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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

La grande guerra vista da Corrado Alvaro in Vent'anni un libro antimilitarista da riproporre

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Scritto in neanche un mese, Corrado Alvaro nel suo secondo romanzo, Vent'anni, considerato come una delle prime opere antimilitariste pubblicate in Italia, parla della grande guerra, quella che anche lui ha conosciuto e vissuto sulla propria pelle. Opera che nasce come risposta alla propaganda della grande guerra realizzata dal fascismo per il fascismo. Un libro che oggi è difficilissimo trovare e che è il caso, alla luce anche del centenario del grande massacro, di riproporre per la sua visione fortemente critica di quel maledetto evento disumano. Si è detto che la prima parte dell'opera è quella meno riuscita, in realtà, personalmente, è proprio nella prima parte dell'opera che ho trovato potenti spunti di riflessione e di critica tramite soprattutto la voce del protagonista Luca Fabio.  Giunto a Firenze, dove “la storia era cosa di ieri e poteva esserlo d'oggi” dove tutto quello che aveva imparato e studiato ora lo poteva in modo meraviglioso toccare, sfiorare, v

L'arte irredentista di Italico Brass e quel quadro buffo di Campo santa Margherita

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Campo santa Margherita di Venezia è uno dei luoghi più affascinanti di Venezia, l'aspetto di oggi deriva dagli interventi come voluti dalle autorità austro-ungariche ed è punto di ritrovo anche di artisti ed ancora oggi accoglie i tradizionali spettacoli di burattini. A poche ore di distanza da Venezia, a Gorizia, nel bellissimo palazzo Attems Petzenstein, è possibile vedere alcune opere di diversi artisti, tra le quali emergono quelle di Italico Brass, artista irredentista. Tra le tante opere ci sarà una tela ove si raffigura un tipico momento di vita a Campo santa Margherita. Chi con il volto cupo, chi intento a discutere, chi osservare due carabinieri in alta uniforme nel mentre di una piccola folla ipnotizzata dallo spettacolo di burattini. Quello che colpirà sarà oltre che alla stella tricolore con W, un bambino di piccolissima età, sulle spalle del proprio genitore, sventolare due bandierine italiane. Sarà quella la vera calamita dell'opera di Brass e non è un caso

Trieste: il pannello informativo sulla Risiera di San Sabba ed alcune gravi omissioni

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Recentemente mi sono recato presso la Risiera di San Sabba di Trieste e soffermato a leggere le targhe illustrative collocate dalla Provincia di Trieste all'esterno della Risiera e sulla via Palatucci . Si leggerà in particolar modo che “(..)Nella notte fra il 29 ed il 30 aprile 1945 il forno crematorio e la ciminiera vennero fatti saltare con la dinamite dai nazisti nella convinzione di poter cancellare le prove dei loro crimini.Rimasero però le pareti delle celle su cui erano visibili le scritte, ora ormai quasi illeggibili, lasciate dai prigionieri. Queste preziose testimonianze furono trascritte da Diego de Henriquez nei sui diari ora conservati nel Civico Museo di guerra per la pace che da lui prende il nome. Dichiarata Monumento Nazionale nel 1965(...)". In quel momento vi era un turista al quale ho chiesto ma secondo lei da chi sono fuggiti i nazisti? Chi è stato a liberare questo luogo? Risponderà: gli americani . No , gli ricorderò, non sono stati gli

La sentenza della CGE sul precariato nella scuola, la palla passa ai Giudici nazionali nel fallimento della buona scuola

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Come è noto la proposta politica della Buona Scuola, ha dedicato buona parte della sua attenzione al precariato,promettendo assunzioni, rivisitando lo status giuridico della professione docente, ignorando totalmente quella ATA, creando ex novo figure atipiche,indicando date ove espletare le procedure concorsuali, in cambio di una totale rivisitazione dell'intero sistema scolastico. Il tutto  perché  il Governo doveva ed ora dovrà adempiere obblighi comunitari derivanti dal rispetto della normativa comunitaria e dunque per porre fine all'abuso di contratti a tempo determinato nella scuola, siano essi riguardanti il profilo docente che ATA. Per stessa ammissione del governo nel programma la buona scuola , queste tipologie contrattuali, per come utilizzate, sono contrarie alla normativa comunitaria, eppure nelle difese come prodotte nei Tribunali si afferma il contrario.  Infatti, al punto 98 della Sentenza del 26 novembre si legge che “ Dal canto suo, il governo italian

