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Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Alla ricerca del Galeb di Fiume

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Già Ramb III e poi Kiebitz e  Mornar e dall'inizio degli anni '50 Galeb, una nave di 117 metri, che balza subito all'occhio nel molo di Fiume. Una nave su cui abbiamo già scritto diverse volte, ricca di storia, colpita più volte e mai veramente affondata perchè alla fine è sempre sopravvissuta alle peripezie della storia, nonchè al tentativo di diventare un imponente yacht di un ricco greco è oggi ormeggiata nella città di Fiume e galleggia sopravvivendo al passato che è ancorato in questo piccolo angolo splendido dell'Est Europa non ancora perduto ed omologato a quel cambiamento tetro occidentale che neutralizza ogni peculiarità delle città privandole della propria storia ed identità sociale e di vita. La gente lo cerca, chi per curiosità, chi per criticarlo, chi per ammirarlo, chi per i suoi motivi. E non si può comunque rimanere indifferenti a quel massiccio ingegno navale che è giunto sino a noi per aprirsi alla sua quarta vita...    mb  

La quarta vita del "Galeb" di Fiume, il primo museo navale della Croazia

Tre nomi, e quattro vite. La nave della pace della Jugoslavia di Tito ritorna in vita, dopo un recupero durato anni, costato poco più di una decina di milioni di euro tra polemiche e critiche, la nave, diventata anche set nel fim Napoli New York di Salvatores è ora pronta ad essere un museo galleggiante sulle rive della bella città di Fiume. Una nave da una storia incredibile. Costruita in Italia  nel 1938, anno delle leggi razziali, quando venne inaugurato anche l'imponente sacrario di Redipuglia, varata presso il cantiere navale Ansaldo di Genova. Lo scopo della nave era quello di trasportare agrumi in Europa e, con questo scopo in mente, la sua costruzione fu commissionata dalla società italiana  Regia Azienda Monopoli Banane  ( RAMB ). Ma a causa della guerra venne convertito in incrociatore di scorta per la Marina Militare italiana e trasportò cibo per i soldati italiani in Africa. Durante uno di questi viaggi, nel 1941, nel porto libico di Bengasi, venne co...

Operazione nostalgia jugoslava con il Galeb di Fiume un viaggio nel tempo in un mondo difficile

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Operazione sostenuta economicamente in parte dall'Europa, in parte dalle casse comunali di Fiume, iniziata quando c'erano le kune, finita con l'euro, il Galeb, la nave di rappresentanza della Jugoslavia di Tito è ritornata a Fiume ed è pronta a divenire uno spazio museale che racconterà ciò che è anche stata questa nave, ma ospiterà anche eventi e mostre su tutt'altra direzione. Costruita e varata nel 1938 presso i cantieri Ansaldo di Genova, in Italia, funzionando come nave da trasporto. All’inizio della seconda guerra mondiale, la nave venne convertita in una nave da guerra, prima come incrociatore da battaglia ausiliario. In seguito alla capitolazione dell’Italia, la nave fu catturata dai tedeschi e rinominata in Kiebitz e convertita in posamine. Nel 1944, la nave posò oltre 5mila mine nel Quarnero e nell’Alto Adriatico. Il 5 novembre 1944, la nave venne affondata nel porto di Fiume colpita nei bombardamenti alleati. È stata recuperata dal fondo marino nel 19...

