La ciminiera di Monfalcone va salvaguardata non demolita

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In Italia spesso si preferisce inseguire la via della tabula rasa, dell'annientamento, del vuoto, per dare spazio al nuovo che sormonta e travolge tutto ciò che è stato nel bene e nel male. Ci sono manufatti che hanno segnato la vita e la quotidianità di una comunità. Ci sono manufatti architettonici che caratterizzano i luoghi ed uno di questi è indiscutibilmente la ciminiera di Monfalcone di cui si apprende che nel 2027 avverrà la sua demolizione. Qui non è chiaramente in discussione la riconversione della centrale attuale ma di ciò che esteticamente, simbolicamente, rappresenta quel manufatto enorme di circa 150 metri circa realizzato nel secolo scorso e che andrebbe preservato piuttosto che spazzato via. Quel manufatto potrebbe essere considerato come ciminiera storica industriale, elemento tipico del paesaggio industriale monfalconese. Perchè non valutarne la sua valorizzazione a livello conservativo, anche come elemento storico di riflessione di come i processi ...

Sciopero al Piccolo ma l'iniziativa viene censurata, perchè?

 
Non voglio entrare nel merito del perché dello sciopero.
I lavoratori e le lavoratrici del Piccolo avranno certamente le loro buone ragioni per scioperare, certamente saranno di una certa consistenza visto e rilevato che l'assemblea redazionale ha proclamato un pacchetto di dieci giorni di sciopero due dei quali si svolgeranno nella giornata del 5 luglio e 6 luglio 2012.
Il punto è che il Piccolo, piaccia o non piaccia, è il principale quotidiano di Trieste se non della regione del Friuli Venezia Giulia. E se vivi in questa terra non puoi, a parer mio, non leggere questo giornale.
Mi domando, alle ore 18.00 del 6 luglio 2012, per quale motivo di questo sciopero,dello stato di agitazione, di questa iniziativa, non è emerso nulla di nulla nelle pagine del giornale dei giorni precedenti?
Perché nel sito internet del Piccolo, che anche oggi giornata di sciopero è stato in qualche modo aggiornato, non emerge nulla?
Perché nella pagina facebook con oltre 12.000 mi piace non emerge nulla?
Perché si censura questa iniziativa di lotta intrapresa da chi lavora per il Piccolo con il Piccolo e nel Piccolo?
Perché la gente di Trieste ma anche della regione non può essere informata su cosa accade ?
Ciò sarebbe un gesto di rispetto prima di tutto verso i lavoratori che lottano contro la precarietà ma specialmente verso la Città, verso i cittadini, verso i lettori, e sono tanti, del Piccolo.
Molti oggi si son recati in edicola per comprare il Piccolo e non sapevano nulla.
Libertà d'iniziativa imprenditoriale certo, ma ciò non vuol dire che debba venir meno anche il rispetto per chi con il proprio lavoro contribuisce alla crescita del Piccolo e per chi con i propri soldi acquista ogni giorno il Piccolo.

Aggiornamento: Il Direttore del Piccolo mi ha contattato specificando che nel giornale in edicola il 4 luglio veniva dedicato un quarto di pagina abbondante al comunicato con cui la rappresentanza sindacale dei giornalisti del Piccolo raccontava appunto le ragioni della propria azione di lotta contro l'editore.



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