Ronchi avrà una piazza dedicata a Francesco Giuseppe I d’Asburgo – Lorena

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Nel centenario della prima guerra mondiale il Comune di Ronchi ha deciso di intitolare una piazza a Francesco Giuseppe I d’Asburgo – Lorena. Una piccola piazza situata tra i civici 22 e 24 di Via Cau de Mezo, dopo aver ottenuto il via libera da parte della Deputazione di Storia Patria per il Friuli, la cui origine risale al 15 dicembre del 1918. Una iniziativa che potrà lasciare perplessi ma anche accogliere diverse valutazioni positive, che si pone in continuità con la recente inaugurazione di una lapide presso il locale cimitero, che ricorda il sacrificio dei  soldati  di Ronchi, circa cinquecento,che hanno combattuto per l'Impero. Già,  perché  Ronchi, o meglio Ronchi di Monfalcone, anche se i cittadini di Ronchi non si sono mai sentiti di qualcuno né di Monfalcone, né dei legionari , denominazione che maturerà sotto il fascismo e per il fascismo, ma semplicemente di Ronchi, sotto l'Impero Austro Ungarico ha conosciuto la sua ricchezza ed autonomia. Nel 1850 diventerà co

Engelbert Besednjak e la sua battaglia alla Camera contro l'abrogazione della lingua slovena nelle scuole

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Seduta del 18 dicembre 1924. L'onorevole Engelbert Besednjak, voce di protesta della comunità slovena all'interno della Camera dei deputati effettuerà una dura critica e forte denuncia sulla disastrosa riforma scolastica effettuata alla fine del 1923, da Gentile che è stata “ per le popolazioni slave della Venezia Giulia un fatto che assume tutta la gravità e l'importanza di un grande avvenimento storico. Chi scriverà la storia del nostro popolo potrà dire che la riforma Gentile significò una rivoluzione che turbò tutta la vita culturale e sociale degli sloveni e croati d'Italia. Questo effetto è stato prodotto dall'articolo 17 del Regio decreto 1° ottobre 1923 che introduceva nelle scuole elementari slovene e croate l'insegnamento italiano, abolendo con ciò la istruzione nella lingua materna delle popolazioni”. E' interessante riportare alcuni passaggi integrali del dibattito che seguirà, ove in venti minuti, questo il tempo concesso, il regime fascista

Las Palmas de Gran Canaria un laboratorio per l'arte indipendente il caso Concierta Frecuencia

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Nell'immaginario collettivo quando si pensa a Las Palmas la si tende a vedere come oasi del turismo, spiaggia e mare. Eppure è una luogo che pur con una storia recente ha conosciuto saccheggi dai quali è riuscita a riprendersi con orgoglio fino a diventare un porto franco importante nel settore degli scali marittimi. Ma Las Palmas è anche frontiera dell'arte, un laboratorio sperimentale in continuo movimento, ove giovani, cosa da non poco conto nella Vecchia Europa, riescono a trovare spazio ove rappresentare e pennellare od immortalare le proprie sensazioni, la propria libera arte indipendente. Improvvisazione artistica, emergente,espressione, esposizione,conquista di spazi, iniziative periodiche hanno reso Concierta Frecuencia un grande evento che si appresta a festeggiare nel dicembre 2014 la sua decima iniziativa. (In questo articolo de La Provincia diario de Las Palmas ulteriori approfondimenti ). Un laboratorio di arte visiva e musicale, espressiva e sociale, p

La triste Trieste di Pasolini ove "finisce l'Italia ed anche l'estate"

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Un viaggio che inizia dal confine italo-francese nella valle del Rio san Luigi per terminare lì ove“finisce l'Italia e l'estate” sull'ultima spiaggia italiana, al Lazzaretto alle porte della Jugoslavia. Ha toccato Pasolini diverse località, come Ostia ove verrà accolto “sotto un temporale blu come la morte”e come non pensare alla sua violenta e tragica fine, alla sua brutale uccisione avvenuta proprio ad Ostia, come Livorno che è la città d'Italia che “dopo Roma e Ferrara mi piacerebbe più vivere, a Fregene ove incontrerà Moravia, Fellini mentre girava una scena della dolce vita , alla Cutro dei “banditi” che gli varrà una infinità di polemiche e strumentalizzazioni politiche. Un viaggio effettuato nell'estate del 1959,un giro per le spiagge italiane, da“Ventimiglia a Trieste”per incarico della rivista Successo. Pensieri ed impressioni trattate, come ricorderà lo stesso Pasolini in una lettera inviata al Paese sera del 28 ottobre 1959 non in termini sociologici

Scuola e cinema sociale: Due giorni, una notte un film da vedere nelle scuole con le scuole

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La scuola è il luogo ove si devono formare i cittadini del futuro e non solo ed esclusivamente competenze per il lavoratore del futuro. Un cittadino che deve imparare a ragionare, a coltivare l'amore per il sapere ma anche la consapevolezza dello stato delle cose affinché possa essere soggetto attivo nella determinazione dei processi sociali che nel bene o nel male avvolgeranno e travolgeranno la sua vita. Il 20 Novembre uscirà nelle sale cinematografiche italiane il film Due Giorni, una notte dei fratelli Dardenne, film in concorso all'ultimo Festival di Cannes salutato per l'occasione da quindici minuti di applausi. Un film che è rivolto in particolar modo alle giovani generazioni, un film che senza retorica alcuna vuole semplicemente raccontare, anche in modo duro,come è giusto che sia, il mondo del lavoro affrontando tempi concreti e reali come la precarietà, la ricerca della solidarietà, l'individualismo esasperato, la performance ed il ricatto, il senso dell

