L'Europa la stiamo distruggendo noi!

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In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...

Esportazioni, crolla il Friuli Venezia Giulia e Trieste




Se nel primo trimestre 2013, rispetto al trimestre precedente, le vendite di beni sui mercati esteri risultano in crescita per l'Italia nord-occidentale (+0,5%), si evidenzia un crollo in particolar modo in Friuli Venezia Giulia.
Infatti le regioni che contribuiscono maggiormente alla flessione dell’export nel primo trimestre 2013 sono Puglia (-16,1%), Sicilia (-9,9%), Friuli-Venezia Giulia (-6,8%), Lombardia (-0,6%) e Sardegna (-9,1%).

Per quanto concerne le vendite sui mercati extra Ue, le regioni per le quali si rilevano le maggiori diminuzioni nel primo trimestre del 2013 sono (in ordine di contributo alla diminuzione delle esportazioni nazionali verso quest’area): Sicilia (-5,2%), Puglia (-7,2%), Campania (-3,6%), Friuli- Venezia Giulia (-4,2%) e Sardegna (-3,9%) mentre si rileva un significativo aumento per Lombardia (+4,2%), Piemonte (+12,4%) ed Emilia Romagna (+7,5%).
Così come crolla anche Trieste con un – 16.6%.
Il Friuli Venezia Giulia è in grave sofferenza.
Cresce la disoccupazione, 50 mila persone in cerca di lavoro, quasi 3000 mila sfratti, nello stesso tempo diminuisce la qualità dei servizi pubblici, il diritto alla mobilità è sempre più precario e le città sono sempre in maggiore difficoltà anche ma non solo per il patto di stabilità che spesso diventa una sorta di alibi per mascherare la pessima gestione politica ed amministrativa.
Emergenza dopo emergenza, se da un lato in Italia aumentano in modo sconsiderato gli utili ed il profitto per poche soggettività, nello stesso tempo aumenta la povertà, gli ammortizzatori sociali non sono e non saranno più in grado di tamponare la falla sociale che inevitabilmente esploderà.
Quale potere contrattuale ha realmente l'Italia ed il Friuli Venezia Giulia in Europa?
L'Europa del sud è da tre anni sotto un scellerato attacco, ma non si intravede nessun cartello di solidarietà tra gli Stati dell'Europa del sud, anzi si guarda con diffidenza chi soffre affermando che noi non siamo la Grecia, vittima scelta sacrificale per imporre l'austerità, non siamo la Spagna, non siamo il Portogallo, non siamo Cipro, e cosa siamo? Chi siamo?

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