La CIA ossessionata dalla Jugoslavia. Avevano schedato anche la nave di Tito, il Galeb, che ora si prepara a ritornare e sarà rossa

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  La nave della pace di Tito, oggi nave della discordia per alcuni, si prepara a tornare. E sarà rossa, come continuano a testimoniare alcune foto diffuse dai social della città di Fiume. Una nave che cercherà di recuperare il proprio fascino, sarà in parte museo, racconterà la sua storia, incredibile e unica. Una ristrutturazione difficile, costosa, sostenuta dall'Unione Europea e che rientra nel progetto di Fiume capitale europea della cultura 2021.  Una nave che era finita, neanche a dirlo, nel mirino della CIA fin dal suo principio. L'intelligence americana era effettivamente ossessionata da Tito e dalla Jugoslavia, possiamo tranquillamente parlare di centinaia e centinaia di documenti e schede dedicate alla Jugoslavia, al partito comunista di Tito, che partono dalla guerra di liberazione fino alla disgregazione della Jugoslavia, gli americani non hanno mai mollato il colpo sul socialismo jugoslavo. Il Galeb nel 1951 stava conoscendo la sua ennesima rinascita che verrà cel...

Il 2021 sarà l'anno del ritorno del Galeb una nave ricca di storia

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  C'è chi la vorrebbe vedere nei fondali di qualche mare, chi ai fasti di un tempo, la nave della pace della Jugoslavia che non c'è più nel 2021 ritornerà. A Fiume. Sarà l'ultimo approdo della nave simbolo del riscatto della Jugoslavia socialista di Tito rinata grazie ai finanziamenti europei ed al progetto Rijeka capitale europea della cultura. Quella del Galeb è una storia che ha attraversato buona parte del '900, Nata in Italia come bananiera, per importare banane dall'Africa orientale, poi venne convertita in nave militare nel 1938 facendo scalo in Libia per l'esercito italiano, per poi diventare un vero e proprio incrociatore. Colpito da un siluro a Bengasi venne riparata al cantiere triestino San Marco, per essere poi requisita dai nazisti prendendo il nome di Kiebitz, abbandonando quello italiano Ramb III. Sotto i tedeschi operò per la prima volta nella zona di Fiume e venne colpita dai bombardamenti degli alleati. Venne recuperata nel 1948 e trasportata ...

La stella rossa sul grattacielo di Fiume, un simbolo dove si mescolano nazionalismo e antifascismo

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Sicuramente ci fu un sospiro di sollievo quando il 3 maggio, giorno della liberazione di Fiume, a causa dell'emergenza coronavirus, l'installazione della stella rossa sul grattacielo della città, non venne effettuata. Ma era solo questione di tempo. Un progetto che rientrava nel programma di Rijeka capitale europea della cultura, che era abbastanza focalizzato sull'antifascismo da un lato e dall'altro dal recupero di quell'identità della Jugoslavia socialista che continua ancora oggi a dividere in una Croazia dove il distretto fiumano pare essere l'unica enclave rossa. Dal Galeb di Tito, nome che casualmente richiama quell'organizzazione clandestina fondata dal noto artista croato Ivan Meštrović che aveva come scopo di far fuori D'Annunzio ed i dannunziani durante la scellerata occupazione della città. A i canti antifascisti nel giorno dell'inaugurazione della capitale europea della cultura, a mostre sul socialismo alla stella rossa che sorge lì do...

Il Galeb di Fiume

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Rijeka, Fiume, è quella città dove il gabbiano è di casa. Come ad esempio il Galeb di Tito, che attende di diventare un museo e quant'altro della Jugoslavia che non c'è più ma che a Rijeka ancora in qualche angolo della città si può conoscere. Oppure come quell'organizzazione clandestina il Galeb, il cui nome coincide, casualmente o meno, con il nome della nave della pace di Tito, che aveva come scopo di far fuori D'Annunzio ed i dannunziani durante la scellerata occupazione della città oggi croata. Fondata dal noto artista croato Ivan Meštrović nel 1920, sciolta nel 1921 quando i legionari furono cacciati da Fiume, organizzazione dove erano presenti anche alcuni italiani. Insomma, Fiume è la città del Gabbiano, nel bene o nel male, che fa parte della storia di questa città. mb

La nave Galeb ha iniziato il viaggio della sua quarta rinascita. Sarà pronta entro il 2021

