Alle
20 e 50 italiane del 15 aprile stavo leggendo le ultime notizie della
giornata su internet quando in diretta apprendo la notizia delle
bombe di Boston.
Da
quel momento fino all'intervento di Obama avvenuto circa tre ore dopo
quelle bombe ho voluto vedere, leggere, come i media trattavano
questa triste e vigliacca vicenda.
Una
cosa è certa, le vittime innocenti americane, così come quelle
delle colonie occidentali, non hanno lo stesso peso, la stessa
importanza di quelle di altri Stati, penso alla Siria, all'Africa,
all'Oriente. I media hanno conferito un valore diverso alla vita
umana, alla sofferenza umana, solo per ragioni di opportunità e di
stretta dipendenza dal sistema made in Usa.
Così
come ascoltare un Presidente degli Stati uniti che dirà, pregheremo
per le vittime, frase che verrà pronunciata anche dal giornalismo
americano, dovrebbe ulteriormente indurre alla riflessione su come
viene percepito in modo diverso il pregare da parte del Presidente
degli Stati Uniti ed il pregare di un qualche Presidente del
Medio-Oriente.
Numeri
e cifre contrastanti.
Si
partirà con sei feriti, poi tre morti, poi quattro morti e sei
feriti, poi dodici morti e 28 feriti, poi due morti e e 20 feriti,
poi solo, per dire solo, sei feriti gravi e nessun morto, poi due
morti e 49 feriti, infine oltre 100 feriti ed almeno tre morti.
Si
parlerà prima di un bambino morto, poi ecco la precisazione, sarà una
bambina.
Numeri
e cifre, ma perché dare notizie così sballate? Quale
responsabilità? La vita umana è solo una questione numerica?
Sì,
lo è. Stessa
situazione per le bombe, prima si dirà che forse è stata una fuga
di gas, poi si parla di bombe all'idrogeno, poi di bombe fatte in
casa, due bombe, tre bombe,cinque bombe.
Poi
si capirà che la bomba della JFK library, la così detta terza bomba che sarebbe esplosa lontano dal traguardo di quella maratona sconosciuta ai più, non era una bomba ma un
semplice incendio.
La
polizia dice di evacuare la città, oppure si diffondono
numeri di telefono per segnalare persone sospette, od ancora a NY
dove è stato esteso il sistema di allarme i Dirigenti Scolastici
invitano i genitori a fare le ronde davanti alle scuole.
Follia
pura, caccia alla persona.
Chi
è una persona sospetta?
Chi? Ed
ancora, la rete della telefonia mobile è stata oscurata per qualche
tempo, e ciò lascia intendere quanto sia labile ogni processo
collegato e dipendente dalle nuove tecnologie, basta la volontà del
controllore perché tutto muti in silenzio. Quel
silenzio equilibrato che è mancato nel caso di Boston, quel silenzio che ha
condotto alla caccia all'arabo, addirittura si spargeva la voce di un
fermo di un saudita, cosa poi smentita, e poi, nella guerra delle voci, verrà confermato il piantonamento in ospedale di un giovane arabo ferito dall'esplosione e nello stesso tempo si dirà che gli inquirenti stanno cercando "un uomo con la pelle molto scura o nera".
Sarà
la CCN la prima ad usare la parola atto terroristico, a ciò non
oserà neanche Obama.
Perché?
E' terrorismo, a livello mediatico, solo quello correlato al Medio
Oriente? Chi
è il mandante, chi è stato, ancora non è dato sapere, ma
certamente è evidente, per l'ennesima volta, il cattivo giornalismo
dei principali media internazionali e di quelli europei che si sono
allineati a questo massacro mediatico.
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