Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

Anche a Trieste arriva l'assemblea autoconvocata nella scuola



Quando scrivo che le scuole sono in movimento, intendo che sono in movimento verso la lotta e per la difesa della dignità di una scuola pubblica statale semplicemente da edificare ex novo.
Il 14 novembre si svolgerà un grande sciopero generale europeo che travolgerà anche la scuola.
Nell'attesa del 14 novembre ma andando anche oltre il 14 novembre, anche a Trieste il 12 novembre presso l'Aula Magna del Liceo Dante alle ore 16.00 è stata convocata una vera e propria assemblea cittadina da parte delle RSU di alcuni Istituti Scolastici locali.
Un titolo semplice e forte, ora basta, e l'indicazione di una mail assembleascuola@yahoo.it, ove far pervenire le adesioni, caratterizza il breve ma importante comunicato che in questi giorni circola per le scuole di Trieste, circola nel luogo ove il pensiero critico deve essere formato ed acquisire sostanza.
Poche righe per evidenziare che si discuterà,del disastroso disegno di legge Aprea/Ghizzoni, la cui evoluzione è stata difesa da alcune forze politiche anche di sinistra istituzionale, si discuterà della problematica del sistema Invalsi, della insicurezza dell'edilizia scolastica e della scuola come bene comune.
Il confronto e la discussione non riguarderà dunque solo la questione delle 24 ore, che probabilmente verrà rimessa alla contrattazione collettiva . Anzi sarebbe auspicabile che i lavoratori della scuola spingessero anche in quella sede per un chiaro no all'aumento dell'orario di lavoro, lavoratori e lavoratrici che dovrebbero pretendere l'estensione delle 18 ore in tutti i gradi ed ordini di scuola.
Un passo importante, innovativo per questa società, che da lungo lunghissimo tempo non vedeva nelle scuole l'affermazione di momenti assembleari autoconvocati. Da Genova a Roma dalla Sicilia a Trieste, la comunità scolastica, studenti, docenti, personale Ata, genitori e semplici cittadini, si ritroveranno insieme per la realizzazione di una democrazia realmente partecipata e diretta.
La voce della comunità scolastica non potrà non essere ascoltata.

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