Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

Quando i processi si fanno in Televisione



Se quello che è accaduto nella serata del 12 maggio 2013, con il programma “La guerra dei 20 anni” , su canale Cinque, fosse avvenuto in un qualsiasi Paese identificato dall'opinione pubblica come tendente al dittatoriale, cosa ne sarebbe conseguito? Probabilmente si sarebbe attivata la solita macchina dell'indignazione, che avrebbe gridato allo scandalo.
Già, scandalo.
Ma in Italia, le critiche sollevate alla difesa fatta da e per Berlusconi, imputato nel noto processo Ruby, ove la condanna sembra essere inevitabile, almeno in primo grado, sono state tenui rispetto al passato.
I motivi sono ovvi, Berlusconi è il padre fondatore del nuovo governo Letta, ha, in questo momento, i sondaggi dalla sua parte in caso di immediate elezioni, dunque sì critica, ma limitata, senza affondare il coltello della indignazione.
Prigionieri della strategia ed a fanculo la libertà di informazione.
Essere proprietari di una televisione, essere processati e difendersi nel corso di un processo, tramite la televisione, è un qualcosa di anormale. Ma normale nella democrazia esistente. D'altronde ha governato dal 1994 sino ad oggi, nonostante tutto. Ma la strada a questa strategia difensiva, che comunque gli ascolti sembrano non aver premiato, è stata aperta da anni di cattiva informazione e televisione. Quanti processi sono stati svolti in televisione? Il conflitto d'interessi non è stato risolto da nessuna forza politica perché di norma si tende a pensare a Berlusconi, ma non è così. I conflitti di interesse riguardano tutti. Pensiamo al Parlamentare la cui moglie o marito, compagna o compagno, figlio o figlia, nipote ecc siano proprietari di aziende per esempio nel settore delle rinnovabili, e che questi Parlamentari si batteranno per l'approvazione di leggi ed incentivi proprio nel campo dell'energia rinnovabile, è o non è conflitto di interessi? E di esempi se ne potrebbero fare a centinaia,e Berlusconi ne è stato e ne era ben consapevole di ciò. Non mi potranno colpire perché verranno travolti tutti.
Questo sistema marcio e puzzolente, che è ancora vigente, è quello che ha permesso, in pieno processo in corso, ad un soggetto, di utilizzare, in prima serata, una televisione propria, per formulare le proprie difese e la propria assoluzione. D'altronde in questo sistema mai vi potrà essere giustizia, perché il sistema fondante la giustizia medesima è colpevole. Effetti collaterali ma inevitabili del capitalismo, della democrazia, che non funziona e mai funzionerà per essere quella che dovrebbe essere, governo del Popolo.
Quale Popolo?
Quello del Pd o di Forza Italia?
Ad un certo punto vedrai, nella Villa di Arcore, le bandiere di Forza Italia. Le telecamere le riprenderanno due volte e con attenzione. Era il maggio del 1994 quando si costituiva il primo Governo Berlusconi, sarà il maggio 2013 quando arriveranno le prime condanne giudiziarie verso Berlusconi. Un Partito nato dopo un periodo violento, di alta depressione ed ove la mafia ha fatto quello che ha fatto.
Quelle bandiere, inquadrate due volte, cosa hanno voluto comunicare?
Siamo tutti coinvolti e non assolti.

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