Oltre il 90% dei candidati al concorso per la
scuola, in Friuli Venezia Giulia, sono stati bocciati.
Addirittura nell'ambito letterario sono stati
ammessi solo in 29 alla prova finale, su un totale di 36 posti a
disposizione, (8posti per A050) e 28 per A043).
Discorso analogo nella classe di concorso A017,
ambito economico, dove solo in 26 hanno superato la prova scritta su
un totale di 126 candidati per un numero di posti pari a 6.
I criteri dettati dalle Commissioni erano ben noti
da tempo.
Nella classe A017
segnalo: gravi errori morfosintattici e ortografici, lessico non
appropriato, esposizione confusa
sostanzialmente
corretto
con
lievi
improprietà
morfologiche, lessico semplice, esposizione
abbastanza
chiara
, elaborato privo di valutazioni originali ed
autonome
, tutte voci che conferivano una valutazione negativa al
candidato.
Nella classe di concorso
A050 o A043 invece evidenzio : Elaborato non pertinente
quesito/
risposta assente
, Elaborato poco chiaro e/o contenuto
ripetitivo
con un lessico generico
e limitato, trattazione poco
organica,
Elaborato privo di elementi di originalità didattica e
disciplinare
.
Come si può notare
esiste una particolare attenzione alla voce originalità, ma anche
una viva attenzione al lessico, agli errori morfosintattici e
ortografici, e dalle prime indiscrezioni emerse, sembra che sia stata
propria la gran mole di errori grammaticali ed ortografici insieme
alla scarsa originalità, a determinare la bocciatura di massa.
Dati oggettivi, come gli
errori grammaticali, e dati soggettivi e certamente opinabili e
discutibili nel merito e nella sostanza, come l'originalità. Come
conciliare il giudizio e la valutazione individuale con criteri
oggettivi? Siamo alle solite, ma questa volta si è andati ben
oltre. Un concorso farsa, che ha fomentato immense illusioni, il
precariato continua e continuerà anche dopo tal concorso, una scuola
letteralmente eterogenea ed a pezzi.. Avrai regioni ove i candidati
supereranno le prove concorsuali con maggior facilità ed altre con
maggior difficoltà, perché? Deve essere ripensato il concorso, si
devono fornire risposte certe a chi vive da anni la precarietà nella
scuola, ed una condizione lavorativa precaria non potrà certamente
essere utile ad una scuola pubblica degna di tal nome, ma, a dirla
tutta, oggi cosa vi è rimasto veramente di scuola pubblica nella
scuola italiana?
Commenti
Posta un commento