Dalla rosa tricolore al partito della nazione quando il nome di Renzi Premier era stato indicato nel giugno 2012

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Recentemente Eugenio Scalfari ha scritto per Repubblica un editoriale molto particolare.  Ricorda che “m'è venuto tra le mani il libro di poesie del Parini e sfogliandolo con antico amore ho colto due versi assai belli e speranzosi: "Torna a fiorir la rosa / che pur dianzi languìa". Recessione, depressione, deflazione: hai visto mai che questo scenario possa improvvisamente cambiare?”. Evidenziando poi che “ Affari e politica vanno d'accordo per un padrino del Partito della Nazione. E poi Berlusconi ha già detto più volte che Renzi lui sentimentalmente l'ha adottato. Naturalmente esser guidati da un solo partito non è una conquista per la democrazia, anzi è una bastonata in testa. Attenzione però: ci sono vari modi di intendere la democrazia. Bipartitica? È un'ipotesi. Monopartitica: perché no, se il partito unico è democratico A me Renzi non piace, vorrei che si auto- rottamasse come Harrison Ford nel film che ho raccontato. Ma per il bene del Paese deb

Ronchi: revocato il patrocinio a convegno su d'annunzio perché i promotori si collocano al di fuori dell'arco costituzionale

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Dopo la denuncia di Ronchi dei Partigiani, dell'Anpi, del PRC e dell'osservatorio regionale Antifascista del FVG (si rinvia a questo intervento per approfondimento: Il comune di Ronchi patrocina iniziativa su d'annunzio, ma da chi è organizzata?Da Casapound e company?  ) il Comune “rilevato che in sede di istruttoria e di analisi dello statuto della Associazione non era stato rilevato alcun legame ad altre associazioni; venuto a conoscenza che i promotori dell’Associazione e della conferenza risultano legati ad organizzazioni di matrice politica che si collocano al di fuori dell’arco costituzionale ;ritenuto inopportuno concedere il patrocinio e l’utilizzo di sale pubbliche; delibera di revocare per le motivazioni di cui in premessa, la deliberazione della Giunta Municipale n.174 dd.29.10.2014 con la quale si concedeva il Patrocinio e l’utilizzo dell’Auditorium Comunale all’Associazione Sportiva Dilettantistica “Ghibli”con sede a Pordenone in occasione della conferenza

Le proposte sulla “buona scuola” dell'Indire ed il progetto Avanguardie educative

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L'Indire, le cui origini risalgono al 1925, è una delle tre I determinanti per il nuovo Servizio Nazionale di Valutazione, le altre I, come è noto, sono l'Invalsi e gli Ispettori. Il 15 novembre, ultimo giorno ufficiale di partecipazione pubblica al questionario relativo alla proposta politica della Buona Scuola, prorogato poi fino al 16 novembre, a firma del Presidente dell'Indire, è stato pubblicato un contributo, sul loro sito, che offre alcuni spunti di riflessione. Il primo punto che si affronta è quello relativo alla formazione in servizio dei docenti . A quanto pare tutti concordano sul fatto che sia necessaria una formazione obbligatoria in servizio degli insegnanti, il punto è capire il come.  Per l'Indire la formazione obbligatoria deve necessariamente agganciarsi ad una strategia nazionale e “la formazione deve essere finalizzata al cambiamento dei comportamenti professionali e deve quindi essere fatta on the job”. Dunque l'Indire dice no alle “c

Il processo di Trieste per la pacificazione sociale “non voltarci indietro scontrandoci sul passato”è da rifiutare

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Quello che è accaduto nella tarda serata e nottata del 13 novembre rimarrà nella storia della politica di Trieste non tanto per l'argomento trattato, ma per come è stato affrontato e soprattutto per l'aver cantierato un mero processo. Un processo ove gli accusatori erano anche i giudici ed ove l'imputato non è stato tanto il Presidente del Consiglio comunale ma l'idea che lo stesso ha espresso in merito ad una realtà storica che nulla potrà mai né cancellare, né modificare, ovvero che la liberazione della città è avvenuta per mano dei partigiani Jugoslavi ed italo-sloveni. Trieste non è stata liberata dall'occupazione nazista, né il 30 aprile, né il 12 giugno del 1945 né il 26 ottobre del 1954, ma il 1 maggio. Così come è altrettanto vero che il 12 giugno è una data che ha segnato un semplice passaggio di poteri, così come accaduto poi il 26 ottobre del 1954. Ma visto e rilevato che in questo Paese si deve affermare il concetto che vuole l'Italia vittima s