Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

Esportazioni, crolla il Friuli Venezia Giulia e Trieste




Se nel primo trimestre 2013, rispetto al trimestre precedente, le vendite di beni sui mercati esteri risultano in crescita per l'Italia nord-occidentale (+0,5%), si evidenzia un crollo in particolar modo in Friuli Venezia Giulia.
Infatti le regioni che contribuiscono maggiormente alla flessione dell’export nel primo trimestre 2013 sono Puglia (-16,1%), Sicilia (-9,9%), Friuli-Venezia Giulia (-6,8%), Lombardia (-0,6%) e Sardegna (-9,1%).

Per quanto concerne le vendite sui mercati extra Ue, le regioni per le quali si rilevano le maggiori diminuzioni nel primo trimestre del 2013 sono (in ordine di contributo alla diminuzione delle esportazioni nazionali verso quest’area): Sicilia (-5,2%), Puglia (-7,2%), Campania (-3,6%), Friuli- Venezia Giulia (-4,2%) e Sardegna (-3,9%) mentre si rileva un significativo aumento per Lombardia (+4,2%), Piemonte (+12,4%) ed Emilia Romagna (+7,5%).
Così come crolla anche Trieste con un – 16.6%.
Il Friuli Venezia Giulia è in grave sofferenza.
Cresce la disoccupazione, 50 mila persone in cerca di lavoro, quasi 3000 mila sfratti, nello stesso tempo diminuisce la qualità dei servizi pubblici, il diritto alla mobilità è sempre più precario e le città sono sempre in maggiore difficoltà anche ma non solo per il patto di stabilità che spesso diventa una sorta di alibi per mascherare la pessima gestione politica ed amministrativa.
Emergenza dopo emergenza, se da un lato in Italia aumentano in modo sconsiderato gli utili ed il profitto per poche soggettività, nello stesso tempo aumenta la povertà, gli ammortizzatori sociali non sono e non saranno più in grado di tamponare la falla sociale che inevitabilmente esploderà.
Quale potere contrattuale ha realmente l'Italia ed il Friuli Venezia Giulia in Europa?
L'Europa del sud è da tre anni sotto un scellerato attacco, ma non si intravede nessun cartello di solidarietà tra gli Stati dell'Europa del sud, anzi si guarda con diffidenza chi soffre affermando che noi non siamo la Grecia, vittima scelta sacrificale per imporre l'austerità, non siamo la Spagna, non siamo il Portogallo, non siamo Cipro, e cosa siamo? Chi siamo?

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