Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

Las Palmas de Gran Canaria un laboratorio per l'arte indipendente il caso Concierta Frecuencia

Nell'immaginario collettivo quando si pensa a Las Palmas la si tende a vedere come oasi del turismo, spiaggia e mare. Eppure è una luogo che pur con una storia recente ha conosciuto saccheggi dai quali è riuscita a riprendersi con orgoglio fino a diventare un porto franco importante nel settore degli scali marittimi. Ma Las Palmas è anche frontiera dell'arte, un laboratorio sperimentale in continuo movimento, ove giovani, cosa da non poco conto nella Vecchia Europa, riescono a trovare spazio ove rappresentare e pennellare od immortalare le proprie sensazioni, la propria libera arte indipendente. Improvvisazione artistica, emergente,espressione, esposizione,conquista di spazi, iniziative periodiche hanno reso Concierta Frecuencia un grande evento che si appresta a festeggiare nel dicembre 2014 la sua decima iniziativa. (In questo articolo de La Provincia diario de Las Palmas ulteriori approfondimenti ).

Un laboratorio di arte visiva e musicale, espressiva e sociale, perché l'arte è espressione di solidarietà, di socializzazione e di comunità. Esperimento in movimento che dovrebbe essere preso come esempio anche nell'Italia che vede una moltitudine di artisti abbandonati a se stessi eppure non appena oltrepassano i confini del così detto Bel Paese troveranno porte spalancate per accogliere la voglia di emozionare, quella voglia che l'Italia pare proprio aver dimenticato.



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