Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

500 serie Italia “nessuno torna indietro”





Prenderò in prestito un titolo che ha segnato la storia della Fiat 500, ovvero quel nessuno torna indietro, poche parole, ma pesanti come un gran macigno di delusione, con le quali Quattroruote nel lontano agosto del 1957 criticò la 500.
Gli italiani in quel tempo erano abituati alla 600 alla Fiat 1000, e la Fiat 500, almeno alle sue prime battute, si rivelò come un gran fallimento.
Vi furono tanti, tantissimi esemplari, dal 1957 al 1975 si evidenziano in particolar modo


Le 500 di serie
1957 … Nuova 500
1957-1960 … Nuova 500 Economica
1957-1960 … Nuova 500 Normale
1958-1960 … Nuova 500 Sport
1958-1960 … Nuova 500 Sport trasformabile
1960-1965 … 500 D
1960-1966 … Giardiniera 500
1965-1972 … 500 F
1968-1972 … 500 Lusso
1972-1975 … 500 R

per un totale di 4. 250, 000 esemplari collocati nel mercato automobilistico.

Un pezzo di storia tutta italiana che ancora oggi lascia sognare.
Fascino senza tempo.
Lascia sognare come quelle conquiste ottenute nelle lotte, penso per esempio allo Statuto dei Lavoratori.
Già, lo Statuto dei Lavoratori.
Ed allora ti capita , non sempre per caso, di camminar la notte per le strade cittadine triestine, ed intravedere da tempo, delle Fiat 500 abbandonate ad un sonno senza ritorno.
Cambia il tempo, il clima, giorno e notte, alba e tramonto, pioggia e caldo, ma quelle 500 sono sempre lì.
L'una poco distante dall'altra.
A volte accompagnate da alcune foglie autunnali, a volte da qualche gatto o gabbiano che le confonde con una culla meccanica e moderna ove trovar sollievo.
Ed allora pensi, pensi che quelle 500 rappresentano bene l'Italia che oggi viviamo.
L'Italia da un lato ferma , rassegnata, che subisce e patisce ogni abuso e sopruso, italiani dormienti ed assopiti, salvo urlare di gioia e magari vivere qualche scazzottata per una partita di calcio, dall'altro pensi all'Italia che regredisce.
Regressione dei diritti, protezionismo in itinere, razzismo crescente, omofobia crescente, nazionalismi crescenti, insomma si cresce in senso contrario.
Ed allora ecco quell'esclamazione, ferma e tempestosa, nessuno torna indietro.
Il tempo di fumar una sigaretta ed ecco incontrar altra Fiat 500.
Color giallo canarino, con un fiocco bianco.
Nella parte posteriore vedrai due sposi, lei e lui abbracciati e stretti stretti dentro quell'ammasso di ferro che tanto ha fatto sognare tal Paese.
Nonostante tutto quella Fiat500 è in vita, cammina, prosegue il suo percorso verso la dimora notturna di chi ha condiviso il sì, sorpassa con indifferenza quella Fiat 500 color arancio ancora assopita, non incrocerà la Fiat 500 color nero rabbia notturna, dormiente ai piedi della Curia.
Poi il silenzio.
Nessun rumore di motore rombante, nessun schiamazzo notturno, solo la voce del gabbiano in cerca di cibo.
Ed esclamerai, 500 serie Italia,Nessuno torna indietro.


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