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Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

E' stato giusto difendere il No alla fusione con Monfalcone, ma turba la motivazione sull'immigrazione

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E' stato giusto difendere il no, rivendicare la difesa del no alla fusione di Ronchi e Staranzano con Monfalcone, non tanto per una questione di identità, ma di democrazia, di rappresentanza democratica, di autonomia, perché autonomia significa democrazia. Si rischiava un salto nel buio. Certo, è anche vero che il sistema delle UTI mina seriamente la democrazia dei singoli comuni, perché viene compromessa seriamente l'autonomia. Così come è vero che è inaccettabile che chi non decide di aderire alle UTI si vedrà tagliate le risorse del 30% se non più. La vittoria del no alla fusione è stata schiacciante, vi è poco da dire, così come rilevante è stata l'affermazione del no a Monfalcone. E' innegabile che è stata prima di tutto una partita politica all'interno del partito forse meno amato di questi tempi, quale il PD, è innegabile, però, che ci troviamo in un contesto storico e sociale che vede diverse situazioni precipitare a destra. Questo perché l'illusione...

9.906 volte No alla fusione con Monfalcone

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Oggi Ronchi è più bella. Non perché sia cambiato qualcosa a livello di fisicità, a livello materiale i problemi sono sempre gli stessi. Ma per un semplice motivo.  Un fiume di sorrisi, di persone sorridenti sono quelle che nella mattina del 20 giugno si incontravano per Ronchi. E' stato, d'altronde, un periodo difficile. Oltre un secolo di autonomia ha rischiato di essere spazzato via, nel nome di una fusione, battezzata come MOSTRO, che altro non avrebbe comportato che un salto nel buio, questo è quello che hanno percepito la maggioranza dei cittadini. 9.906 volte no, di cui solo 4.482 a Ronchi, 2.797 a Staranzano e ben 2.627 a Monfalcone, dato per nulla scontato, forse il più significativo dal punto di vista politico tra i tre Comuni, visto che doveva essere Monfalcone ad inglobare Ronchi e Staranzano. Una chiara bocciatura all'attuale governo locale sicuramente. A sostegno di questa fusione sono stati schierati i più significativi strumenti, addirittura la st...

FVG: Referendum fusione, vince il NO e salta il MOSTRO con Monfalcone

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A Ronchi e Staranzano vi è stata una partecipazione al voto molto importante per dire no alla fusione con Monfalcone. Una fusione, la più grande d'italia, ma priva di ogni progettualità, un vero salto nel buio, che ha determinato uno scontro pesante all'interno del PD, e che per queste ragioni ha rischiato di condizionare pesantemente la partecipazione al voto, perché da molti rischiava di essere letta come il canonico "scazzo" di un partito ai minimi termini per la simpatia che nutre in questo periodo storico. Ma i cittadini di Ronchi e Staranzano hanno saputo andare oltre e dire no, no per difendere la propria storia, i propri Comuni, la propria democrazia. Ognuno avrà avuto una sua motivazione particolare, motivazioni variegate e diverse che il comitato del No alla fusione ha saputo cogliere per la tutela dei propri Comuni. Ma questo è stato anche un voto dal chiaro significato politico. Uno schiaffo pesante al PD regionale, alla maggioranza che gover...

Fusione del MOSTRO dalla perdita di 160 posti di lavoro,al "risparmio"che uccide il Comune

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Il referendum consultivo, senza quorum per la sua validità, del 19 giugno, che rischia di portare alla realizzazione di quello che è stato definito come MOSTRO, ovvero alla creazione del Comune unico di Monfalcone Ronchi Staranzano, con capoluogo in Monfalcone, è caratterizzato da certezze ed incertezze. Ma anche da situazioni ai limiti del comprensibile. Vi è stato addirittura l'intervento della Questura di Gorizia, dopo una segnalazione fatta da uno dei promotori del sì, intervento considerato da molti come improprio. Risulta anche che vi sono state segnalazioni con tanto di foto contro alcuni cittadini che hanno esposto nei propri spazi privati la legittima posizione su questo referendum, e tale posizione era per il No. Eppure la legge del 1956, che è quella che norma la questione della propaganda elettorale non afferma espressamente il divieto di tale esercizio nei luoghi privati. La stessa Corte Costituzionale nel 1995 ha affermato che " (...)Nelle campagne refere...

