Dal giorno
8 luglio è disponibile sul sito http://www.partecipa.gov.it/
la procedura che avvia la consultazione pubblica in rete per le
riforme costituzionali. La consultazione è aperta dall’8 Luglio
all’8 Ottobre 2013 per una durata complessiva di 3 mesi. I
risultati confluiranno in un rapporto che sarà pubblicato online e
consegnato alla Presidenza del Consiglio. Il processo di
consultazione è strutturato in tre livelli: un questionario breve,
un questionario di approfondimento e una fase di discussione pubblica
.
Il primo
questionario, è composto da 8 domande, per rispondere è necessario
avere una connessione internet, ovviamente un computer ed una mail e
diversi minuti di tempo.
Il primo
questionario affronterà varie tematiche, si chiederà se il modo in
cui il potere è distribuito tra gli organi dello Stato (Parlamento,
Governo e Capo dello Stato) e il rapporto tra di essi debba essere
modificato rispetto a quanto attualmente previsto dalla Costituzione,
anche in un’ottica di maggiore stabilità politica ed efficienza.
La modifica può riguardare il rafforzamento del ruolo del Presidente
della Repubblica, conseguente alla sua elezione da parte del popolo
(caratteristica delle forme di governo di tipo presidenziale) o,
l’introduzione di alcuni meccanismi di correzione nei rapporti tra
Governo e Parlamento (restando nell’ambito delle forme di governo
di tipo parlamentare e mantenendo il ruolo di terzietà del
Presidente della Repubblica).
Le altre
domande riguarderanno l’attuale organizzazione del Parlamento,
come questa possa essere modificata. Le possibili modifiche
riguardano tre aspetti: le funzioni delle Camere, la loro
composizione e la struttura del Parlamento. Si chiederà se è
necessario modificare il il limite di età per essere eletti tra i
componenti della Camera e del Senato, il numero dei parlamentari, le
indennità e benefici dei parlamentari, la trasparenza, la qualità
ed i tempi delle leggi. Nella scorsa legislatura sono state
approvate 391 leggi. Il tempo medio di approvazione di una legge è
193 giorni (in particolare quelle di iniziativa del Parlamento sono
state approvate in un tempo medio di 442 giorni, quelle di iniziativa
del Governo in 116 giorni, quelle di iniziativa delle Regioni in 400
giorni).
Alcune
domande riguarderanno il rapporto con la democrazia diretta e
partecipata, il referendum abrogativo, per poi passare alle possibili
modifiche che possono riguardare le Regioni, Province e Comuni, si
andrà dall'accorpamento dei Comuni più piccoli alla proposta di
fusione delle Regioni, dalla eliminazione delle Province alle
modifiche delle competenze riservate allo Stato e Regioni .
Tutte
queste tematiche verranno approfondite poi con un secondo
questionario, più analitico rispetto al primo.
Quello che
è certo, almeno sino ad oggi, è che tale iniziativa è stata poco
pubblicizzata, che la popolazione connessa ad Internet è meno della
metà, ed è chiaro che si taglierà fuori da tale consultazione una
bella fetta della popolazione italiana.
Eppure le
tematiche affrontate sono fondamentali poiché si ridisegnerà
l'architettura dello Stato e non mi pare una cosa da poco.
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