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Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

Nel limbo della prescrizione, né innocente, né colpevole

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Vi è una via di mezzo, né nera, né bianca, una zona grigia che connota l'ordinamento giuridico di tutti gli Stati considerati "civili", poi vi è chi opera in eccesso, e chi in difetto, questione di stile e di etica e di sostanza. Parlo della prescrizione che può riguardare sia il reato che la pena.   A tal proposito è interessante riportare una riflessione che è stata pubblicata su una rivista cattolica, famiglia cristiana , lontana dal mio modo di pensare su diverse questioni, ma che è oggettivamente condivisibile sulle lamentele manifestate in tema di prescrizione Capita sovente, soprattutto ai potenti incappati in un processo, di salutare la sentenza che certifica l’avvenuta prescrizione come se fosse un’assoluzione: non è così, non esattamente.Se il giudice ritiene che al momento dell’intervenuta prescrizione il reato non sia stato accertato è obbligato a pronunciarsi per l’assoluzione. Diversamente, se sussiste un sospetto di colpevolezza o magari anc...

Arriva il "conto" alla Germania per i crimini nazisti. Due importanti condanne del Tribunale di Firenze

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Dopo la nota sentenza della Corte Costituzionale del 22 ottobre 2014, n. 238, il Tribunale di Firenze, con due importanti sentenze, del 6 luglio 2015, presenta un primo conto alla Germania per i crimini compiuti dal nazismo. La questione riguardava due deportati, il primo che ha subito la deportazione e detenzione in un sotto-lager di Buchenwald ed altri lager il secondo, invece, per essere stato “rastrellato a San Giustino ( PG ) assieme ad altri cittadini , dalle milizie nazifasciste e deportato nel campo di concentramento di Mathausen in Germania da dove rientrò solo il 25 giugno 1945”. La Repubblica Federale di Germania si costituiva da una parte ammettendo che “i tremendi crimini di guerra perpetrati ai danni della popolazione civile inerme, costituiscono una realtà storica inoppugnabile, il cui peso morale ricade sul popolo tedesco e per la cui responsabilità la Germania chiede anche in questa sede il perdono delle vittime, dei loro parenti e del popolo italiano tutto”....

La norma “sblocca” Fincantieri è Costituzionale?Sussistono dubbi vista Sentenza firmata anche da Mattarella

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Il Consiglio dei ministri del 3 luglio 2015, ha approvato, su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministro dello Sviluppo Economico un decreto legge in materia di rifiuti e di continuità delle attività produttive in siti di interesse strategico nazionale. Il governo comunica che "Il primo articolo del provvedimento riallinea la normativa italiana in materia di rifiuti alla disciplina europea, intervenendo sull’articolo 183 del Codice Ambientale (decreto legislativo 152 del 2006), che contiene le definizioni generali in materia di rifiuti, adeguando alcune definizioni alla direttiva europea in materia e alla consolidata interpretazione della Corte di Cassazione, specificando il concetto di deposito temporaneo all’interno delle aree di produzione. In particolare:  per “produttore di rifiuti” si intendono anche i soggetti ai quali sia giuridicamente riferibile la loro produzione;   viene ridefinito il “deposito temporaneo” comp...

Ecco i motivi che hanno portato alla "chiusura" dei cantieri di Monfalcone

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La Corte di Cassazione Sezione III Penale con la Sentenza Num. 5916 Anno 2015 illustra i motivi che porteranno in questo fine giugno,al sequestro preventivo di alcune aree del cantiere navale di Monfalcone,destinate alla selezione dei residui di lavorazione, strategiche per il regolare svolgimento del ciclo produttivo dal quale poi deriverà, come comunica la Fincantieri " in ottemperanza al predetto provvedimento del Tribunale" la sospensione dell’attività lavorativa di tutto il personale coinvolto nel ciclo produttivo del cantiere di Monfalcone. Il Tribunale di Gorizia, confermando il provvedimento reso dal locale Gip in data 12 giugno 2013 nell'ambito di una indagine che vede inquisiti taluni dirigenti della Fincantieri e di alcune ditte subappaltatrici di questa nei servizi connessi alla realizzazione di navi e con il quale era stato negato il sequestro preventivo, richiesto sulla base della ipotizzata violazione dell'art. 256, comma 1, lettere a) e b), de...

