Dove c'erano in casoni del popolo oggi c'è il nulla

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  Dalle parti di Staranzano un tempo esistevano dei casoni, Casoni Quarantia, ne avevo scritto già in passato , oggi praticamente il nulla. Una vicenda durata decenni dove si è passati alla situazione di oggi, dove si possono intravedere ancora degli scheletri di qualche casone demolito, qualche barca abbandonata, qualche pontile e scalinata conquistata dalla vegetazione e il silenzio, dominante. Questa è stata forse una delle poche situazioni dove la causa ambientalista ha prevalso. Anche se degli interrogativi restano e si capirà nel tempo quale sia stato il vero scopo di tutto ciò, se restituire l'area alla natura, se sottrarla all'utilizzo di chi aveva i casoni per i posti barca, o chissà ancora. Area che era curata dai casoneri e che con il giusto supporto avrebbero potuto migliorare anche l'estetica e rendere maggiormente compatibile con la natura le architetture liquidate come abusive. Una vicenda che ha diviso il territorio, e che rimarrà oramai nei ricordi di ciò c...

Trieste: Tra il Silos e largo Santos una “discarica” a cielo aperto


Non servono poemi, né trattati per denunciare il degrado.
Poche righe di rabbia e qualche foto che immortala l'indecenza sono più che sufficienti. Tra il Silos di Trieste e largo Santos una zona contigua a piazza della Libertà, a pochi passi dalla Sala Tripcovich, confinante con l'immensa area degradata del Porto Vecchio esiste una situazione a dir poco indecente ed il tutto a pochi minuti dal centro cittadino.

Superato l'ingresso di Largo Santos, accessibile oggi a tutti visto che i cancelli sono aperti, lì ove è stata recentemente ospitata la giostra, intravederai sulla sinistra una fila di carrelli della spesa abbandonati, due copertoni d'auto, che fanno concorrenza ai copertoni dei mezzi pesanti abbandonati anche nell'area del porto vecchio, un televisore totalmente avvolto dalla ruggine.
                                      (copertoni al porto vecchio)


Ruggine espressione del degrado, espressione del tempo che divora inesorabilmente ogni cosa materiale.
Alla tua destra vedrai ciò che rimane del Silos e noterai anche delle persone che probabilmente troveranno riparo in quel luogo a dir poco pericolante e la conferma di ciò è data anche dal fatto che sulla rete metallica di recinzione vi sono dei panni stesi.
Percorri alcuni passi e sempre in quell'area  vedrai un vero e proprio deposito di materiale ferroso, resti di binari, bulloni, usati in ambito ferroviario, nonché alcuni bidoni, tutto completamente arrugginito e probabilmente abbandonato lì da tempo .

Quanto è a norma di legge e rispettoso della tutela ambientale oltre che del decoro urbano il tutto? Per non parlare dell'immondizia che continua a perseverare proprio nella zona dell'autostazione o sulla strada che conduce al locale parcheggio coperto.

Quanto è tollerabile che delle persone possano trovare riparo all'interno del Silos a rischio della loro incolumità? Perché se quanto ho visto dovesse essere un fatto notorio e perdurante e non isolato e sporadico sarebbe a dir poco grave.
Ed infine ultima domanda, quale è l'utilità dei container, chiusi, collocati presso l'autostazione di Trieste?




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