La più grande opera di revisionismo storico è alle porte con l'arrivo di Grokipedia

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Il mondo sta cambiando ed in fretta. Intelligenza artificiale presentata come un supporto all'umanità, in realtà è talmente ricca di contraddizioni ed aspetti pericolosi, rischia di soppiantarne il ragionamento critico, con l'I.A destinata a diventare il nuovo oracolo di Delfi o la nuova bocca della verità. Saranno i vecchi cari libri a salvare il mondo, la vecchia cultura, in un contesto sociale dove la voglia di voler sapere senza conoscere, rispondere, senza apprendere, sarà la norma. Ed in tale contesto la Grokipedia ha il terreno spianato e sarà devastante soprattutto sul piano del revisionismo storico. La controrivoluzione di Musk è iniziata con l'acquisizione di Twitter, trasformandola in X, poi con l'introduzione di Grok, il nome è un riferimento a Guida galattica per autostoppisti, di Douglas Adams, in cui to grok significa comprendere in modo approfondito e intuitivo.Ma in realtà tutto ciò è servito a sdoganare le peggiori cose e nefandezze. La difesa della l...

La salvaguardia del verde sia la principale opera pubblica

Per ogni albero tagliato, uno nuovo deve essere piantato! Questo è il principio che fin dall'800 ispira la politica del rimboschimento in Svezia e ben due terzi del Paese sono coperti da foreste. Il FVG è una regione meravigliosa, però in sofferenza anche a causa delle problematiche dovute ad un clima sempre più caldo. Cambiamenti climatici o meno una certezza c’è, i nostri Comuni devono dare la priorità alla cura del verde. Sia questa la principale opera pubblica da sostenere. Mettere da parte altre opere, che al momento sono da considerarsi come secondarie e investire nel verde. A partire da Ronchi che da decenni se la passa male e dove sembra più di attraversare un cimitero di tronchi che un parco urbano in evidente sofferenza. Ronchi ha le potenzialità per divenire un giardino pubblico in stile inglese, ma ad oggi siamo solo nel mondo dei sogni. Servono interventi propositivi e non polemiche o strumentali. Ciò che è stato è stato, serve una visione e una volontà che sia finalizzata a sostenere insieme alla cittadinanza, attivamente una politica ambientale a difesa del verde, senza precedenti. Istituire una commissione per la tutela del verde sarebbe il minimo tanto a Ronchi quanto in ogni Comune. Così come per ogni albero abbattuto o morto il minimo sarebbe agire nell’immediatezza come accade in Svezia, nel piantarne di nuovi, ma ciò non può più bastare perchè come insegna l'emergenza oramai diventata strutturale servono sforzi e investimenti che ad oggi non si sono visti. Bisogna mutare il senso delle priorità, rinunciare ad opere che possono aspettare per investire nel verde. L'auspicio è che questa riflessione possa essere raccolta da chi oggi amministra la nostra città, che son certo non resterà indifferente, perchè si è tutti consapevoli che ci troviamo in una situazione dove indietro non si può più tornare. 
 
mb 

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