Il saluto romano,i simboli del fascismo, sono un reato

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Come è noto in Italia crescono le realtà neonazifasciste.  Incrementano i raduni, incrementano i simpatizzanti verso quell'ideologia che ha partorito solo male. Ma crescono anche realtà politiche che si mascherano con nomi e simboli nuovi ma che in verità nascondono, poi in modo neanche tanto velato, il richiamo forte e conciso al fascismo o nazismo. Invocano l'articolo 21 della Costituzione. Ma l'articolo 21 della Costituzione non è pensato per i fascisti né per i nazisti né per i razzisti, loro non hanno alcun diritto di diffondere idee ed ideologie anticostituzionali, antidemocratiche contro ogni senso vivo di umanità. E' il caso di ricordare alcune sentenze. La sesta sezione penale della Cassazione con la sentenza n.35549 /2012 ,conferma una condanna inflitta dalla Corte d'Appello di Firenze ad una persona che nel corso di una riunione pubblica ha effettuato il classico saluto fascista romano con "slogan inneggianti al razzismo e al r...

Autoaggiornamento docenti un diritto assediato

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Mi è capitato diverse volte di leggere ordini di servizio con contestuali dinieghi di permesso in merito al diritto di cui all'articolo 64 del CCNL comparto scuola ora vigente( 2006/09) sindacando il contenuto del corso di aggiornamento e formazione che il personale intende svolgere. Parlo di quello che dovrebbe essere il diritto all'autoaggiornamento del personale della scuola.  Una materia che è apparentemente lineare, visto che il comma 1 dell'articolo 64 così recita: La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità ed il comma 5 che g li insegnanti hanno diritto alla fruizione di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico per la partecipazione a iniziative di formazione con l’esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa sulle supplenze brevi vigente nei diversi gradi scolastici. Un dir...

Scuola: Contratti a termine, le due ordinanze della Corte Costituzionale, tra rigetti e dubbi

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Dopo la Sentenza della Corte Costituzionale 146/2013 con la quale ha rigettato buona parte delle speranze dei precari della scuola in tema di scatti di anzianità, arrivano ora due ordinanze sulla questione stabilizzazione dei precari. Con una prima ordinanza la numero 206/ 2013 si affronta la questione di legittimità costituzionale dell’art. 4, comma 1, della legge n. 124 del 1999 e dell’art. 93, commi 1 e 2, della legge prov. Trento n. 5 del 2006 «nella parte in cui consentono la copertura delle cattedre e dei posti di insegnamento, che risultino effettivamente vacanti e disponibili entro la data del 31 dicembre e che rimangano prevedibilmente tali per l’intero anno scolastico, mediante il conferimento di supplenze annuali, in attesa dell’espletamento delle procedure concorsuali per l’assunzione di personale docente di ruolo, così da determinare l’utilizzo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato per il perseguimento, da parte dell’Ammi...

Diritto di critica: offendere una persona non è sempre reato ma insultare l'Italia è Vilipendio

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Premesso che sono contrario ad ogni reato di opinione, con questo breve scritto voglio evidenziare alcune "perle" di saggezza della nostra giurisprudenza in tema di diritto di critica, opinione che a volte intraprende la via dell'offesa ma ad essere realmente lesa è in sostanza la libera manifestazione del pensiero dell'individuo. Ognuno chiaramente si assume la responsabilità delle proprie affermazioni ma continuare a mantenere il reato di opinione, dunque illecito penale, dal vilipendio alla diffamazione, è un qualcosa che ben contrasta con i principi fondanti ogni libertà di espressione che in Trattati ed anche nella nostra Costituzione avrebbero trovato protezione. Ma è anche vero che la Costituzione italiana non è perfetta e dunque ben si presta, a secondo del vento che soffia, ad interpretazioni ora restrittive ora estensive, è una questione di volontà politica e di sentimento politico che spesso coincide con la protezione dell'ordine esistente....

