Chiamare ancora oggi Ronchi "dei Legionari" sarebbe come chiamare Latina, Littoria

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Come è risaputo dal 1925, la città di Ronchi di Monfalcone, ha visto mutare il proprio nome in Ronchi dei Legionari, per la precisione il 2 novembre del 1925 con il Regio Decreto firmato da Rocco pubblicato nella G.U n° 283 del 5 dicembre 1925. Quest'anno pertanto ricorrono ben cent'anni da questa ricorrenza dovuta all'omaggio voluto dal fascismo per celebrare la presa di Fiume da parte di D'Annunzio che partì casualmente da Ronchi dopo aver dormito per qualche ora in una dimora nella vecchia via di Trieste. E come è ben risaputo nessun cittadino di Ronchi partecipò a quell’atto eversivo che ha subito la città di Fiume per 500 giorni con tutte le conseguenze che ne derivarono per i fiumani che nel 1924 scivolarono anche grazie a quel fatto storico e politico sotto il fascismo. Continuare a chiamare Ronchi "dei Legionari" come se appartenesse a chi mai ha appartenuto nel corso della sua storia, minandosi pertanto ogni identità storica del territorio, sarebbe co...

Summit dei Balcani Occidentali come la cooperazione tra giovani può contrastare i nazionalismi?


Come è noto a Trieste si svolgerà un meeting sui Balcani Occidentali, zona dell'ex Jugoslavia che ha più di 20 milioni di abitanti ed include Paesi come Macedonia, Montenegro, Albania, Serbia, Kosovo che attendono in un certo senso di entrare in Unione Europea. Questo summit sui Balcani Occidentali è certamente un passo, ulteriore, per tale inclusione, che si afferma proprio nel momento in cui i rimpianti verso la Jugoslavia incrementano.  
La Regione del FVG si è attivata invitando i rappresentanti della società civile del Friuli Venezia Giulia  a formulare un proprio contributo sintetico su uno o più temi come indicati nel sito  (al massimo 500 caratteri per ogni tema di interesse) e quello che voglio evidenziare è questo:  come la cooperazione tra giovani potrebbe essere uno strumento valido nella lotta/prevenzione dei nazionalismi e della radicalizzazione nella regione? I contributi, recanti il preciso riferimento al tema selezionato, devono essere trasmessi in versione informatica (preferibilmente file word) all’Ufficio di Presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia - Servizio Relazioni internazionali e Infrastrutture strategiche all’indirizzo email relazioniinternazionali@regione.fvg.it   entro e non oltre lunedì 26 giugno.

Sinceramente non ho idea come proprio dal FVG possa arrivare una proposta per contrastare i nazionalismi nei Balcani, quando in questa regione si è consumata una delle pagine più vergognose dal punto di vista storico, quale quella della memoria condivisa, che soccorre proprio il nazionalismo italiano. La via del dialogo, della cultura, del rispetto delle varie identità e specificità, la tutela delle lingue, le condizioni di reciprocità, la memoria storica antifascista, sono gli elementi su cui operare per salvaguardare ogni processo anti-nazionalista. Questo per quanto concerne la questione culturale. Ma come ben sappiamo i nazionalismi si alimentano con le diseguaglianze sociali, con le guerre tra poveri, con il ritorno di muri e confini e frontiere, e l'attuale Unione Europea è il primo fuoco dei nazionalismi a causa delle sue scellerate politiche economiche, del suo inseguire il capitalismo.  Non possiamo al momento noi dare alcuna lezione ai Balcani Occidentali, quando siamo noi la principale causa della fine dell'Europa dei popoli.Certo, magari ci illudiamo dedicando qualche fiume all'Europa, ma questo non è più tempo per le illusioni.

Marco Barone

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