Non servono poemi,
né trattati per denunciare il degrado.
Poche righe di
rabbia e qualche foto che immortala l'indecenza sono più che
sufficienti. Tra il Silos di
Trieste e largo Santos una zona contigua a piazza della Libertà, a
pochi passi dalla Sala Tripcovich, confinante con l'immensa area
degradata del Porto Vecchio esiste una situazione a dir poco
indecente ed il tutto a pochi minuti dal centro cittadino.
Superato
l'ingresso di Largo Santos, accessibile oggi a tutti visto che i cancelli sono aperti, lì ove è stata recentemente ospitata
la giostra, intravederai sulla sinistra una fila di carrelli della
spesa abbandonati, due copertoni d'auto, che fanno concorrenza ai
copertoni dei mezzi pesanti abbandonati anche nell'area del porto
vecchio, un televisore totalmente avvolto dalla ruggine.
(copertoni al porto vecchio)
Ruggine
espressione del degrado, espressione del tempo che divora
inesorabilmente ogni cosa materiale.
Alla tua destra
vedrai ciò che rimane del Silos e noterai anche delle persone che
probabilmente troveranno riparo in quel luogo a dir poco pericolante
e la conferma di ciò è data anche dal fatto che sulla rete
metallica di recinzione vi sono dei panni stesi.
Percorri alcuni
passi e sempre in quell'area vedrai un vero e proprio deposito di
materiale ferroso, resti di binari, bulloni, usati in ambito ferroviario,
nonché alcuni bidoni, tutto completamente arrugginito e
probabilmente abbandonato lì da tempo .
Quanto è a norma
di legge e rispettoso della tutela ambientale oltre che del decoro
urbano il tutto? Per non parlare dell'immondizia che continua a
perseverare proprio nella zona dell'autostazione o sulla strada che
conduce al locale parcheggio coperto.
Quanto è
tollerabile che delle persone possano trovare riparo all'interno del
Silos a rischio della loro incolumità? Perché se quanto ho visto
dovesse essere un fatto notorio e perdurante e non isolato e
sporadico sarebbe a dir poco grave.
Ed infine ultima domanda, quale è l'utilità dei container, chiusi, collocati presso l'autostazione di Trieste?
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