La Corte di Cassazione dice sì al diritto di critica del lavoratore

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Come è noto è stato pubblicato da poche settimane il nuovo Codice di "condotta" per i dipendenti pubblici ed in particolar modo l'articolo 12 comma 2 afferma che “Salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali, il dipendente si astiene da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell’amministrazione”. Una norma che si presterà a diverse interpretazioni. Ultimamente, specialmente grazie alla diffusione di strumenti di socializzazione virtuale tramite internet, molti lavoratori tendono ad esprimere diverse valutazioni, anche critiche, nei confronti del proprio datore di lavoro. Diversi sono stati i procedimenti disciplinari avviati per tal motivo, ciò conferma che i datori di lavoro controllano anche facebook, twitter, blog e similari, d'altronde di che stupirsi? La privacy non esiste, salvo(?) che l'individuo decida di comunicare solo privatamente, ma così non è, perché oggi giorno ognuno di ...

Scuola: La presunta nullità o illegittimità della Direttiva e Circolare BES

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In questi giorni i collegi docenti delle scuole italiane, con forte ritardo, affrontano e deliberano sul BES, i così detti bisogni educativi speciali introdotti dalla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” ed applicato tramite la CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 Prot. 561 del 6 marzo 2013 . Il BES avrebbe lo scopo di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato, individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata d...

Recite scolastiche: attenzione ai costumi infiammabili, la Cassazione condanna la Scuola

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Venezia, una recita natalizia che muta in una tragedia infernale. Verso la fine degli anni novanta, una festa d'Istituto era stata autorizzata dal collegio docenti ed era prevista anche l’esibizione in costume di un gruppo della classe di quinta. Durante lo svolgimento dei vari spettacoli, mentre "tutti gli altri alunni" erano in aula magna, un gruppo di essi era uscito sostando nell’atrio e nel pianerottolo esterno, e lì uno studente già maggiorenne, per scherzo, dava fuoco al costume della compagna, anch'essa maggiorenne, ma interven iva una secon da studentessa che nell'intento di spegnere le fiamme staccando le ali dal costume di costei,  vedeva il suo costume prendere fuoco  con conseguenti gravi ustioni sul suo corpo, con esiti deturpanti.   La Cass. Civile con sentenza n° 11751/2013, dunque dopo ben 15 anni dall'inizio del processo di primo grado, afferma che : “ La domanda e l’accoglimento di iscrizione alla frequentazione di una...

Depositata la proposta di legge che inasprisce le pene per l'occupazione delle case

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CAPARINI, GIANLUCA PINI, GIOVANNI FAVA, MOLTENI, FEDRIGA, MATTEO BRAGANTINI, GRIMOLDI, ALLASIA, BORGHESI, BUSIN, CAON, MARCOLIN, PRATAVIERA, RONDINI sono i Parlamentari che hanno depositato la proposta di legge A.C. 443 che vuole modificare l'articolo 633 del C.P nel seguente modo: “Chiunque invade arbitraria mente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne profitto, e` punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a quattro anni o con la multa da euro 500 a euro 5.000. Si applicano congiuntamente le pene della reclusione fino a sei anni e della multa da euro 5.000 a euro 20.000, e si procede d’ufficio, se il fatto e commesso da più di cinque persone, di cui una ` almeno palesemente armata, ovvero da più di dieci persone, anche senza armi ” Perché questa proposta di Legge? Nella premessa si evidenzia che nel tentativo di tutelare più efficacemente il diritto di proprietà e il possesso degli immobi...