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La città di Rijeka, Fiume, ha reso noto che la nave della pace della Jugoslavia, Galeb, è stata rimorchiata dal porto di Rijeka al cantiere navale Dalmont di Kraljevica, dove sarà rinnovata e convertita per le esigenze del Museo cittadino di Rijeka. Una nave che si presterà a più usi , osteggiata dai tanti, anche in Italia, prevalentemente, anche se non solo, da forze di destra, soprattutto da coloro che temono che possa essere riportato in vita un simbolo della Jugoslavia di Tito, quando quella nave, in verità è molto più che un banale fatto politico, ma rappresenta una storia di identità, di orgoglio, di un grande Paese unito che non esiste più, la Jugoslavia.Che ha saputo fare grandi cose e costruire il terzo blocco mondiale che si poneva nel bel mezzo tra USA e Unione Sovietica.   Il museo sarà sicuramente una dei punti più significativi della nave, sarà costituito da tutte le attrezzature esistenti della nave, dalle illustrazioni esistenti, come materiale fotograf...

La nave della pace della Jugoslavia,Galeb, sarà la principale attrazione turistica di Rijeka/Fiume

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Non c'è due senza tre e il quattro vien da sè. Nulla di più azzeccato per la nave Galeb di Tito, la nave della pace della Jugoslavia, pronta alla sua quarta vita. Come viene reso noto sul sito del Comune di Rijeka  questa nave ha una storia importante.   Venne costruita e varata nel 1938 presso il cantiere Ansaldo di Genova, in Italia, con il suo nome originale "Ramb III", e funzionava come nave da trasporto per banane. Da qui ancora oggi il titolo bananiera. All'inizio della seconda guerra mondiale, venne convertita in una nave da guerra, dapprima come incrociatore e corriere di carne per l'esercito italiano in Libia. Dopo la capitolazione dell'Italia nel 1943, la nave fu rilevata dai tedeschi, con il nome di "Kiebitz" e dotata di binari. Affondata il 5 novembre 1944, nel bombardamento alleato di Fiume. Dopo il suo rinnovo nel cantiere navale Uljanik di Pola, fu aggiunta alla Marina come nave scuola con il nome Galeb. Il gabbi...

A Rijeka/ Fiume si parte con il lavori per la quarta rinascita del Galeb

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Tutto pronto a Rijeka/Fiume. La nave della pace di Tito è pronta ad affrontare la sua quarta rinascita, per diventare polo di attrazione turistica, recuperando un patrimonio storico ed identitario importante nella storia di Fiume e della Jugoslavia.  I lavori che dovrebbero ultimare nel 2020, durante il percorso di Fiume capitale europea della cultura, verranno assegnati al cantiere navale Dalmont a Kraljevica e all'atto della firma del contratto, il Sindaco di Fiume, Vojko Obersnel , come ha reso noto sui social, addolcirà l'evento con quella cioccolata Galeb, che gli è stata donata, come gesto probabilmente sarcastico, da un esponente di Youth Action, partito politico liberale in Croazia, fondato nel 2005 che si ritrova in valori progressisti. I soldi messi a disposizione sono tanti, alcuni lamentano che per lo stato in cui è ridotto il Galeb le risorse non basteranno per la funzione a cui deve essere destinata la nave, rimane di certo che un pò di cioccolata Galeb alla ...

Dal Galeb,al treno blu di Tito, un ritorno nella Jugoslavia

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Vola, colomba bianca, vola Diglielo tu Che tornerò... Così, il noto brano musicale  dal chiaro sfondo politico vincitore del Festival di Sanremo 1952 con l'interpretazione di Nilla Pizzi. Anche la musica ebbe il suo ruolo nella campagna nazionalistica sulla questione di Trieste. Non è  più la colomba a volare, ma a volare ora sono dei gabbiani  che sorvolano a Fiume/Rijeka il Galeb di Tito, il gabbiano, appunto, che aspetta di ritornare. E ritornerà. Ha conosciuto tre vite. Ora la sua quarta, probabilmente l'ultima. Ed è quella di diventare un luogo di attrazione turistica. Costruito come un trasportatore di banane, divenne nave da guerra, per poi diventare nave di addestramento per la marina jugoslava. Venne chiamato Galeb (che significa gabbiano) dagli anni '50, quando il presidente della Jugoslavia Josip Broz Tito è salito su per la prima volta. I viaggi di Tito su Galeb sono una memoria storica del ruolo svolto dalla Jugoslavia nel movimento non allineat...