Referendum sul MOSTRO del 19 giugno. A Monfalcone potrebbe arrivare un deciso no

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L'attenzione sul 19 giugno  giornata che chiamerà non ad esprimere una semplice opinione i cittadini dei Comuni di Ronchi, Staranzano e Monfalcone, ma un voto, è alta. Oramai ci siamo. Il 19 giugno è arrivato. Sarà interessante capire anche come si esprimeranno i cittadini di Monfalcone. Si da per scontato che a Monfalcone vinca il sì, perché avrebbe solo da guadagnarci in tema di rilevanza politica da questa fusione. D'altronde Monfalcone è già il capoluogo dell'UTI della Sinistra Isonzo e diventerebbe anche il capoluogo del nuovo Comune Monfalcone Ronchi Staranzano. Ma il fronte del no è presente anche a Monfalcone. Monitorando le iniziative poste in essere dal sì nella città dei cantieri, in tutti i sensi, non pare esserci stato un grande entusiasmo verso questa fusione, nonostante gli interventi di quelli che si potrebbero chiamare i big del PD, dalla Serracchiani in poi. I motivi del no su Monfalcone sono vari, il più rilevante è che questo tipo di fusione cond...

Il referendum del 19giugno per il MOSTRO e lo scontro tra i due PD di Ronchi e Monfalcone

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Che la questione del referendum sulla fusione dell'improponibile Comune Monfalcone Ronchi Staranzano fosse soprattutto un regolamento di conti tra il PD, è fatto notorio. I motivi sono vari, e nascono soprattutto dalla non iniziale condivisione di una diversa progettualità su questo territorio. Tra chi parla di una diversa fusione, tra chi di unione solo dei Comuni e così via dicendo. Personalmente ho sempre manifestato una valutazione positiva nei confronti di una unione tra tutti i Comuni della Sinistra Isonzo, salvaguardando l'autonomia decisionale e democratica dei singoli Comuni.  Ora, però, questo scontro è anche visibile. I pannelli elettorali, rimasti praticamente vuoti per il referendum sulle trivelle,  hanno l'onore, si fa per dire, di avere la presenza di due manifesti in particolare, tra i pochissimi presenti. Il primo, riferendomi alla foto in testa al post, ad essere collocato tra tutti i manifesti, è stato quello voluto dal PD di Monfalcone. Sfo...

L'Intervento di Sgarbi a Trieste? Difficilmente incrementerà voti per Dipiazza

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Il vero punto di svolta per il futuro di Trieste, che fa gola a molti, è l'immensa area del Porto Vecchio, che in questo caso vede sia Cosolini che Dipiazza, che il 19 giugno si confronteranno al ballottaggio, sulla stessa posizione per quanto concerne il recupero di quell'area dove sono previsti investimenti consistenti. A sostegno di Dipiazza in piazza della Borsa a Trieste insieme a Matteo Salvini è intervenuto Vittorio Sgarbi. Sgarbi è da diverso tempo che frequenta Trieste. Nel 2011 ha avuto un ruolo importante nella nota biennale di Trieste presso il Magazzino 26 di Porto Vecchio. Nel 2015 ha illustrato il progetto di recupero di alcuni magazzini portuali ed una foto pubblicata sul Piccolo lo vedeva insieme all'uscente Sindaco del Pd tutti sorridenti. I sorrisi, se mai sono stari reali, sicuramente nel giorno 11 giugno del 2016 sono venuti meno tra Sgarbi e Cosolini. Sgarbi ne ha dette di tutti i colori contro il Sindaco Cosolini, ma anche ha parlato, in m...

Si avvicina il voto per la fusione per il MOSTRO, ed arrivano nuove promesse di incremento di soldi

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Ogni volta che si avvicina un turno elettorale vitale per un certo ambito politico e governativo, arrivano puntualmente interventi di carattere economico o promesse che corrono in tal senso. Come dimenticare i famigerati 80 euro di Renzi? Si avvicinano le amministrative ed arrivano 500 euro per i neo maggiorenni, e così via dicendo. Ora, guardando a quello che accade a Ronchi, Monfalcone, e Staranzano, come è noto la Regione in caso di fusione che partorirà un Comune dal nome più lungo d'Italia, Monfalcone Ronchi Staranzano, con capoluogo in Monfalcone, e battezzato già come MOSTRO, sgancerà qualche soldino per cinque anni. Soldini che  serviranno prevalentemente per sostenere il riordino della nuova macchina organizzativa. Ma adesso vi è di più. E' stato comunicato da alcuni che verrà fatta una proposta in Regione per incrementare gli incentivi per la fusione e dunque i contributi passeranno da due milioni a poco più di 3 milioni in 5 anni. A cui ovviamente si aggiunger...

