La salvaguardia del verde sia la principale opera pubblica

Per ogni albero tagliato, uno nuovo deve essere piantato! Questo è il principio che fin dall'800 ispira la politica del rimboschimento in Svezia e ben due terzi del Paese sono coperti da foreste. Il FVG è una regione meravigliosa, però in sofferenza anche a causa delle problematiche dovute ad un clima sempre più caldo. Cambiamenti climatici o meno una certezza c’è, i nostri Comuni devono dare la priorità alla cura del verde. Sia questa la principale opera pubblica da sostenere. Mettere da parte altre opere, che al momento sono da considerarsi come secondarie e investire nel verde. A partire da Ronchi che da decenni se la passa male e dove sembra più di attraversare un cimitero di tronchi che un parco urbano in evidente sofferenza. Ronchi ha le potenzialità per divenire un giardino pubblico in stile inglese, ma ad oggi siamo solo nel mondo dei sogni. Servono interventi propositivi e non polemiche o strumentali. Ciò che è stato è stato, serve una visione e una volontà che sia final...

Sciopero al Piccolo ma l'iniziativa viene censurata, perchè?

 
Non voglio entrare nel merito del perché dello sciopero.
I lavoratori e le lavoratrici del Piccolo avranno certamente le loro buone ragioni per scioperare, certamente saranno di una certa consistenza visto e rilevato che l'assemblea redazionale ha proclamato un pacchetto di dieci giorni di sciopero due dei quali si svolgeranno nella giornata del 5 luglio e 6 luglio 2012.
Il punto è che il Piccolo, piaccia o non piaccia, è il principale quotidiano di Trieste se non della regione del Friuli Venezia Giulia. E se vivi in questa terra non puoi, a parer mio, non leggere questo giornale.
Mi domando, alle ore 18.00 del 6 luglio 2012, per quale motivo di questo sciopero,dello stato di agitazione, di questa iniziativa, non è emerso nulla di nulla nelle pagine del giornale dei giorni precedenti?
Perché nel sito internet del Piccolo, che anche oggi giornata di sciopero è stato in qualche modo aggiornato, non emerge nulla?
Perché nella pagina facebook con oltre 12.000 mi piace non emerge nulla?
Perché si censura questa iniziativa di lotta intrapresa da chi lavora per il Piccolo con il Piccolo e nel Piccolo?
Perché la gente di Trieste ma anche della regione non può essere informata su cosa accade ?
Ciò sarebbe un gesto di rispetto prima di tutto verso i lavoratori che lottano contro la precarietà ma specialmente verso la Città, verso i cittadini, verso i lettori, e sono tanti, del Piccolo.
Molti oggi si son recati in edicola per comprare il Piccolo e non sapevano nulla.
Libertà d'iniziativa imprenditoriale certo, ma ciò non vuol dire che debba venir meno anche il rispetto per chi con il proprio lavoro contribuisce alla crescita del Piccolo e per chi con i propri soldi acquista ogni giorno il Piccolo.

Aggiornamento: Il Direttore del Piccolo mi ha contattato specificando che nel giornale in edicola il 4 luglio veniva dedicato un quarto di pagina abbondante al comunicato con cui la rappresentanza sindacale dei giornalisti del Piccolo raccontava appunto le ragioni della propria azione di lotta contro l'editore.



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