Rijeka, Fiume, capitale europea della cultura 2020.Un programma di 140 pagine con il ritorno del Galeb

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Al momento il programma è disponibile in lingua croata ed inglese. Il programma di Rijeka capitale europea della cultura 2020 è ricco di contenuti, 140 pagine di iniziative che porteranno la città croata, la prima della Croazia a conseguire questo titolo, al centro della cultura europea per tutto il 2020 sino alla fine di gennaio 2021.  Il programma ufficiale di Rijeka 2020 - Capitale europea della cultura inizia il 1 ° febbraio 2020 con il cerimoniale appositamente progettato e la prima iniziativa sarà in realtà il Carnevale di Fiume che è uno degli eventi culturali più antichi e più grandi di questa regione ed uno dei più noti nel mondo. Tre saranno i temi dominanti di questa città che cercherà di mettere la storia, la sua storia, al centro dell'attenzione europea. Solo forse Trieste può vantare in Europa una situazione simile a quella di Fiume. Ha il porto più grande della Croazia, con la sua architettura segnata dalle influenze dell'Austria, Ungheria, Italia e ...

Salvate il Galeb di Fiume. La nave della pace. Potrebbe partire una colletta internazionale?

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Non è una missione alla salvate il soldato Ryan, ma poco ci manca. Il Galeb, noto per alcuni come bananiera di Tito, è una nave che divide, ma che rappresenta un valore simbolico, storico, di primissimo piano che va preservato e tutelato. Al momento, la ruggine avanza. Ancora è recuperabile perchè possa ritornare agli antichi splendori. Divide, come divide l'immagine di Tito. C'è chi lo vedrà come il simbolo del riscatto dei popoli "slavi" contro il nazifascismo, chi come un dittatore non meno feroce di tanti altri dittatori. Questioni di punti di vista, di memorie, e di ideologie e di condivisione di certi principi. Certo, va detto che la nuova risoluzione del Parlamento europeo , che nasce per cercare di dare un freno ai venti reazionari che arrivano dalla Russia, e stanno contagiando tutta Europa, pur di spazzare via tutte le ideologie del '900, mette sullo stesso piano nazifascismo e comunismo, riscrivendo in modo tanto goffo quanto pericoloso la storia....

Fiume divisa tra il Galeb di Tito,e la rampa di lancio dell’ex Silurificio Whitehead

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Due pezzi di storia diversi, che fanno parte però della storia di Rijeka, e che dividono in parte Fiume. Da un lato il Galeb, dichiarato patrimonio culturale della Repubblica di Croazia, dall'altro la rampa di lancio dell’ex Silurificio Whitehead, che sta cadendo a pezzi e che vedi da anni la comunità italiana battersi per la sua salvaguardia. Due pezzi di storia diversi e simbolicamente in antitesi tra di loro. La "bananiera" di Tito , come viene chiamata nel volgo, fu una nave da una storia importante. Conosciuta come la nave della pace di Tito , veniva usata dal Presidente Jugoslavo per le missioni di amicizia e pace. Tra gli ospiti più celebri a bordo si ricordano Khruščёv, Kennedy, il leader cubano Fidel Castro. Una nave che nasceva come bananiera della Marina mercantile italiana, poi venne convertita in incrociatore entrando nella Regia Marina, colpita da un sommergibile inglese giunse a Trieste, poi venne presa dai nazisti per essere affondata a Fiume dur...