Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

Trieste: Tra il Silos e largo Santos una “discarica” a cielo aperto


Non servono poemi, né trattati per denunciare il degrado.
Poche righe di rabbia e qualche foto che immortala l'indecenza sono più che sufficienti. Tra il Silos di Trieste e largo Santos una zona contigua a piazza della Libertà, a pochi passi dalla Sala Tripcovich, confinante con l'immensa area degradata del Porto Vecchio esiste una situazione a dir poco indecente ed il tutto a pochi minuti dal centro cittadino.

Superato l'ingresso di Largo Santos, accessibile oggi a tutti visto che i cancelli sono aperti, lì ove è stata recentemente ospitata la giostra, intravederai sulla sinistra una fila di carrelli della spesa abbandonati, due copertoni d'auto, che fanno concorrenza ai copertoni dei mezzi pesanti abbandonati anche nell'area del porto vecchio, un televisore totalmente avvolto dalla ruggine.
                                      (copertoni al porto vecchio)


Ruggine espressione del degrado, espressione del tempo che divora inesorabilmente ogni cosa materiale.
Alla tua destra vedrai ciò che rimane del Silos e noterai anche delle persone che probabilmente troveranno riparo in quel luogo a dir poco pericolante e la conferma di ciò è data anche dal fatto che sulla rete metallica di recinzione vi sono dei panni stesi.
Percorri alcuni passi e sempre in quell'area  vedrai un vero e proprio deposito di materiale ferroso, resti di binari, bulloni, usati in ambito ferroviario, nonché alcuni bidoni, tutto completamente arrugginito e probabilmente abbandonato lì da tempo .

Quanto è a norma di legge e rispettoso della tutela ambientale oltre che del decoro urbano il tutto? Per non parlare dell'immondizia che continua a perseverare proprio nella zona dell'autostazione o sulla strada che conduce al locale parcheggio coperto.

Quanto è tollerabile che delle persone possano trovare riparo all'interno del Silos a rischio della loro incolumità? Perché se quanto ho visto dovesse essere un fatto notorio e perdurante e non isolato e sporadico sarebbe a dir poco grave.
Ed infine ultima domanda, quale è l'utilità dei container, chiusi, collocati presso l'autostazione di Trieste?




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