La democrazia ha un costo,che non è uno spreco. Difendere Ronchi e Staranzano il 19 giugno

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Si è svolta a Selz di Ronchi una partecipata iniziativa organizzata dal comitato del NO alla fusione di Ronchi, in collaborazione con il comitato del No di Staranzano e Monfalcone che ha visto la partecipazione di due consiglieri del nuovo Comune di Valsamoggia, che hanno relazionato in modo a dir poco efficace. Si è parlato della incresciosa esperienza in corso proprio nel nuovo Comune emiliano, nato dalla fusione di diversi Comuni, che ha visto realizzarsi tutto quello che da mesi come comitato del No si afferma. Gli incentivi servono in buona parte a sostenere i costi della nuova macchina organizzativa, incrementano le tasse, incrementano i disagi per i cittadini, diminuisce la democrazia rappresentativa e partecipata, i Comuni più piccoli "fusi" diventano estreme periferie, insomma non esiste una sola ragione per sostenere il sì alla fusione in un Paese,come l'Italia che ha un numero di Comuni inferiore rispetto a quello sussistente in molti Paesi europei. ...

Attenzione, se a Trieste vince la destra rischia di saltare la convenzione con l'ICS per l'accoglienza dei migranti

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Trieste, così come tante altre città di confine, ha da sempre convissuto con il fenomeno umano ed inevitabile della immigrazione. Cambiano le epoche, mutano a volte le cause, ma i processi immigratori ed emigratori sono una costante umana inevitabile. D'altronde in caso di  guerra in Europa anche noi potremmo diventare profughi. Profughi durante la prima guerra mondiale, nella seconda guerra mondiale, dopo il trattato di pace del 1947, durante le guerre in Jugoslavia ed oggi, chi fugge dall'Africa in guerra ed in crisi economica sociale ed umanitaria o da altre zone del mondo in guerra, chiede, come è ovvio che sia, aiuto dove è possibile e questo possibile è la ricca Europa. A Trieste il fenomeno dei profughi è significativo ma non con numeri importanti. Certo, delle falle ci sono state, basta pensare alla indecente situazione dell'Ex Silos durata, per fortuna, per un tempo molto limitato. Se vince la destra con la lega nord come forza vitale a Trieste rischia di s...

Referendum fusione dei Comuni in FVG e quel volantino della Regione

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La governatrice o presidente della Regione FVG è scesa in campo a sostegno diretto del processo della fusione che vorrebbe la fine dell'autonomia di Ronchi e Staranzano per fondersi con Monfalcone che ovviamente diventerà la sede del Comune, per dare luogo ad un Comune da un nome improponibile quale Monfalcone Ronchi Staranzano, già battezzato come MOSTRO. In questi giorni nelle case di tutti i cittadini interessati da questa consultazione perviene un foglio illustrativo spedito direttamente dalla nostra Regione. Vi è prima una lettera di accompagnamento, corretta, ove  anziché scrivere che i cittadini sono chiamati ad esprimere il proprio voto sulla istituzione del detto Comune, si scrive che sono chiamati ad esprimere una "loro opinione". E tra voto ed opinione ve ne passa. Il volantino, che dovrebbe essere schematico ed informativo, in realtà va oltre. Correttamente si dice che la possibilità della istituzione dei nuovi Comuni sono processi garantiti dalla Costitu...

Elezioni Comunali 2016: uno schiaffo al renzismo. Napoli laboratorio della Sinistra

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Vi è poco da fare. E' stato il premier, confondendo la sua figura con quella di segretario del PD, ad aver personalizzato questa tornata elettorale. E ne ha pagato le conseguenze. Vi è una grande "intolleranza" nei confronti di questo PD, divenuto oramai partito di destra. E giustamente uno si domanda piuttosto che votare un clone della destra, voto l'autenticità. Ed infatti, la destra è cresciuta ovunque, con un PD che ha preso uno schiaffo enorme, ovunque. E' innegabile che in Italia questo PD è visto non certamente bene, basta pensare allo sciopero epocale del popolo della scuola del 2015, oltre il 70% di adesioni, ed anche questo malessere ha pesato e peserà ancora. D'altronde il popolo della scuola lo aveva detto, ovunque contrasteremo questo PD che ha demolito la scuola pubblica e vi garantisco che sono voti che pesano e che peseranno ancora. Il M5S riproposizione di una sorta di partito dell'uomo qualunque in chiave 2.0 non sfonda, salvo...

Ronchi bene Comune.Tra l'inaugurazione di una nuova scuola e consegna Costituzione ai diciottenni

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Si è perso il conto di quanti anni or sono che il Comune di Ronchi consegna ai diciottenni o chi si appresta a divenire maggiorenne la Costituzione. Iniziativa che avviene sempre in sinergia con l'ANPI di cui il Comune è socio onorario dal 1985 . Ronchi che dopo secoli di appartenenza all'Impero Austro Ungarico ha conosciuto diverse tragiche e drammatiche situazioni. I profughi sotto l'Austria, quando scoppierà la prima guerra mondiale e quando questa terra ancora apparteneva all'Impero, i profughi sotto l'Italia che si recheranno nel Sud Italia e non solo quando nel 1915 l'Italia metterà piede qui, per poi perderla e riconquistarla. Le vicende della seconda guerra mondiale, anticipate dalla scellerata marcia su Fiume che sarà, appunto, una forma di anticipazione di quella su Roma, il fascismo, l'occupazione nazista dopo il fatidico 8 settembre del 1943, la nascita della prima brigata armata partigiana, la Proletaria, a Selz, il sodalizio con la resist...

