Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Lombardia, Lazio e Trentino Alto Adige sono le regioni italiane più visitate e accolgono complessivamente il 56% dei viaggi interni effettuati dai residenti. Questo è quanto comunica l'ISTAT, in relazione ai dati del 2016. L'ISTAT evidenzia che le quote variano tra il 7,2% del Trentino Alto-Adige e il 12,5% dell’Emilia-Romagna quest’ultima rappresenta nel 2016 la meta preferita per le vacanze (12,9%), sia brevi che lunghe. In occasione dei soggiorni lunghi, dopo l’ Emilia- Romagna (10,9%) e il Trentino Alto – Adige (10,4%), segue la Puglia (9,6%) la sola nel Mezzogiorno a collocarsi nella graduatoria delle sei regioni italiane più visitate.
In estate Puglia (12,9%) ed Emilia- Romagna (11,4%) sono le mete preferite per le vacanze lunghe, seguite da Trentino Alto-Adige, Toscana e Veneto. Per quelle brevi a i primi posti figurano invece Veneto (14,9%), Emilia-Romagna (14,6%), Liguria e Campania ( entrambe con 9,7%) e, infine, Toscana Il Trentino Alto-Adige è sempre la destinazione più scelta per le vacanze lunghe in inverno (24,8%) e in autunno (16,3%), mentre in primavera al top della graduatoria si posizionano Lazio (14,3%) e Toscana (12,8%);quest’ultima regione, nello stesso periodo, detiene anche il primato per le vacanze brevi (13,9%). Il 77,6% dei viaggi all’estero ha come destinazione una meta europea, quota che sale al 97,7% per le vacanze brevi.
Guardando le mete estere anche nel 2016, Francia e Spagna sono i paesi più visitati (rispettivamente 13,1% e 10,6% dei viaggi), seguono Germania, Austria, Regno Unito e Croazia. La Spagna continua ad essere la meta preferita per le vacanze lunghe (12%), la Francia per quelle brevi (22,1%) La Germania si conferma il paese più visitato per motivi di lavoro (17,4%).
Insomma il FVG, in base a questi dati, non è tra le principali mete degli italiani, e questo è un gran problema, perchè è una regione che ha tante bellezze, tante particolarità, tanti borghi ed alcune città che meritano assolutamente di essere conosciute e visitate, per non parlare poi delle questioni storiche, il solo turismo storico potrebbe segnare un gran rilancio per questa regione di confine e che continua a vivere la questione del confine non come una opportunità ma come un problema. Su questi dati si deve riflettere e capire come rilanciare l'immagine e la sostanza di una piccola terra che è sconosciuta alla maggior parte degli italiani.
Marco Barone
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