Finalmente si ritorna a parlare di scuola dopo il caso della maturità

La reazione spropositata che si è registrata per la questione dell'orale all'esame di maturità,dimostra che in Italia bisogna riprendere in mano la questione scuola con una profonda rivoluzione culturale stile '68 quella che fa tanto paura a chi ideologicamente sta impostando da tempo una scuola pubblica sempre più votata a servire il sistema che a forgiare menti critiche e pensanti. Ordine, disciplina e non pensiero critico. Il dissenso? Si reprime. Finalmente si ritorna a parlare di scuola dove i problemi di ieri sono rimasti irrisolti a cui si sono sommati quelli della società più spietata e individualista di sempre. L'autorevolezza a scuola non la si ottiene solo aumentando gli stipendi del personale. Che sono bassi per non dire indecenti se si pensa a quelli degli ATA. Il rispetto non lo si ottiene inasprendo le norme. La scuola di oggi è un supermercato dove le famiglie hanno un potere di ingerenza spropositato. Addirittura adesso possono anche scegliere il docent...

Nasce a Trieste il Coordinamento scuola bene comune



Una iniziativa proposta da alcune RSU delle scuole triestine ha riempio l'aula magna del Liceo Dante di Trieste.
Enorme la partecipazione studentesca, ma anche vari lavoratori della scuola e semplici cittadini hanno voluto far sentire la propria voce.
Gli interventi degli studenti erano incentrati specialmente sulla problematica dell'edilizia scolastica, sul crescente autoritarismo sociale e sul rischio reale della privatizzazione della scuola pubblica italiana.
Alcuni lamentavano l'impossibilità reale di poter svolgere l'assemblea nella propria scuola perché priva di idonei locali, ma è stato fatto notare che con il pdl Aprea/Ghizzoni, questo problema verrà risolto in modo semplice, si cancellerà il diritto all'assemblea per studenti e genitori e verrà rimesso alla singola discrezionalità degli statuti delle scuole.
Il Pdl Aprea/Ghizzoni e l'Invalsi crea enorme preoccupazione e certamente sarà uno degli elementi fondanti la battaglia culturale e sociale che caratterizzerà il nascente coordinamento scuola bene comune di Trieste.
Nel documento stilato nell'Aula Magna del Liceo Dante emerge la volontà di promuovere forme di lotta per contrastare la distruzione della scuola pubblica, per difendere la dignità della comunità scolastica e il ruolo fondamentale del diritto allo studio e della democrazia nella scuola. Ma si prevede anche l’organizzazione nei prossimi giorni di una notte bianca per l’istruzione pubblica, l'adesione alla manifestazione cittadine del 13 novembre, che prevede la consegna in Prefettura dei temi svolti dagli studenti su “Lascuola che vorrei” nonché la partecipazione allo sciopero generale e al corteo di mercoledì 14 novembre con partenza da Piazza Goldoni alle 9.30 e alla giornata dello studente del 17 novembre.
A tal proposito un documento degli studenti del Liceo Oberdan di Trieste  afferma che "sebbene il blocco totale delle attività extra-curricolari penalizzi in massima parte noi studenti, privandoci di corsi di recupero, crediti formativi, viaggi di istruzione e attività che contribuiscono all’accrescimento delle nostre capacità, quest’anno abbiamo deciso di coordinare gli sforzi, unendoci nella protesta, al corpo docenti. Perciò martedì 13 novembre 2012, scenderemo in piazza, uniti, consegnando i temi svolti in classe dagli studenti, con cui vogliamo dimostrare che esiste la possibilità di creare una scuola migliore, in cui la qualità dell’insegnamento, la formazione dell’individuo e la messa in sicurezza degli edifici vengano rispettati e siano le fondamenta per un sistema formativo più efficiente."

Insomma è nato un  Coordinamento che manifesta il pieno appoggio alle iniziative che in questi giorni vengono promosse in diverse scuole cittadine ma anche italiane come forma di protesta contro i tagli all'istruzione e il ddl n.953 Aprea/Ghizzoni, ed infine esprime una seria preoccupazione per le crescenti risposte autoritarie nei confronti di chi in modo variegato manifesta la propria indignazione per lo stato in cui versa la scuola pubblica italiana.
Insomma l'Italia, da Trieste a Palermo, è unita dalla scuola che non arresta la protesta.

Commenti

Post popolari in questo blog

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

L'italiano esodato... da Cherso