Se la Governatrice/Presidente del FVG scende in campo per sostenere il MOSTRO

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Quando il Sindaco di Ronchi prese una posizione netta e chiara di contrarietà al processo della fusione di Ronchi con Monfalcone si verificò un vero e proprio putiferio. Ora che a scendere attivamente in campo è addirittura la Governatrice o Presidente del FVG pare essere tutto lecito e normale. Ogni stato di neutralità è venuto meno. Ma ciò non mi stupisce. D'altronde il sistema scellerato delle UTI è funzionale alle fusioni e le fusioni sono funzionali alle UTI ma non solo. Con l'abrogazione, finalmente, delle Province, si propone, purtroppo, la possibilità di realizzare le città metropolitane. E come già avevo denunciato recentemente il destino del monfalconese pare essere quello di finire presto o tardi sotto Trieste. Una sorta di ritorno a casa, penseranno molti, dopo gli effetti del Trattato di Pace del 1947. Per Gorizia, se riuscirà la fusione con la creazione del Comune di Monfalcone Ronchi Staranzano, noto come MOSTRO, sarà il colpo di grazia a causa di quella ...

Benvenuti nel Comune di MOSTRO ( Monfalcone,Ronchi, Staranzano)

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Vi è poco da fare. La rete non perdona. Tra vignettisti, attivisti, e tanti critici, oramai il nome del Comune che rischia di nascere, una delle fusioni più grandi d'Italia, che partorirà una cittadina di neanche 50 mila abitanti, è stato battezzato con MOSTRO. Certo, seguendo lo schema di quello che dovrebbe essere, dalla fusione di Monfalcone, Ronchi e Staranzano, in realtà la sigla corretta sarebbe MoRoSt, ma poco importa. Oramai è e sarà noto tale progetto come mostro, perché di mostruosità trattasi. Il 19 giugno si voterà, per il sì o per il no a questa fusione di tre importanti Comuni del basso Isontino, rientrante nella UTI Carso, Adriatico, Isonzo, della ex Provincia di Gorizia. Insomma la fantasia in FVG non manca mica. Oramai su questa fantomatica fusione, priva di una reale progettualità, è stato detto tutto quello che si doveva dire, scritto tutto quello che si doveva scrivere . Sicuramente è apprezzabile il tentativo dei fusionisti di voler rispettare l'a...

Bastano i 7 punti dello Statuto del Comune di Ronchi per votare NO Il 19 giugno alla fusione

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Sette punti eloquenti, chiari, che nella loro semplicità evidenziano l'importanza di un Comune e cosa questo rappresenti per la sua comunità. L'attuale Statuto del Comune di Ronchi è stato adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 90 dd. 28/03/1991 (e succ. modifiche e integrazioni).  Al punto primo si legge che il nostro Comune  è l’ente espressione della comunità locale dei cittadini dotato di rilevanza costituzionale.  Dunque già questo principio basterebbe. Rilevanza costituzionale. Sopprimere un Comune, significa sopprimere un piccolo ma importante pezzetto della storia della nostra Costituzione. Al punto due si legge che il Comune ha autonomia statutaria normativa ed impositiva, organizzativa finanziaria ed amministrativa.  Autonomia, quella grande bestia che tanto fastidio ha recato ai grandi poteri, ai regimi, perché autonomia significa democrazia, significa rappresentanza piena ed incondizionata della propria comunità. E ciò lo si desume b...

Referendum fusione Monfalcone, Ronchi, Staranzano. Tra il sì, il no e l'astensione, l'esito è incerto

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Il 19 giugno si vota. Si vota per quella che molti hanno definito la fusione più grande mai proposta. Ed il tema della grandezza, nel nome della quale ogni cosa immaginaria, visionaria è possibile, è sostanzialmente quella che governa la battaglia principale di chi vuole il sì. Vi è uno schieramento molto compatto e forte a sostegno del sì, a partire da quello della stampa, che, per valutazioni legittime e politiche, è più che evidente che appoggia il sì. Anche se, come la storia ha insegnato, non è la grandezza di un Comune a rendere grande una comunità, ma è il senso di coesione a determinare la grandezza di una città. Ed anche il piccolo, che oggi è visto come il brutto ed il cattivo, può essere bello e grande. Vi sono problemi di democrazia evidenti, per una questione banale, la suddivisione dell'elettorato per forza di cose determinerà una rappresentanza squilibrata a favore di Monfalcone. Discorso diverso e più equilibrato sarebbe stato favorire una semplice aggregazio...