitero di San Martino, dall'oblio e dal degrado a cui erano destinate. I cittadini in questione, tramite la nota pagina facebook dedicata a Lussino hanno reso noto che grazie al finanziamento promosso dall'Università Popolare di Trieste, attraverso i fondi del MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,hanno potuto  attivarsi per salvarle. Iniziativa di gran pregio che merita il giusto riconoscimento e gratitudine in un contesto dove la comunità degli italiani,con difficoltà , essendo anche gli italiani autoctoni  ridotti al minimo storico, cerca di attivarsi per quanto possibile anche tramite l'operato di singole individualità per la difesa della memoria storica. Una delle battaglie che stanno conducendo da anni ad esempio è il  r...

L'antifascismo è

L'antifascismo è

Non ho conosciuto l'occupazione fascista, ma ho conosciuto chi ha vissuto l'occupazione fascista, chi ha lottato contro il fascismo e chi ha combattuto per il fascismo.
Ed ecco il 25 aprile.
Celebrazione, cerimonia, ritualità?
Non è né una celebrazione, né una cerimonia né una ritualità.
Una mattina ti svegli, e ti accorgi che il computer non funziona, i telefoni non funzionano, le Tv non funzionano.
Vuoi uscire dal tuo dormitorio, per capire cosa è accaduto cosa è caduto.
La porta è bloccata.
Un giorno senza luce.
Sfondi la porti a calci.
Un calcio, due calci, tre calci e la porta si apre.
La natura continua il suo corso.
Sole e canti degli uccelli.
Ma la città è rumorosa.
Non rumori di macchine o mezzi, ma rumori di umori turbolenti.
Devi raggiungerla.
Devi ascoltarla.
Devi sentirla.
Devi toccarla.
Devi vederla.
Devi abbracciarla e baciarla.
I Treni non possono né partire né arrivare.
Le macchine ed i motorini non funzionano.
Cerchi una bicicletta.
Ma in quel momento ti ricorderai di non aver una bicicletta.
In lontananza ascolti le urla delle persone.
Si odono anche dei tonfi e colpi secchi.
Sembrano degli spari.
E cammini.
Cammini per le strade.
Ma le strade non son sicure.
Spari e tonfi.
Il Carso ed i suoi sentieri.
Ma non sei abituato a camminare per il Carso, a nasconderti dietro le pietre, a fuggire dal nulla che travolge il tutto per mutarlo in vuoto e confine recintato dal filo spinato ed arrugginito dalla miserabile cattiveria umana. Dall'odio.
E dovrai camminare, e dovrai sudare e dovrai sperare per incontrare, abbracciare, baciare, toccare e sentire ed ascoltare quella libertà che hai avuto a portata di mano per una vita travolta e coinvolta nella ordinaria frenesia di una società bieca e meccanizzata ma senza mai cercarla.
L'antifascismo è l'amore incondizionato per l'umanità che osa la libertà.



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