Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Anche a Trieste arriva l'assemblea autoconvocata nella scuola



Quando scrivo che le scuole sono in movimento, intendo che sono in movimento verso la lotta e per la difesa della dignità di una scuola pubblica statale semplicemente da edificare ex novo.
Il 14 novembre si svolgerà un grande sciopero generale europeo che travolgerà anche la scuola.
Nell'attesa del 14 novembre ma andando anche oltre il 14 novembre, anche a Trieste il 12 novembre presso l'Aula Magna del Liceo Dante alle ore 16.00 è stata convocata una vera e propria assemblea cittadina da parte delle RSU di alcuni Istituti Scolastici locali.
Un titolo semplice e forte, ora basta, e l'indicazione di una mail assembleascuola@yahoo.it, ove far pervenire le adesioni, caratterizza il breve ma importante comunicato che in questi giorni circola per le scuole di Trieste, circola nel luogo ove il pensiero critico deve essere formato ed acquisire sostanza.
Poche righe per evidenziare che si discuterà,del disastroso disegno di legge Aprea/Ghizzoni, la cui evoluzione è stata difesa da alcune forze politiche anche di sinistra istituzionale, si discuterà della problematica del sistema Invalsi, della insicurezza dell'edilizia scolastica e della scuola come bene comune.
Il confronto e la discussione non riguarderà dunque solo la questione delle 24 ore, che probabilmente verrà rimessa alla contrattazione collettiva . Anzi sarebbe auspicabile che i lavoratori della scuola spingessero anche in quella sede per un chiaro no all'aumento dell'orario di lavoro, lavoratori e lavoratrici che dovrebbero pretendere l'estensione delle 18 ore in tutti i gradi ed ordini di scuola.
Un passo importante, innovativo per questa società, che da lungo lunghissimo tempo non vedeva nelle scuole l'affermazione di momenti assembleari autoconvocati. Da Genova a Roma dalla Sicilia a Trieste, la comunità scolastica, studenti, docenti, personale Ata, genitori e semplici cittadini, si ritroveranno insieme per la realizzazione di una democrazia realmente partecipata e diretta.
La voce della comunità scolastica non potrà non essere ascoltata.

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